Civico 10: ISS e inadempienze della Segreteria alla Sanita’

Civico 10: ISS e inadempienze della Segreteria alla Sanita’

Correva il 23 luglio 2015 quando il Consiglio approvava l’ultimo ordine del giorno in materia sanitaria. 

Un Odg voluto dalla maggioranza e condiviso anche da diverse forze di opposizione che conteneva, oltre ad alcuni elementi criticabili, anche una serie di impegni ed indicazioni interessanti, rimasti solo sulla carta.

In particolare, il Consiglio impegnava il Governo al fine di: 

1. definire celermente il fabbisogno del personale dell’ISS e procedere alla copertura delle posizioni previste, attraverso soluzioni che privilegino la stabilità lavorativa, quali ad esempio il concorso; 

2. rivedere le retribuzioni del personale medico che tengano conto delle diverse specificità, dei diversi livelli di responsabilità e, lo sottolineiamo a caratteri cubitali, di un sistema di valutazione delle prestazioni; 

3. introdurre regole sulla formazione obbligatoria dei medici e la verifica periodica delle competenze; 

4. individuare, attraverso il confronto con tutte le forze politiche, soluzioni e proposte sulla libera professione; 

5. presentare – entro Settembre 2015 – un programma di interventi attuativo dei sopracitati impegni; 

6. dibattere entro 6 mesi – quindi entro Gennaio 2016 – sulle tematiche relative all’organizzazione dei servizi sanitari. 

Trascorsi sette mesi da questi impegni, la situazione è sconfortante.

Il fabbisogno? Un miraggio. 

La stabilizzazione? Di fatto, una sanatoria che non guarda assolutamente nй al merito, né alle professionalità, né alle capacità dei professionisti. Una cosa, riteniamo, anche svilente per i professionisti stessi. 

I concorsi? Nemmeno l’ombra. 

La revisione delle retribuzioni? Un nulla di fatto, nonostante risulti perlomeno assurdo che un medico abbia lo stesso contratto di un dipendente PA, quando svolge una attività molto diversa in termini di rischio, studio e orari. Ma, soprattutto, nonostante ancora oggi i contratti vengano fatti non sulla base delle professionalità e di un sistema di valutazione delle prestazioni ben definito – come si chiede al punto 2 – ma sulla base di valutazioni discrezionali del Comitato Esecutivo. 

Un aspetto questo che svilisce chi lavora seriamente e non attira professionisti seri in territorio.

Formazione obbligatoria e verifica delle competenze? Altre due chimere che, se mai saranno realizzate, dovrebbero prevedere anche la valutazione da parte degli utenti tramite feedback semplici da rilasciare, così da premiare i professionisti migliori.

C’è poi la libera professione, su cui il confronto richiesto non c’è stato. Da parte di alcune componenti del Governo è continuata, intanto, la retorica anti-referendaria, mentre il Comitato Esecutivo ha emanato un regolamento che di fatto ricalca la legge abrogata.

Rispetto al punto 6, purtroppo, l’impressione della cittadinanza è quella di un netto peggioramento dell’organizzazione dei servizi, per effetto delle cervellotiche scelte di un Comitato Esecutivo all’apparenza inadeguato. 

Più impegnato, pare, a dare la colpa dei disagi alla sperimentazione di qualche nuovo programma informatico piuttosto che a studiare un’organizzazione veramente capace di non peggiorare la vita ai pazienti, con interventi che vanno dalla fruibilità dei centri sanitari fino alle modalità e luoghi di ritiro del cibo per i celiaci. 

In base a queste valutazioni, Civico10 chiederà nel prossimo Ufficio di Presidenza che, all’interno del Consiglio di febbraio prossimo, il Segretario Mussoni porti il programma di interventi di cui al punto 5, per il quale è assolutamente inadempiente.

E’ ora di discutere davvero dell’ISS e dei suoi problemi, visto che né il Segretario né il Comitato Esecutivo sembrano capaci di affrontarli. 

Civico10

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