Commissione Consiliare Permanente Affari Costituzionali e Istituzionali di lunedì 10 maggio

Commissione Consiliare Permanente Affari Costituzionali e Istituzionali di lunedì 10 maggio

 

COMUNICATO STAMPA

 

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AFFARI COSTITUZIONALI ED ISTITUZIONALI; PUBBLICA AMMINISTRAZIONE; AFFARI INTERNI; BENI CULTURALI, UNIVERSITA’ E RICERCA SCIENTIFICA

 

– LUNEDI’ 10 maggio – Seduta del pomeriggio

 

+++La Comissione approva all’unanimità il Pdl ‘Modifiche normative per il coordinamento della Legge20 novembre 2018 n.147 Regolamentazione delle Unioni Civili’, presentato da Libera”+++

 

            Al centro dei lavori della Commissione consiliare riunita oggi a Palazzo Pubblico è la proposta di legge presentata da Libera che interviene sulla legge n.147 del 2018 sulle Unioni civili. Nel presentarla, Marica Montemaggi, spiega come intenzione del suo gruppo sia quella di portare quel progetto di legge ad una seconda fase: “Oggi si può fare quel secondo step, un pieno raggiungimento di parità senza dover andare a intervenire ogni volta su uno specifico aspetto della legge, ma facendo sì che ci sia un testo chiaro e semplice che possa equiparare, per quel che riguarda gli aspetti normativi, diritti e doveri delle parti di unione civile”. Non viene toccata però la materia delle adozioni, considerata un tema divisorio. “Libera avrebbe voluto osare di più- chiarisce Montemaggi- ma siamo consapevoli della realtà politica”.

Nel corso del dibattito, interviene anche il Segretario di Stato per gli Affari Interni, Elena Tonnini, per spiegare gli emendamenti del governo, elaborati su proposta dell’Avvocatura di Stato per correggere alcuni aspetti formali della legge. Il Segretario offre anche i ‘numeri’ delle unioni civili dal 2019 ad oggi che hanno subito un forte rallentamento causa covid. “Nel 2019 si sono avute 39 unioni civili- spiega- 26 tra persone di sesso diverso, 13 dello stesso sesso. Nel 2020 le unioni civili sono state 30, di cui 5 tra persone dello stesso sesso e 25 di sesso diverso. Infine il dato parziale del 2021: su un totale di 9 unioni ad oggi, una è stata tra persone dello stesso sesso e 8 diverso. Il calo delle unioni va di pari passo a quelle dei matrimoni”. 

Da alcuni interventi dei commissari di maggiorannza si ritiene di dover intervenire anche sull’articolo 1, ritenuto troppo generico. In linea di massima comunque i commissari esprimono favore per la norma, volta a integrare ed estendere diritti delle unioni civili. Terminato il dibattito, i lavori si interrompono per consentire il confronto sugli emendamenti che si dilunga per oltre un’ora. Alla ripresa dei lavori si passa all’esame dell’articolato: gli emendamenti di maggioranza e della Segreteria Interni, di natura per lo più formale, sono approvati all’unanimità. Alla fine anche l’intero progetto di legge viene approvato all’unanimità, con i 13 voti di tutti i commissari. Sono indicati come relatori Marica Montemaggi per la minoranza e Alberto Giordano Spagni Reffi per la maggioranza. La seduta del pomeriggio si conclude con alcuni riferimenti della Segreteria Affari interni su istanze d’Arengo approvate. I lavori riprenderanno in seduta notturna.

 

Di seguito gli estratti del dibattito al Comma 2.

 

Comma 2. Esame in sede referente del progetto di legge “Modifiche normative per il coordinamento della Legge20 novembre 2018 n.147 Regolamentazione delle Unioni Civili”, ( presentato da Libera)

Relazione al Pdl: Lo scopo di questo progetto di legge risiede proprio nel cercare di andare a definire precise modifiche al testo normativo della Legge n. 147/2018 per garantire la realizzazione dell’obiettivo originario. Nella sostanza si tratta di proporre una diversa stesura dell’art. 12 della Legge n. 147/2018 allo scopo di garantire l’effettività dei diritti e il pieno adempimento degli obblighi derivanti dall’unione civile. Pertanto si stabilisce che “le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le parole “coniuge”, “coniugi” o termini equivalenti, ovunque ricorrono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti, negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche alle parti dell’unione civile.” Lasciando inalterata la normativa in tema di adozioni che sappiamo essere stato elemento di preoccupazione e di divisione nella stesura del testo definitivo. Nell’articolato del progetto di legge sono previsti anche altri interventi, anch’essi con lo scopo di rendere uguali di fronte alla legge le parti contraenti matrimonio e quelle contraenti una unione civile, nell’ambito del codice penale, con l’introduzione dell’art. 149 bis e con la modifica degli articoli 150, 156, 168bis, 172, 175, 176, 176bis, 223, 224, 226, 232, 233, 235 dello stesso, nonché quella dell’art. 96 del codice di procedura penale.

