Commercialisti sulla black list

Commercialisti sulla black list

COMUNICATO STAMPA – 18/4/2010

“Il Paese deve essere partecipe della realtà delle cose”

L’Ordine dei Dottori Commercialisti ed il Collegio dei Ragionieri hanno appreso ieri/sabato dai media l’amara quanto inattesa notizia che la Repubblica di San Marino non è stata esclusa dalla black-list del Decreto Incentivi del Ministro Tremonti. Infatti nella giornata di venerdì 16 aprile è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana il decreto ministeriale che il Ministro Tremonti aveva già firmato il 30 marzo scorso. Uno shock che ha colpito soprattutto gli ambienti economici sammarinesi, perché già circolavano notizie rassicuranti venerdì pomeriggio sull’esito della trattativa con l’Italia, in quanto il Governo, sentite le banche, era favorevole allo scambio automatico delle informazioni chiesto da Tremonti. Oggi invece leggendo la Gazzetta Ufficiale italiana ci rendiamo invece conto che ci mancano tasselli importanti per ricostruire tutta la storia e le vicende politiche e tecniche della trattativa che il Governo sammarinese avrebbe intavolato con quello italiano per scongiurare la black-list. Infatti il primo incontro tra il Governo e operatori economici sammarinesi risale al 29 marzo. Il primo incontro tecnico italo-sammarinese a Roma risale al 9 aprile, mentre il Governo sammarinese ha inviato una nota a quello italiano nei giorni scorsi chiedendo un incontro politico per chiudere la trattativa. E’ di giovedì 15 aprile la notizia dell’ultima richiesta del ministro Tremonti di inserire negli accordi bilaterali lo scambio automatico di informazioni e di venerdì sera 16 aprile la decisione del Governo di portare lunedì 19 aprile a Roma l’adesione di San Marino alla richiesta pur scongiurare definitivamente la black-list. La domanda è conseguente: ma se Tremonti ha già firmato la condanna di San Marino il 30 marzo e la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto il 16 aprile, prima ancora dell’incontro politico bilaterale del 19 aprile, sicuramente qualcosa di importante non è di dominio pubblico. Oggi leggiamo l’affermazione del Segretario di Stato agli Affari Esteri che a breve Tremonti emetterà un nuovo decreto che aggiornerà l’elenco dei Paesi collaborativi: ne dobbiamo dedurre che San Marino sarà escluso in un secondo momento – quando? – dalla black-list? Intanto, visto che adesso siamo in black-list, a questo punto non possiamo che augurarci che l’incontro politico di domani/lunedì a Roma sia risolutivo, cioè riporti San Marino fuori dalla black-list e dia inizio alla normalizzazione dei rapporti italo-sammarinesi. In ogni caso e qualsiasi sia il risultato che la delegazione politica porti a San Marino, da questa esperienza noi abbiamo tratto una conclusione, che vogliamo tradurre in invito al Governo, veramente senza intento polemico: occorre senza meno che il Governo dia luogo ad un’operazione di comunicazione e trasparenza nei confronti del Paese. Occorre cioè che il Governo informi del suo operato tutto il Paese, non solo il Consiglio Grande e Generale o le categorie economiche. Occorre mettere tutte le carte sul tavolo e raccontare tutta la verità, perché il Paese sappia tutto sul suo futuro, sui suoi impegni, sui suoi rischi reali di sopravvivenza e sulle strade ancora percorribili. Non c’è ragione che il Paese non debba sapere cosa stia succedendo veramente nei rapporti con l’Italia, che non possa conoscere gli accordi convenzionali che si stanno stringendo e modificando, che non debba rendersi conto dei nuovi epocali cambiamenti che si stanno realizzando nell’immediato futuro. Il nostro sistema economico è impegnato da anni in equilibrismi sempre più difficili e oggi siamo al punto che è sufficiente una decisa spinta esterna per assistere ad un rovinoso effetto domino, dal quale non potrebbe restare indenne neanche lo Stato. San Marino ha resistito nell’ultimo anno ad attacchi straordinari dall’esterno, per citare i principali: la Circolare di Bankitalia, il Gruppo Delta e lo Scudo Fiscale. Ci chiediamo se la nostra martoriata economia riuscirà a sopportare anche la black-list del Decreto Incentivi: è imperativo che San Marino ne esca al più presto, anche se il decreto troverà applicazione dal 1°luglio prossimo. Pertanto dobbiamo responsabilmente chiedere al Governo di rendere partecipe d’ora in poi il Paese della realtà delle cose e dei fatti. Non è più una questione politica da gestire con discrezione a livello di Governo. E’ in ballo la sopravvivenza del Paese ed è imperativo che tutti partecipino responsabilmente e coscientemente a trovare soluzioni per il futuro. Ma per fare questo è necessario che tutti sappiano come stanno veramente le cose. Se l’obiettivo primario è normalizzare i rapporti con l’Italia, come tutti auspicano, si aprano gli archivi, a cominciare dagli accordi contro le doppie imposizioni che ad oggi non sono ancora pubblici dallo scorso giugno, e si lavori tutti insieme, senza alibi o interessi personali o politici. E quando diciamo “tutti insieme” pensiamo innanzitutto al Governo e all’opposizione, ma anche a tutte le parti sociali ed economiche di questo Paese.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy