Commissione Affari Esteri 30 giugno, seduta notturna. SMNA

Commissione Affari Esteri 30 giugno, seduta notturna. SMNA

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AFFARI
ESTERI, EMIGRAZIONE
ED IMMIGRAZIONE, SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO, INFORMAZIONE

                                            MERCOLEDI’ 30 GIUGNO

I lavori si concentrano sull’esame
del progetto di legge “Regolamentazione del servizio diplomatico e consolare
della Repubblica di San Marino”, previsto al Comma 8. Dopo i 18 articoli
esaminati nella seduta di ieri, la Commissione riprende dall’articolo 19.  Respinti i cinque emendamenti
dell’opposizione all’articolo 27, “Criteri per la nomina di agenti diplomatici
e consolari non appartenenti alla carriera diplomatica”, rispetto ai quali
dalla maggioranza Maria Luisa Berti, Noi Sammarinesi, dichiara la condivisione
di alcuni punti. Approvato l’emendamento dell’Upr all’articolo 29 per
incrementare, rispetto al testo presentato, l’età oltre la quale non è
possibile rinnovare le convezioni con agenti diplomatici e consolari, che viene
stabilita in 80 anni. Alle ore 10 e 40 la seduta si interrompe e riprende alle
10 e 50 con un nuovo appello dei presenti. All’articolo 33 viene recepito
parzialmente un emendamento, presentato da Maria Luisa Berti di Noi
Sammarinesi, per far sì che “coloro che all’entrata in vigore della legge
stanno svolgendo l’incarico di capomissione in missioni all’estero considerate
strategiche possano accedere alla carriera diplomatica con il grado di ministro
plenipotenziario presentando richiesta entro 90 giorni dall’entrata in vigore
della presente legge”. Approvato l’emendamento presentato da Upr all’articolo 1
dell’allegato A, così come l’emendamento di Rete, al comma 2 dell’articolo 5
dell’allegato B, in subordine. Il progetto viene approvato con 9 voti
favorevoli, 0 contrari e un astenuto. Relatore di maggioranza sarà Franco
Ugolini. Il relatore di minoranza non viene indicato.

 

Di seguito una sintesi
degli interventi.

Comma 8 – Esame, in sede referente, del
progetto di legge “Regolamentazione del servizio diplomatico e consolare della
Repubblica di San Marino”

 

Articolo 27 – Criteri per la nomina di
agenti diplomatici e consolari non appartenenti alla carriera diplomatica

Luca Santolini, Civico 10

I nostri due emendamenti vogliono andare a
identificare, dove si parla di ottima o buona conoscenza della lingua italiana
e della lingua dello Stato di accredito, un livello secondo il quadro comune
europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. Ho capito che il
segretario ha un altro tipo di impostazione. Non credo che l’emendamento possa
passare, ma lo lascio in votazione. Anticipo già il mio voto favorevole agli
emendamenti di Rete e Upr.

Marco Podeschi, Upr

Parliamo di agenti diplomatici non di
carriera. Il primo emendamento, comma 1 lettera C, sposta da 70 a 80 anni l’età
da non superare. C’è sulla lettera L il discorso dei conflitti di interessi. In
alcuni casi delle attività professionali possono confliggere con l’incarico
ricoperto. Alla lettera M, quando si parla di preparazione culturale, direi che
preferibilmente deve essere una laurea. La ritengo quasi un’ovvietà. In base a
questa legge potrebbe essere invece una persona che non ha studiato. Abbiamo
inserito, al punto N, “non ricoprire incarichi di rappresentanza legale in
soggetti vigilati da Banca Centrale o in omologhi soggetti esteri”.

Matteo Zeppa, Rete

Il primo emendamento è soppressivo della
lettera M, sull’adeguata preparazione culturale. L’altro si rifà anche alla
questione presentata in un emendamento precedente. Si dovrà esplicitare la non
appartenenza alle associazioni segrete. Ieri il segretario ha detto che gli
elementi sulla capacità linguistica saranno nei bandi di concorso.

Maria Luisa Berti, Noi Sammarinesi

Alcuni emendamenti li condivido. Mi
riferisco a quello di Upr per aumentare il limite di età. Potrebbe essere
un’opportunità per il Paese nominare chi ha più di 70 anni. Ricordo un
rappresentante, in passato, di altissimo valore che aveva superato il limite
dei 70 anni. Condivido questo emendamento. Mi sento di condividere anche la
proposta di emendamento di Rete in merito alla lettera N. Voterò favorevolmente
a questo emendamento. Le questioni rilevate da Zeppa sul punto M sono fondate.
C’è la discrezionalità di un soggetto, non c’è analisi obiettiva di dati che
derivano da certificazioni. Lasciarlo o non lasciarlo può essere indifferente.

Andrea Belluzzi, Psd

Sulla classificazione della lingua
inglese, nessuno ha detto che la loro idea era peregrina. Si è solo detto che
si era scelta un’altra strada. Sull’emendamento dell’Upr sui soggetti vigilati,
lo condivido a metà. Lo voterei con una modifica parziale.

Marco Podeschi, Upr

Chiederei che fosse messo a verbale che
nella nomina si dovrebbe tenere conto del principio della parità di genere.
Come emendamento non c’è. Potremmo però farlo entrare da qualche parte. Dico a
Berti e Belluzzi che parlavo solo di chi ha rappresentanza legale, che ha una
responsabilità diretta in un’attività finanziaria. Non si parla di un Cda.
Ipotesi: un banchiere cinese con un nostro incarico diplomatico. E’ chiaro che
la persona potrebbe esercitare pressioni in situazioni che potrebbero metterci
in difficoltà. Se non fosse successo in passato non l’avrei chiesto. Non va
nominato chi è rappresentante legale. Ho inserito “all’estero” perché mi
sembrava non appropriato mettere solo le aziende sammarinesi. Non è una
limitazione, è buon senso.

Pasquale Valentini, segretario di Stato agli
Affari Esteri

Si parla di persone che reclutiamo dalla
vita normale, gente che ha una professione, oppure è in pensione. Emendamenti
Upr: sull’età credo che per la nomina il criterio dei 70 anni sia importante.
Poi si può arrivare fino ai 76. Possono esserci persone prestigiose ma qui si
parla di compiti precisi che vanno svolti. Il limite è importante.

L’esperienza dimostra che spesso succede
che possono subentrare problemi di interesse privato, il problema è delicato.
Ammettiamo con più tolleranza che un console abbia un’attività. Il problema
comunque è delicato. Sul punto N si deve esprimere la commissione. Sulla
preparazione culturale quella proposta è una forma per dire a soggetti non
sammarinesi che guardiamo il loro curriculum e che tipo di persone sono. La
laurea è una cosa importante, però non volevamo essere così rigorosi. Sulla
lingua vale il discorso che abbiamo già fatto. Non c’è un problema di esame.
Poniamo una clausola, se la persona non parla correttamente l’italiano deve dare
un riferimento, per esempio un segretario che parla italiano. Ciò per non
privarsi di collaborazioni con soggetti che hanno un’importanza in determinati
luoghi.

Tutti gli incarichi che diamo devono
sottostare a una dichiarazione di non appartenenza a società segrete. Per
legge. A mio avviso questo c’è.

 

Gli emendamenti di Upr, Rete e
Cittadinanza Attiva all’articolo 27 vengono respinti.

 

San
Marino, 30 GIUGNO 2016

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