Con la convinzione che non sia sufficiente per un parlamento emanare testi normativi, ma ne verifichi la reale efficacia, confido che questo importante tassello nell’ordinamento sammarinese raccolga il sostegno dell’aula e possa in breve tempo vedere concluso il proprio iter a vantaggio dei nostri concittadini. Libera crede in una sempre più forte affermazione dei diritti sociali e civili e nel loro reale riconoscimento. L’impegno che si prende fin d’ora è quello di vigilare sulla loro concreta applicazione, prestando attenzione a tutte le istanze che segnalino situazioni di discriminazione.

 

Marica Montemaggi, Libera, presenta il Pdl

Lo scopo di questo progetto di legge risiede proprio nel cercare di andare a definire precise modifiche al testo normativo della Legge n. 147 sulle unioni civili del 2018. Le differenze di posizione di partito facero allora scaturire dibattito nel paese e dibattito istituzionale sul superamento della discriminazione che c’era sostanziale, non c’era fino al 2018 una normativa nella nostra Repubblica che andava a regolamentare le unioni civili. Quella legge rappresentò un grosso passo in avanti per poter superare quel velo di non considerazione che vigeva, tant’è che rischiavamo di non essere adempienti in ambito internazionale sui diritti umani. Il nostro progetto di legge è stato portato in questa seconda fase: chi c’era nella scorsa legislatura sapeva quale difficoltà presentava il progetto originario, ossia il riconoscimento pieno nella nostra società di qualsiasi aspetto di diritti e doveri che competono alle parti di una unione civile. Era stata valutata all’epoca una sorta di primo passo che ci avrebbe permesso di superare la totale assenza di legislazione. Poi dal recepimento della legge e la sua istituzione, avvenuta a novembre 2018, ad oggi ci si è resi conto che siamo pronti ad adempiere completamente quel principio originario che era voluto dal comitato promotore e portato avanti nella legge:  nelle norme, nei regolamenti, contratti..ovunque si parli di ‘coniuge’, la stessa valenza deve essere portata nelle unioni civili, questo è l’assunto e principio da ribadire. Anche le cose più semplici, come i permessi per congedo per matrimonio, per esempio non possono essere presi in ragione di una unione civile. Ogni volta che si interviene su una legge di questo tipo, scaturisce un dibattito di principi e ideologie, è sempre un argomento difficile da affrontare e molto divisivo e nella nostra proposta di legge abbiamo voluto fermarci su un secondo passo, un pieno riconoscimento tra le parti delle unioni civili, mettendo bene i paletti sulla sfera più complicata, ovvero la materia delle adozioni. Il dibattito più importante e divisivo ed etico che può scaturire in aula e nel paese è proprio riferito a questo aspetto. Se vogliamo ragionare in ottica della gradualità e dei passi che possono essere fatti, noi abbiamo avanzato la proposta di rivedere in particolar modo l’articolo di coordinamento che avevamo emendato nella scorsa legislatura, fermando all’applicazione solo ed esclusivamente su aspetti previsti dalla legge- residenza, succesione- e ampliarlo a tutti gli aspetti, fermo restando tutto quanto concerne la materia dell’adozione. Nostra volontà è stata annche quella di equiparare il codice penale ove possibile.

Qualche valutazione di ordine politico: Libera si è sempre espressa a favore della piena accoglienza delle istanze del comitato promotore che aveva portato avanti il pdl, all’epoca – appena due anni fa- anzi si facevano ragionamenti diversi, c’era un muro da abbattere che è stato abbattuto. È una legge arrivata molto in ritardo perché le istituzioni spesso non vogliono parlare di alcuni argomenti che possono essere divisivi all’interno di maggioranze con gruppi diversi. Libera ritiene oggi si possa fare un ulteriore passo. Mi auguro ci sia dibattito e si arrivi a portare avanti quella legge. Oggi si può fare quel secondo step, un pieno raggiungimento di parità senza dover andare a intervenire ogni volta su uno specifico aspetto della legge, ma facendo sì che ci sia una legge chiara e semplice che possa equiparare, per quel che riguarda aspetti normativi, diritti e doveri delle parti di unione civile, tenendo ferma la materia delle adozioni che è materia di scontro ideologico. Libera avrebbe voluto osare di più, ma siamo consapevoli della realtà politica.

