Si alternano in questi giorni le voci dei diversi attori protagonisti della vicenda “scuola”, in vista del riordino, stabilito nell’ambito della legge Finanziaria, entro il 31 Marzo. Gli schieramenti sembrano contrapposti: insegnanti, genitori, associazioni della società civile da un lato, Governo e in particolare il Segretario all’Istruzione dall’altro.
Evidentemente non siamo stati chiari nelle nostre intenzioni. Questo Comitato, supportato in primis da insegnanti che tutti i giorni vivono la quotidianità della scuola, che hanno passione e interesse a fare al meglio il proprio lavoro e da genitori e cittadini motivati a preservare quanto di buono il sistema scolastico sammarinese può offrire, ha come scopi prioritari INFORMARE LA CITTADINANZA e SOLLECITARE ISTITUZIONI E TUTTE LE FORZE POLITICHE A CONSIDERARE LA SCUOLA SAMMARINESE UN BENE DA TUTELARE, ANCHE IN TEMPO DI CRISI.
Riteniamo che una società informata sulla situazione attuale della scuola possa meglio contestualizzare qualsiasi futuro provvedimento a carico di questo comparto, possa valutare se ulteriori razionalizzazioni andranno nella direzione di migliorare o peggiorare il servizio. Tagli, enormi, ci sono già stati da diversi anni (solo nel 2013 per almeno 1,5 milioni di euro) è un dato di fatto. Cosa questo abbia voluto dire in termini di lavoro scolastico lo stanno spiegando tramite comunicati, articoli e lettere firmate, ormai da settimane, insegnanti dei diversi ordini di scuola: un coro pressoché unanime nell’affermare che la scuola sammarinese, per continuare a garantire gli standard di qualità raggiunti, non possa sopportare ulteriori provvedimenti volti unicamente a contenerne la spesa.
L’articolo 73 della finanziaria, al comma due, cita quali destinatari della revisione di spesa aspetti di assoluta centralità per la qualità della didattica. E’ questo che non può lasciare indifferenti.
Prendiamo atto che negli ultimi tempi le intenzioni della Segreteria all’Istruzione sembrano maggiormente improntate alla prudenza e ciò non può che farci piacere. Auspichiamo che tutte le forze politiche facciano quadrato attorno a questa volontà, ed è per questo che parte da oggi una RACCOLTA FIRME INDIRIZZATA A TUTTI I GRUPPI CONSILIARI, affinché si superino le logiche di intervento in questo settore ai soli fini del contenimento della spesa e si torni a parlare e a pensare alla scuola in termini di investimento in capitale umano della società che verrà. Chiunque volesse contribuire alla raccolta firme può scaricare i moduli dalla pagina facebook “Comitato per la qualità della scuola”. Nei prossimi giorni verranno attivati banchetti per raccogliere le firme presso vari luoghi pubblici, scuole e centri commerciali.