Proseguono in tutta fretta a Dogana, proprio sulla linea di confine fra Italia e Repubblica di San Marino, i lavori per la cosiddetta Strada di Fondovalle o della vergogna perché costituisce la prova più tangibile dell’asservimento della classe politica sammarinese sfacciatamente al servizio, negli ultimi decenni, della
speculazione edilizia (oltre che di altri soggetti che hanno indotto
Moneyval a espellere il Paese dalla lista dei comuni Paesi europei).
Ancora non risulta chiaro se a mettere tanta fretta è un supposto impegno preso dalla classe politica – governo straordinario? primo o
secondo governo
post giugno 2006? – a lasciar costruire, adiacente al ponte, un tunnel privato per un uso privato, sotto la superstrada Rimini-San Marino, già ridotta di fatto a strada urbana fra Dogana e Borgo per effetto della sammarinizzazione.
Si avrà una risposta in
Consiglio
quando si discuterà della
interpellanza dei Democratici di Centro sulla direzione dei lavori?
È incredibile che si cominci in questo modo a far fronte ai problemi della viabilità sammarinese quando come insegna per indicare gli attraversamenti a raso lungo la superstrada nel tratto sammarinese, bisognerebbe ormai mettere un teschio per quanti incidenti mortali si sono verificati negli anni.