Clarizia ancora nel mirino di Upr

Clarizia ancora nel mirino di Upr

A CHE PUNTO SONO I RAPPORTI CON L’ITALIA?
Dopo il tema frontalieri, il governo latitante e incapace innesca la “costosa bomba ad orologeria Clarizia”
Nella galleria degli orrori di questa legislatura, l’intervista del Presidente di Banca Centrale – prof. Renato Clarizia – a www.iljournal.it rappresenta una perla di rara bellezza. Il Prof. Clarizia non è nuovo a interviste al di sopra delle righe avendo già manifestato il suo pensiero su San Marino su importanti quotidiani e riviste italiane. La new age di Banca Centrale è anche questo, presenzialismo sulla stampa italiana, personalismo nella gestione di un rilevante incarico, scarsa sensibilità istituzionale, poca conoscenza del Paese in cui si esercita il proprio mandato. Affermare che San Marino è un Paese che ha vissuto di rendita è un’affermazione grave, irrispettosa del Paese e dei tanti cittadini che come lavoratori e imprenditori hanno contribuito allo sviluppo del Paese. Ci chiediamo se il prof. Clarizia non benefici anch’egli di questa rendita, godendo di un emolumento annuale rilevante, il più alto degli enti pubblici sammarinesi, fuori da ogni logica del buon senso sammarinese. Ma tale retribuzione è giustificata, come detto dal Governo più volte, dalla professionalità del prof. Clarizia, competenza che emerge nello svolgimento delle riflessioni in cui addirittura parla di energie rinnovabili come ultima spiaggia per la Repubblica di San Marino. Ci chiediamo nuovamente. Cosa ne sa Renato Clarizia delle energie rinnovabili? Cosa sta facendo Banca Centrale per le energie rinnovabili? Cosa ha fatto il governo che ha proposto e votato Renato Clarizia per le energie rinnovabili? Ci pare poco o nulla a parte numerose dichiarazioni nel 2009, poi sparite nel tempo. Ma la perla, nell’intervista, è la lode alla professionalità degli italiani impegnati sul Titano che fa da contraltare all’attacco ai riminesi rei di essere – secondo il Presidente di Banca Centrale – evasori fiscali. Visto che ad oggi nessuno ha smentito o commentato tali dichiarazioni, l’Unione per la Repubblica intende manifestare il proprio disappunto per le posizioni espresse dal Presidente dell’Autorità di Vigilanza del Settore Finanziario. Vi è un notevole disagio nel Paese, nel settore economico e finanziario per le espressioni di Clarizia che l’Unione per la Repubblica intende esprimere pubblicamente. Ciò che Clarizia dice esula dal suo ruolo e è un calcio alla dignità dei sammarinesi e del Paese che gli paga – immeritatamente – un favoloso compenso. L’UPR manifestò già dalla nomina perplessità e oggi – di fronte a questi fatti – i dubbi si rafforzano. Banca Centrale è un’istituzione nevralgica per le sorti del sistema finanziario, che dovrebbe manifestare con parsimonia ed equilibrio il proprio pensiero. Ogni scivolata sulla stampa è un grave danno d’immagine per San Marino, con conseguenze anche di natura economica. L’UPR chiede ai consiglieri di maggioranza se condividono il pensiero di Clarizia e se esso rientri nello “stile San Marino” pubblicizzato dal Governo nel recente dibattito sul sistema bancario e finanziario. L’UPR si chiede se sia accettabile ricevere giudizi sferzanti da chi, presentato come risolutore dei problemi nei rapporti bilaterali fra Italia e San Marino e “uomo di Tremonti e Draghi”, si è segnalato in sei mesi di presidenza solo per lo stipendio d’oro, per le discutibili interviste, per le consulenze date ai parenti, per la condanna comminata agli ex Capitani Reggenti per la sua discutibile nomina. Ancora il Paese attende i successi, annunciati da Clarizia per metà febbraio. In tutto questo regna sovrana l’assenza del Governo e la mancanza di una politica estera degna di questo nome, la mancanza di un progetto complessivo per il rilancio del sistema finanziario. A che punto sono i rapporti con la Repubblica d’Italia? Perché non si parla più di accordi in materia fiscale e uscita dalle black list ma si parla solo di frontalieri? Il Governo ormai è senza controllo e dopo avere fatto esplodere la bomba frontalieri ha ora innescato, non soddisfatto, anche la “bomba Clarizia”; un ordigno a orologeria, in verità un po’ costoso, pronto a fare esplodere il sistema finanziario popolato da troppi sammarinesi. L’Unione per la Repubblica ritiene sia ancora possibile uscire dal cono d’ombra nel quale un governo incapace ha lanciato la Repubblica di San Marino. Il Paese ha energie e capacità per voltare pagina e la politica ha la responsabilità morale di garantire questa fase di transizione, nel rispetto delle regole istituzionali, assicurando l’economia in una fase di forte instabilità. Per questo il prossimo 30 giugno l’on. Vincenzo Scotti, Vice Ministro per gli Affari Esteri della Repubblica d’Italia, sarà a San Marino su invito dell’UPR.

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