Civico10. Riforma fiscale ed utilizzo sistema pagamenti elettronico

Civico10. Riforma fiscale ed utilizzo sistema pagamenti elettronico

Secondo una nostra valutazione, la riforma fiscale, il progetto Felici ter che si sta attualmente discutendo in Commissione, non interviene in maniera concreta sull’emersione di quei redditi che garantirebbero il principio più importante per qualsiasi provvedimento in materia tributaria: l’Equità.
Infatti, le imposte devono essere pagate da ogni soggetto (persona fisica o giuridica) in base alla propria e reale capacità contributiva. Occorre quindi introdurre strumenti seri per la lotta all’evasione fiscale.
La Segreteria alle Finanze però rimane cauta su questo tema, probabilmente per il timore di tramutare la Repubblica di San Marino in uno stato di polizia tributaria. Crediamo che, attraverso una proposta innovativa utile a tutti i contribuenti e che sia velocemente e facilmente realizzabile, questo timore possa essere scongiurato e possa essere raggiunto l’obiettivo dell’equità tributaria… oltre a poter abbassare le imposte, se pagate da tutti.
Quale proposta?
Permettere la deducibilità di ogni spesa di qualunque genere effettuata in Territorio, purché documentata da scontrino, fattura o effettuata con SMAC. Una deduzione percentuale significativa, variabile a seconda del tipo di pagamento utilizzato: per esempio l’80% se si usa la SMAC, strumento che dobbiamo assolutamente potenziare fino a farla diventare moneta elettronica, 40% se documentate con scontrino o fattura, 60% se effettuata con altri meccanismi elettronici di pagamento.
Questo dovrebbe stimolare l’emersione dei redditi dei venditori o dei prestatori di servizio (essendo le spese tracciabili) ed aumentare i consumi in Territorio, generando quindi maggior gettito e minore evasione.
Perché non farlo?
Abbiamo stimato, per fare un esempio concreto, che un contribuente avente reddito annuo lordo di € 25.000.00, considerando che il 70% del suo stesso reddito verrebbe consumato in Repubblica attraverso il meccanismo e gli strumenti descritti, si avrebbe un abbattimento dell’imponibile di circa € 10.000,00.
Il consumatore, quindi, avrebbe tutto l’interesse a “strisciare” la SMAC, pagare con strumenti elettronici o richiedere scontrino o fattura poiché dedurrebbe tale spesa dal proprio reddito e contestualmente, si otterrebbero maggiori consumi in Territorio utili al nostro sistema.
Ribadiamo perciò l’opportunità di valutare questo metodo, innovativo per la nostra San Marino ed equo per i nostri Cittadini. Dobbiamo dare una sferzata coraggiosa e concreta al nostro sistema tributario; coraggio che il nostro Governo, nonostante questa idea sia stata più volte proposta anche nell’ultima Commissione, non ha mai mostrato.
O si cambia o si muore. E’ giunto il tempo di mostrare coraggio e cambiare sul serio.

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