Civico10 in relazione all’interpellanza sull’avv.to Luana Bianchi e relativa risposta

Civico10 in relazione all’interpellanza sull’avv.to Luana Bianchi e relativa risposta

Secondo noi fare politica significa fare quanto è nel proprio potere non solo per tutelare l’interesse collettivo ma anche per rispettare e far rispettare le leggi che regolano la convivenza civile. Questo vale per qualunque politico ma soprattutto per un Segretario di Stato.
Quando abbiamo saputo che la compagna del Segretario di Stato alla Sanità (avvocato e notaio a San Marino, quindi Pubblico Ufficiale nel nostro Paese) era stata condannata (con pena patteggiata) in Italia per reati legati al riciclaggio, avendo riscontrato che ciò corrispondeva al vero, abbiamo immediatamente fatto i dovuti approfondimenti per verificare se fosse stato omesso dalla stessa di comunicare questa grave situazione all’Ordine degli Avvocati (come è dovuto fare in questi casi). Ed in più, abbiamo voluto verificare se avesse ricevuto e continuasse a ricevere incarichi pubblici, magari proprio nel settore di competenza del Segretario. Crediamo che questi fatti, se verificati come veri, avrebbero avuto un chiaro profilo di non condivisibilità.
Abbiamo depositato un’apposita interpellanza e solo per questo ce ne siamo sentiti dire di tutti i colori dalla summenzionata compagna, che ci ha accusato di ogni bruttura e ha minacciato la canonica querela.
Dalla risposta all’interpellanza emerge non solo che la compagna del Segretario di Stato ha ricevuto incarichi per la rappresentanza in giudizio dell’Iss ma che ne ha ricevuti ben 3 solo nel 2013, quando il Segretario di Stato era già in carica e quando la condanna per reati legati al riciclaggio era già stata comminata. Un caso? Come poteva il Segretario non esserne a conoscenza visti i rapporti personali e professionali?
Gli incarichi ovviamente sono retribuiti a spese di tutti noi. Il Segretario si difende dicendo che questa è una scelta dell’Ufficio Legale dell’Iss, ma se qualcuno crede al fatto che il Segretario non influisca in tale scelta gli consigliamo un bel libro di fiabe.
Ci si dice poi che non spetta all’Iss verificare il certificato penale degli avvocati che difendono l’Iss stesso, perché è compito degli Ordini professionali farlo. Peccato l’Ordine degli Avvocati non sapesse nulla di questa condanna, come abbiamo avuto modo personalmente di appurare perché non gli è mai stato comunicato dalla compagna del Segretario di Stato; in violazione totale dei propri obblighi e delle regole deontologiche. A questa parte dell’interpellanza il Segretario si è guardato bene dal rispondere, ma per fortuna lo abbiamo saputo da soli.
Cos’altro aggiungere a questa vicenda? Crediamo si commenti da sola.
Un avvocato condannato per reati legati al riciclaggio, con pena patteggiata e con una significativa sanzione pecuniaria a suo carico, che non dice nulla all’ordine di appartenenza e che, grazie anche a questo silenzio, riceve incarichi retribuiti (ben 3 solo nel 2013) dall’Istituto per la Sicurezza Sociale il cui Segretario di Stato è il suo compagno, che non può ovviamente non sapere questa situazione.
Questo è un chiaro quanto grave esempio di conflitto d’interessi ai danni del nostro Paese. Ma forse c’è anche qualcosa di più…
Ma il Segretario sente la fiducia del Governo e della maggioranza… evidentemente questo è sufficiente.

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