Civicio10 in risposta ad Ap su finanziamento elettorale

Civicio10 in risposta ad Ap su finanziamento elettorale

Evidentemente preoccupata dalla probabile fuga di elettori, Ap si è prodotta, come un animale ferito, in uno strumentale attacco a fauci spalancate nei nostri confronti.
E’ comprensibile: dopo anni trascorsi a fare da stampella alla peggior politica che Palazzo Pubblico abbia mai ospitato; dopo una incomprensibile alleanza con i principali partiti protagonisti della malagestione del Paese degli ultimi 20 anni; dopo anni di fallimenti nella risoluzione dei problemi del Paese, con una disoccupazione galoppante ed un bilancio in profondo rosso; dopo aver instaurato nella Pubblica Amministrazione il metodo clientelare da sempre (a parole) combattuto e contro cui in passato (quando ancora non era uguale agli altri) avrebbe tuonato; bisognava pur sfogarsi con qualcuno.
E così il canonico e puntuale predicozzo di Ap su quanto loro siano i migliori e non sbaglino mai e su quanto, invece, gli altri non capiscano niente, stavolta ha preso noi come bersaglio.
Vogliamo quindi rendere noti ai Cittadini alcuni elementi.
Innanzitutto Ap in Consiglio non ha fatto nessuna delle proposte scritte nel comunicato. Anzi, tutti i consiglieri di Ap hanno votato contro, in maniera convinta, all’emendamento di Su mirante ad azzerare, o in subordine ridurre del 50%, i contributi ai partiti per la campagna elettorale.
La nostra proposta sulla ridestinazione di parte del contributo alle persone in difficoltà è stata effettuata in campagna elettorale proprio per spingere i partiti come Ap, che seppellirono quell’emendamento, a devolverne una parte perlomeno davanti alla prova del voto.
Siamo quindi costretti a sottolineare l’ipocrisia di chi non si tira indietro a parole sulla proposta di riduzione del contributo, ma intanto non risponde agli inviti e spende la bellezza di 146.183,00 euro dei Cittadini in feste, aperitivi, cene e spettacoli comici che nulla hanno a che fare con la comunicazione dei programmi alla cittadinanza, fregandosene beatamente della disoccupazione galoppante che rende certi eventi di cattivo gusto in un momento in cui diverse persone faticano ad arrivare a fine mese.
Approfittiamo per ribadire la nostra proposta sul finanziamento elettorale. Il concetto che solo chi ha già una rappresentanza in Consiglio possa avere diritto al contributo elettorale, come Ap sostiene, è solamente un modo per perpetuare il potere economico e mediatico dei partiti già presenti in Consiglio: a nostro avviso chiunque abbia diritto a partecipare alle elezioni deve avere le stesse possibilità di comunicare il proprio programma alla cittadinanza, perché le elezioni servono proprio a questo, a far competere tutti sullo stesso piano.
Inoltre, Ap assieme al resto del Governo, non ha mosso un dito quando il Fondo di Solidarietà, che doveva aiutare le persone in difficoltà, non è stato realizzato in quanto non si sono trovati i 300 mila euro necessari. Poteva essere quella l’occasione di chiedere una riduzione dei contributi ai partiti; invece no, Ap ugualmente ai colleghi di coalizione, non lo ha ritenuto urgente, mentre invece è molto urgente asfaltare, inaugurare e buttare via soldi negli sperperi elettorali. Se tutti i partiti avessero risparmiato anche solo il 25% del loro contributo elettorale, come da noi proposto, ora quei 300 mila euro sarebbero realtà e molte persone avrebbero maggiori sicurezze.
La nostra proposta prevede l’immediata istituzione del “Reddito di Cittadinanza”, perché pensiamo che nessuna persona in cerca di lavoro possa essere lasciata senza reddito.
Infine, Ap aggiunge anche qualche pura invenzione al suo comunicato, dato che Civico10 non ha alcun dipendente PA distaccato; su questo passiamo oltre perché alle invenzioni è difficile rispondere. Il tempo in cui Ap poteva fare prediche è finito da tempo.
Abbiamo risposto solo perché chiamati in causa, ribadendo anche in questa occasione le nostre proposte. Però, Civico10, piuttosto che impiegare tempo a rispondere a comunicati di questo tipo, preferirebbe poterlo spendere in modo utile fornendo soluzioni concrete e realizzabili per il Paese su cui la Cittadinanza possa esprimersi. Lo abbiamo già fatto, lo stiamo facendo e lo continueremo a fare.
Diventiamo Cittadinanza Attiva.

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