Da San Marino Oggi sulla visita del Papa a San Marino: Commenti, nell’ordine, di
Alleanza Popolare,
Partito dei Socialisti e dei Democratici
Partito Socialista Riformista Sammarinese.
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Una bella giornata secondo il coordinatore di Alleanza popolare Stefano Palmieri. “Un onore per noi sammarinesi, piccola comunità, che a distanza di quasi 30 anni riceve di nuovo la visita del Papa”. Una visita che giunge “in un momento storico difficile, dove le difficoltà economiche fanno passare tutto in secondo piano. E proprio su questo argomento forte è stato il richiamo, sia nell’omelia al mattino, che nell’incontro a Palazzo, del pomeriggio. Importanti incoraggiamenti ci sono stati rivolti nel perseguire il bene comune – continua Palmieri -, che passa attraverso il lavoro (soprattutto un problema per i giovani) ed il sostegno alla famiglia, nucleo fondamentale per la società”. Infine dal coordinatore di Ap “un plauso a tutti coloro che si sono adoperati nell’organizzazione della giornata, che si è svolta nella massima tranquillità ed emozione, come l’evento richiedeva”.
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Il Partito dei socialisti e democratici, nelle parole del suo presidente Denise Bronzetti, si aspettava dal discorso del Pontefice un riferimento più circostanziato alle difficoltà nelle relazioni con l’Italia. “L’espressione della sua vicinanza tramite la preghiera è in linea con il suo ruolo – spiega Bronzetti – ma nel momento in cui è entrato nello specifico della situazione dei frontalieri, ci saremmo aspettati anche un riferimento alle difficoltà tra San Marino e l’Italia”. Non è detto però, continua il presidente del Psd, che l’argomento non sia stato trattato nel corso del colloquio privato con i Capitani Reggenti. “Almeno, noi ce lo auguriamo”. Molto apprezzati comunque, continua il presidente del Psd, i riferimenti alla vita dell’individuo e all’importanza della famiglia e del lavoro. Meno apprezzato il discorso del vescovo Luigi Negri in apertura della messa che, commenta Bronzetti, “ha elogiato la generosità dei sammarinesi solo in termini economici, per le offerte che hanno fatto”. Giudizio positivo invece per il discorso della Reggenza, che è stato “equilibrato ma franco nell’evidenziare il momento di difficoltà con la Repubblica italiana”.
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Il taglio eccessivamente politico alla visita di Benedetto VXI sarebbe una “strumentalizzazione poco elegante” secondo il segretario del Partito socialista riformista Simone Celli, che punta piuttosto sulle parole del Pontefice. È stato un “momento di grande intensità – commenta Celli – che spero possa aprire una seria riflessione politica, perchè le parole del papa hanno disegnato un quadro realistico della realtà sociale, culturale ed economica di San Marino”. Parole di alto livello, continua il segretario del Psrs, “che impongono alla politica la consapevolezza che senza una base valoriale di un certo tipo è impensabile tirare fuori il Paese dalla crisi”.