Civico 10: Interpellanza su Fondo Servizi Sociali

Civico 10: Interpellanza su Fondo Servizi Sociali

I sottoscritti Consiglieri

considerato che

I. il Fondo Servizi Sociali (di seguito “Fondo”) è suddiviso in quattro sezioni autonome:

A. sezione dipendenti dallo Stato, Enti ed Aziende Pubbliche;

B. sezione dipendenti da aziende industriali;

C. sezione dipendenti da aziende artigiane;

D. sezioni dipendenti da altri Enti, Aziende e Datori di lavoro privati, non compresi nelle categorie indicate ai punti precedenti;

II. ogni sezione è autonomamente finanziata dallo Stato, dalle aziende industriali, dalle aziende artigiane e dagli altri Enti, Aziende e datori di lavoro privati nella misura prevista nei contratti collettivi in vigore nei differenti settori;

III. il Fondo, conformemente a quanto stipulato nei vari contratti di lavoro, ogni anno eroga dei finanziamenti e/o dei rimborsi alle aziende e/o ai dipendenti ai quali, per accedere, è necessario presentare apposita richiesta, corredata dalla documentazione (fatture e/o ricevute) comprovante i costi sostenuti. Alcuni dei contributi erogati sono i seguenti:

A. contributo in conto interessi corrisposto dal momento dell’accensione del mutuo per la durata massima di anni sette in favore dei lavoratori in seguito alla stipula di mutui per l’acquisto o la costruzione della prima casa;

B. contributo sulle spese eventualmente sostenute dall’azienda per modificare il posto di lavoro o alcuni servizi in seguito all’inserimento lavorativo degli invalidi e dei portatori di deficit ad integrazione della Legge 29/5/1991 n° 71;

C. intervento a sostegno delle imprese per l’adempimento dei vari obblighi previsti dalla normativa in materia di “igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro”;

D. contributo a favore delle imprese che hanno ottenuto la certificazione di qualità;

E. contributo a favore delle imprese che hanno effettuato investimenti per la riqualificazione tecnologica e il risanamento ambientale;

F. contributo corsi di formazione destinati alla crescita professionale di una parte o di tutti i dipendenti;

G. intervento economico a favore degli utenti degli asili nido nella misura del 30% della retta fissa mensile;

H. contributo in via sperimentale di uno speciale assegno da destinare ai lavoratori in aspettativa dal lavoro non retribuita limitatamente al verificarsi di gravi ed eccezionali problematiche di salute, che coinvolgono il lavoratore, il coniuge ed i figli.

IV. la delibera n.33 del 28 gennaio 2014  autorizza la spesa di euro 7.000,00 (settemila/00) in favore del Fondo quale contributo del 50% per gli allievi che usufruiscono del servizio mensa per l’anno 2014;

V. le informazioni disponibili sul Fondo, ricordiamo essere di natura privata, sono  estremamente frammentarie e comunque, essendo obbligatorio il suo versamento, una volontà di maggiore trasparenza è sempre auspicabile,

interpellano il Governo per conoscere

1. come viene finanziato il Fondo, quali le percentuali di contribuzione negli ultimi 10 anni e se i contratti collettivi dei vari settori, prevedono le stesse condizioni e la stessa percentuale di contribuzione;

2. chi può accedere al servizio mensa utilizzando il contributo del Fondo strisciando la tessera e qual è la discriminante principale tra chi può e chi non può usufruirne;

3. l’ammontare complessivo del Fondo alla data del 31 dicembre 2013 e alla conclusione dei cinque anni precedenti;

4. l’ammontare di ogni sezione autonoma del Fondo alla data del 31 dicembre 2013 e alla conclusione dei cinque anni precedenti;

5. i dettagli relativi all’investimento dell’attivo del Fondo tra i quali il tipo di investimento, la durata, il tasso di interesse attivo lordo ed il costo di gestione finanziario degli ultimi cinque anni;

6. chi sono i componenti il Consiglio di Amministrazione appartenenti ad ogni sezione autonoma del Fondo (quattro membri effettivi e supplenti) e chi è il relativo presidente. Inoltre, qualora sia previsto un gettone o altro emolumento per la nomina o partecipazione al Consiglio di Amministrazione, si chiede di specificare il valore e le modalità di assegnazione;

7. chi ricopre attualmente la carica di presidente del Fondo e chi ha ricoperto la figura del presidente negli ultimi dieci anni;

8. se il Fondo, per la propria gestione, ha assunto del personale dipendente ed in caso positivo, quanti dipendenti sono assunti, con quale tipologia contrattuale ed a quale livello di inquadramento. Qualora il Fondo fosse gestito da personale autonomo o libero professionista, qual è il costo annuale, per gli ultimi cinque anni, di tale servizio;

9. quali sono stati gli importi negli ultimi cinque anni destinati dal Fondo per finanziamenti e/o dei rimborsi e/o contributi per ognuno dei punti elencati in premessa III. o per altre iniziative derivanti dalle finalità del Fondo che, da statuto, “è quella di cooperare per il miglioramento dei servizi sociali già esistenti, che rappresentano una condizione fondamentale per assicurare lo sviluppo dell’attività nei settori produttivi, nonché strumenti efficaci di difesa delle retribuzioni dei lavoratori.”;

10. se siano mai stati erogati contributi direttamente agli Enti o associazioni che rappresentano i dipendenti delle aziende o Enti facenti parte delle quattro sezioni del Fondo e, in caso positivo, per quali importi e con quali motivazioni;

11. qual è, in percentuale sul costo complessivo della mensa e il contributo che il Fondo destina per ogni utente che utilizza il servizio mensa strisciando la tessera;

12. quante persone, nelle varie strutture del territorio, usufruiscono settimanalmente del servizio mensa e quante, tra queste, utilizzano il contributo del Fondo strisciando la tessera;

13. quali sono le percentuali di utilizzo del servizio mensa da parte degli utenti specificando, tra le categorie, i dipendenti pubblici e privati, i dipendenti residenti e frontalieri, gli studenti, i pensionati ed eventualmente altre categorie che possono accedervi utilizzando il contributo del Fondo ovvero, strisciando la tessera;

14. se il Governo abbia valutato la possibilità di considerare la categoria dei lavoratori autonomi, che non ha alle proprie dipendenze personale, come personale dipendente di loro stessi e quindi, permettendo loro di usufruire del contributo del Fondo per accedere al servizio mensa considerando il pagamento della relativa quota

15. se il Governo, dato il particolare periodo di crisi economica vissuta dai cittadini e considerata la delibera menzionata in premessa IV., abbia valutato la possibilità di regolamentare l’accesso al servizio mensa con utilizzo del contributo, strisciando la tessera, anche da parte dei disoccupati;

16. se il Governo, dato il particolare periodo di crisi economica e la difficoltà per alcune categorie di cittadini di soddisfare pienamente i propri bisogni primari, in questo caso l’alimentazione, abbia valutato la possibilità di tarare il costo del servizio mensa ed il relativo contributo apportato dal Fondo introducendo tariffe differenti a seconda del reddito dell’utilizzatore di fatto agevolando, a parità di contributo del Fondo, l’accesso al servizio mensa anche da parte di coloro ad oggi esclusi in quanto senza reddito;

Si chiede di ricevere copia dei bilanci del Fondo inclusivi delle relative delibere degli ultimi 3 anni e dello Statuto del Fondo qualora sia stato modificato rispetto alla versione originale.

San Marino, lì 24 luglio 2014

Luca Santolini                   

Franco Santi

Si associano i consiglieri Andrea Zafferani e Mimma Zavoli per la risposta scritta

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