Secondo La Tribuna Sammarinese, il commissariamento di Smib (S.M.
International Bank S.p.A) causato dalla indagine romana sui clienti Smi (San
Marino Investimenti).
I guai per la nuova Spa sono iniziati con il collegamento alla finanziaria del conte Enrico Maria
Pasquini, la Smi Investimenti, coivolta in un procedimento di vastissime proporzioni in Italia (gli inquirenti hanno indicato affari relativi al gruppo Pasquini compresa la finanziaria romana Amphora per circa 1miliardo di euro).
Tale collegamento ha rappresentato per i vertici della Smib una vera e propria spina nel fianco, tanto che più volte anche la nostra redazione ha ricevuto telefonate ‘accalorate’ che chiedevano la smentita di ogni accostamento, anche il più banale, con la storica società finanziaria sammarinese.
Del resto era impossibile non dare informazioni su Smi senza scrivere che Smib era partecipata da Smi, in un primo tempo al 90% del proprio capitale e solo in seguito all’applicazione delle norme di trasparenza che non consentono più schermature della proprietà delle quote, è emerso che Smi possiede il 10% delle azioni, mentre la quota di maggioranza (59,921%) appartiene al patron del network televisivo, Europa Sette, Francescantonio Di Stefano. Così come è emerso che il 20% appartiene a Cinzia Ciampani, il 10,079%, come dicevamo, alla Smi Investimenti e il restante 10% all’IFIM Istituto Finanziario del Mezzogiorno.