Come siamo messi, Domenico Gasperoni, La Tribuna Sammarinese

Come siamo messi, Domenico Gasperoni, La Tribuna Sammarinese

Giorni fa, la stampa
locale ha riportato
alcune parole
virgolettate del Segretario
di Stato per
gli Affari Esteri sulla
attuale situazione
del nostro Paese:
“siamo in ritardo
di anni e dobbiamo
tutti renderci conto
che siamo sull’orlo
del precipizio»”. Sono
senz’altro parole
coraggiose, ma lasciano
i brividi.
Con questa mia riflessione
non intendo aggiungere
proposte o
indicare ricette, come
meritoriamente fanno
già tantissimi cittadini,
che potrebbero impedirci
di precipitare.
Non esprimo, almeno
per ora,nemmeno giudizi
di merito su quanto
sta facendo la politica
per dare un futuro
alla Repubblica. A
mio parere esiste “un
qualcosa” di più radicale
ed essenziale su
cui soffermarci. Sono
mesi che i cittadini
sammarinesi,quando
si incontrano al bar, al
supermercato o al parco
pubblico, non si salutano
più tradizionali
“ciao”o “come va”? Ormai
il saluto più gettonato
è diventato una
domanda: “come siamo
messi”? Quello che
rende più drammatico
l’interrogativo, non
è tanto l’angoscia per
il futuro o la preoccupazione
per la fine che
farà il Paese, ma il non
sapere,il non trovare
qualcuno che ti sappia
dare una risposta.
Da mesi si sente parlare
di trasparenza,si
approvano leggi per la
trasparenza dei sistemi
bancario, finanziario,
societario, economico.
Da mesi si ricerca la trasparenza
dei rapporti
bilaterali con l’Italia
e con gli organismi internazionali.
Obiettivi
necessari e meritori.
Manca,purtroppo, la
“Trasparenza” con la T
maiuscola: quella con i
cittadini. E’ ora che ci si
dica la verità! Come realmente
stanno le cose!
Il dovere prioritario
di un Governo è essere
sincero con i suoi
cittadini. E’ questione
di democrazia.
Ci potete dire finalmente,
se ci troviamo
come la Grecia,che
è già in bancarotta; o
se siamo come il Portogallo
o la Spagna,che
vi si avvicinano pericolosamente;
o se siamo
come l’Italia,che pare
sia ancora fuori pericolo?
Perché sarebbe imperdonabile
fare come
in Grecia, dove il governo
ha detto la verità
troppo tardi. I cittadini
greci sono esasperati,
certamente per i terribili
costi che dovranno
pagare sulla loro pelle,
ma ancora più per essere
stati traditi, per aver
saputo la verità “a terremoto
avvenuto”.
Il vero problema democratico
non è più se
le opposizioni sanno o
non sanno tutta la verità;
ora va accesa una
luce per disperdere il
buio in cui si trovano i
cittadini.
Cari signori, uscite dal
Palazzo e incontrate
i cittadini,che vogliono
sapere come stanno
veramente i conti pubblici,
come è andata la
storia dei rapporti con
l’Italia e quali saranno
i pesi che dovranno
portare nei prossimi
mesi o anni. Se non
sarete coraggiosi a dire
tutta la verità,come
potrete chiedere sacrifici
al popolo? Ricordate
che i sammarinesi,
se dovranno rinunciare
alla cena settimanale
al ristorante,alla
vacanza nelle isole del
sole e alla fuoriserie
per il figlio, diventeranno
i più cattivi del
mondo.
Domenico Gasperoni

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