Claudio Felici, Segretario di Stato alle Finanze della Repubblica di San Marino, domani, dall’aula del Consiglio Grande e Generale, lancerà per l’etere i primi 1000 nomi dei ‘furbetti’ che non hanno pagato la monofase (l’equivalente dell’Iva) determinando un buco nella finanze statali di 188 milioni di euro.
La promessa è arrivata nel corso di una conferenza stampa ad hoc, in cui è stato assicurato: “nessun lassismo“.
La lista e’ lunga, spiega alla stampa Felici, almeno 1.500 soggetti e non tutti
nella stessa posizione. Dei 188,5 milioni di euro che mancano alle casse dello
Stato, infatti, 5,7 sono crediti certi di recupero, 56,3 frutto di
immobilizzazione, 27,2 da liquidazioni volontarie, 68 da liquidazioni d’ufficio
e fallimenti, due da dilazioni concordate e quattro sono inesigibili in quanto
di societa’ radiate. “L’amministrazione e’ attivata per il recupero, non ci sono
ne’ lassismo ne’ intenzione di chiudere gli occhi”, garantisce il titolare delle
Finanze. C’e’ pero’ “una gradazione negli interventi per gestire al meglio le
modalita’ di recupero”, ci sono “diverse categorie e responsabilita’”, per
esempio societa’ fallite i cui atti sono noti, oppure societa’ ancora operative
con procedure in corso con l’Ufficio tributario o l’Esattoria. E’ dunque
necesario, chiosa Felici, “trovare le forme migliori”, anche per evitare
ritorsioni legali. Insomma “i nomi ci sono e si ragiona su come renderli noti”,
sicuramente “non una pubblicazione sic et simpliciter” (dall’Agenzia Dire)
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