Civico10 sulla bozza di riforma fiscale dell’Esecutivo

Civico10 sulla bozza di riforma fiscale dell’Esecutivo

La bozza di riforma fiscale presentata dall’Esecutivo nell’ultimo Consiglio continua a chiedere sacrifici sempre ai soliti ed a pagare sarà sempre la Cittadinanza, onesta, che ha sempre dato il suo contributo.

Questo è, in sintesi, il nostro pensiero sulla proposta dell’Esecutivo.

Dato che il Governo non ha intenzione di recuperare risorse dalla spesa pubblica, per non perdere voti, e nemmeno di recuperarle riducendo l’evasione fiscale, per evitare di andare ad attaccare qualche amico della maggioranza, il Governo ha autonomamente scelto di recuperare i soldi dai redditi dei dipendenti.

La bozza di riforma fiscale prevede infatti un aumento assurdo delle aliquote nette sul lavoro dipendente, giustificate semplicemente dalla necessità di “fare cassa” e di coprire i buchi di bilancio.
Oltretutto, non ha senso aumentare le tasse per coprire questi buchi di bilancio.

Il pareggio di bilancio deve essere ricercato andando ad incidere sulla spesa corrente, mentre le risorse che vengono incamerate con le imposte devono essere utilizzate per lo sviluppo economico del Paese.

Non si può colpire solo una parte dei contribuenti, quella più debole, in un momento di estrema difficoltà come questo.

Bisogna invece tenere costante o aumentare gradualmente la tassazione sul lavoro dipendente, a fronte però di un impegno verso la produzione di scontrini/fatture o di pagamento con SMAC che consenta un aumento del gettito, impostando un sistema di imposizione fiscale sulle persone fisiche, con pochi scaglioni di larga fascia, che riduca lo stimolo all’evasione.

Si deve passare alle deduzioni analitiche di tutte le spese effettuate in territorio, abolendo qualunque altra deduzione (forfetaria o altro) e prevedendo una detraibilità dall’imposta per spese socialmente rilevanti (figli e persone a carico, assistenza familiare, assistenza anziani, prestazioni sanitarie obbligatorie a pagamento per malattia, ecc…).

Questo Governo, invece, non fa nulla in merito ed anzi, nonostante si predichi per la tracciabilità dei pagamenti e per la trasparenza, riduce le misure di accertamento del reddito per gli autonomi e i liberi professionisti ed elimina paradossalmente l’obbligo di scontrino o fattura.

L’obiettivo cui puntare è quello di creare un sistema fiscale leggero con imposte che vengono pagate da tutti.

E per farle pagare a tutti serve una seria lotta all’evasione fiscale con strumenti efficaci e sanzioni per chi non rispetta la legge.
Il nostro movimento, a più riprese, ha proposto uno strumento che possa aiutare o supportare l’ufficio tributario nella verifica e riscossione dei tributi.

Un nucleo di controllo che dovrà avere ampia autonomia operativa con il compito di verificare la conformità delle dichiarazioni dei redditi rispetto ai reali redditi percepiti, attraverso verifiche e controlli di congruità delle dichiarazioni, ispezioni contabili alle imprese, collaborazione con altri uffici per la disponibilità di accesso ai dati ed incrocio degli stessi richiedendo, per questa attività, dati sulla proprietà di beni, sui consumi di utenze e su altri indizi indiretti di capacità contributiva.

In questo modo si può compiere una seria lotta all’evasione fiscale.
Non è, differentemente da come ci vuol far credere il Governo con l’abbassamento del limite di evasione affinché diventi reato penale a 25.000€ o con stringenti limitazioni all’ufficio tributario per poter effettuare controlli (addirittura l’obbligo di avviso preventivo prima che l’ispezione avvenga) che si combatte l’evasione fiscale.
Ma per un Governo che vuole proteggere chi le tasse non le paga tutto questo va bene e le nostre proposte risultano “insensate”.

Noi di Civico10 chiediamo perciò partecipazione alla Cittadinanza affinché queste politiche scellerate del Governo, figlie di interessi e clientele che si vogliono mantenere e tutelare, siano eliminate e si possa determinare, conseguentemente, un cambio netto di rotta, accantonando una volta per tutte questo modo vecchio ed improduttivo di fare politica.

Insieme possiamo farcela!

Vi aspettiamo domani sera, Mercoledì 31 Luglio, alle ore 21 nell’anfiteatro all’aperto dietro al Cinema Turismo di Città, per parlare insieme di questi temi durante la serata dal tema “Ad un passo dal baratro”.

Vi aspettiamo! 

 

 

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