COLOMBINI: sciopero solidale dei lavoratori stabilimento Rovereta 2. Csu

COLOMBINI: sciopero solidale dei lavoratori stabilimento Rovereta 2. Csu

San Marino 2 febbario 2016.  “La solidarietà esiste ancora”. E’ questo il commento dei Segretari della FLI-CSU, Enzo Merlini e Giorgio Felici, intervenuti allo sciopero di un’ora indetto per la giornata di oggi dai lavoratori dello stabilimento Rovereta 2 del Gruppo Colombini, congiuntamente alla Struttura Sindacale Aziendale.

Da anni le attività di spostamento materiali, oltre al carico e scarico merci, sono affidate ad un’azienda esterna, fino a luglio scorso interamente di diritto sammarinese.

A fianco dei dipendenti della Colombini lavorano quindi persone assunte con un contratto diverso,  quello dei servizi, che assicura trattamenti meno favorevoli di quello industriale. Ma  tra loro si considerano colleghi, come è giusto che sia.

Per questo, quando si è saputo che ad uno dei lavoratori frontalieri della Jobb Service, operante nello stabilimento Rovereta 2 da oltre 15 anni, non sarebbe stato rinnovato il permesso di lavoro la Struttura Sindacale Aziendale ha chiesto chiarimenti.

“Non sono neanche stati degnati di risposta – fanno sapere i segretari FLI-CSU-  a dimostrazione di quanto la proprietà tenga alle proprie risorse umane, a dispetto di quanto dichiarato ancora solo poche settimane fa. Si tenga conto inoltre che, attraverso un accordo sottoscritto nel 2006 con il Governo, tali attività sono state esternalizzate a condizione che l’azienda esterna le svolga in maniera autonoma e con propri mezzi. In realtà, pare che le attrezzature utilizzate, ad esempio i carrelli, siano di proprietà della Colombini e che spesso gli addetti della Jobb Service ricevano ordini direttamente dai responsabili del Gruppo”.

Quindi, concludono Merlini e  Felici, “ è ammirevole la risposta dei lavoratori di Rovereta 2 che, senza interrogarsi sulla provenienza del proprio collega, ma tenendo conto unicamente del fatto che si tratta di una persona distintasi per disponibilità e professionalità, nonostante il livello retributivo più basso in assoluto, merita di avere assicurato il proprio posto di lavoro in un’azienda che,  di questo va reso merito, continua ad investire ed assumere . Complimenti a questi lavoratori, il cui stato di mobilitazione continua”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy