Firmato l’accordo finanziario
Piena soddisfazione del Patto per un traguardo che dà ragione
alla serietà del governo nel portare avanti l’impegno preso con il Paese
La firma dell’accordo finanziario è un altro importante traguardo del governo e della maggioranza.
Quasi pleonastico ripercorrere la corsa ad ostacoli che ha segnato questo primo atto di lavoro, con insidie di ogni genere e con il rischio, molto concreto, di inciampare in scogli sempre più grossi.
Ma questa firma dà ragione al lavoro condotto quotidianamente dal governo e dal Patto con l’unico scopo di traghettare il Paese sia verso i dovuti riconoscimenti internazionali, sia verso un sistema economico in chiaro.
Un lavoro serio, spesso silenzioso, che è intercorso sul piano diplomatico e politico, oltre che a livello tecnico e di adeguamento normativo.
L’ingresso nella lista bianca dell’OCSE, l’eliminazione della procedura rafforzata Moneyval, la firma dell’accordo di cooperazione e di 14 accordi internazionali sulla doppia imposizione fiscale, e adesso questa nuova firma, sono risultati che la maggioranza può esibire con orgoglio.
Indubbiamente il percorso non è finito. Ma questa ulteriore tappa, contro le previsioni delle Cassandre di turno, aprirà nuovi scenari, non solo nel rapporto bilaterale, ma soprattutto per l’operatività del sistema bancario e finanziario.
A questo punto si può guardare con ragionevole speranza alla soluzione di molti altri problemi e ad una ripresa complessiva di tutto il sistema economico.
Ai rappresentanti di governo che hanno condotto in prima persona la difficilissima trattativa, con il rigore e la fermezza che la situazione richiedeva, vanno le felicitazioni di tutti i partiti del Patto e l’assicurazione che essi continueranno a lavorare per portare al governo quel sostegno che viene da un metodo di lavoro imperniato sempre sull’impegno e sul confronto.