 

Elena Tonnini, Sds per gli Affari Interni

Questo Pdl va a modificare la legge originaria del 2018 di iniziativa popolare sulle unioni civili. Certamente, il risultato ottenuto nel 2018 è assolutamente degno e importante, era un tema oggetto di aptprofondimenti allora e aveva portato alle regolamentazioni delle unioni civili, risultato che è andato a identificare l’articolo 9, ‘disposizioni applicabili alle unioni civili’, una sorta di elenco di quali diritti e doveri dovevano essere dedicati alle unioni civili (pensione, successione…). Qui si va ad affrontare il tema andando ad equiparare i diritti e doveri delle unioni civili, mentre rispetto al tema delle adozioni si rimanda al diritto di famiglia.  Alcune considerazioni di carattere formale: il pdl che Libera ha proposto è stato sottoposto alla Commissioni pari opportunità -che è chiamata a dare un parere consultivo- e il parere è stato favorevole. Ci siamo attivati poi come Segreteria per chiedere parere all’Avvocatura di Stato che evidenzia, sul lato puramente formale, alcune criticità sulla stesura del testo. Sottolinea che l’intenzione dei presentatori viene raggiunta già con l’articolo 1 e 2 e nel testo si riscontra una pedissequa riscrittura di articoli del codice penale e altri rischiano di essere assenti. Per questo abbiamo predisposto una serie di emendamenti da sottoporre alla Commissione, approfonditi già con i commissari di maggioranza e con i presentatori del progetto, di Libera. Ultimo aspetto che sottolineo: sono i dati delle unioni negli ultimi 3 anni. Nel 2019 si sono avute 39 unioni civili, 26 tra persone di sesso diverso, 13 dello stesso sesso. Nel 2020 le unioni civili sono state 30, di cui 5 tra persone dello stesso sesso e 25 di sesso diverso. Infine il dato parziale del 2021: su un totale di 9 unioni ad oggi, una è stata tra persone dello stesso sesso e 8 diverso. Il calo delle unioni va di pari passo a quelle dei matrimoni. 

 

Grazia Zafferani, Rete

Quando paliamo di unione civile parliamo di un contratto che regola una comunità di tipo familiare, a livello legislativo abbiamo ancora l’esigenza di specificare la composizione della comunità familiare. Ancora occorre motivare se di sesso uguale o diverso. A San Marino fino al 2004 l’omosessualità era ancora considerato reato, in pochi anni abbiamo fatto enormi progressi culturali. Oggi in quest’aula siamo chiamati a correggere le forme di riconoscimento giuridico dei diritti e doveri delle unioni affettive di persone di sesso uguale o diverso.

 

Stefanelli Riccardo, Pdcs

Questo Pdl non mette in discussione le unioni civili, si tratta di integrare alcuni istituti che normalmente sono applicati al matrimonio e di estenderli anche alle unioni civili perchè non si determinino discriminazioni. Si è trovata una forma tecnica per integrare con una modifica sola le parti del codice penale modificati dalla proposta di Libera. Mi lascia perplesso l’articolo 1, perché troppo generico, non sappiamo con questa norma quali sono poi le leggi modificate, potrebbero esserci contraddizioni. C’è un paletto posto all’estensione di diritti rispetto alla ‘figliolanza’ ed evitando temi ancora più sensibili come le adozioni.

 

Maria Katia Savoretti, Rf

Sulle integrazione del codice penale, nulla da obiettare anche da parte mia e di Rf. Il suggerimento, come detto dal Segretario agli Interni, è di stare attenti per non intervenire su ciascun articolo ma prevedere un articolo unico che estenda le integrazioni nei vari articoli di riferimento per non creare poi eventuali lacune. Rispetto all’articolo 2 e successivi nessuna contrarietà.

 

Giuseppe Maria Morganti, Libera

La Legge 2018 va superata, non possiamo ritenere giusto che colui che definisce una unione affettiva possa in qualche maniera sentirsi ‘secondo’ e non nella pienezza dei propri diritti in tutte le forme previste che regola la vita delle famiglie.

Il Pdl di Libera cerca di affrontare questa lacuna e definire una migliore ipotesi. Il provvedimento proposto dalla Segreteria agli interni è assolutamente condivisibile rispetto l’articolo 2, ovvero l’impostazione che con un articolo si norma tutta la fattispecie è utile anche sotto il profilo dell’efficienza. Però la stessa modalità è prevista all’ articolo 1 che uniforma la casistica per tutte le fattispecie non di natura penale. Se San Marino non è pronta all’equiparazione delle unioni civili sull’ adozione spiace, ma rispettiamo le sensibilità presenti nella comunità.

 

Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete

La legge offre un ulteriore strumento per andare a normare un affetto, è uno strumento più agile e meno liturgico del matrimonio, che sia canonico e civile, e offre una  maggior duttilità.

E’ il primo strumento che consente a due persone dello stesso sesso di poter dare una istituzionalità a una propria relazione affettiva. Bene che questa legge esista e non sia in una discussione e condivido che la legge di unione civile è il primo passo per il percorso evolutivo di cui San Marino non può fare a meno. A San Marino siamo sempre molto in ritardo rispetto a tematiche dei diritti civili, ma ai moti del tempo bisogna sempre dare seguito. Il Pdl ha la caratteristica tecnica di voler dare coordinamento e integrare la legge del 2018 nel sistema normativo vigente e va colto favorevolmente, ringrazio anche la Segreteria agli affari interni per l’ottimo lavoro fatto per dare una versione più integrata e completa. Infine l’articolo 1: ho sentito pareri contrastanti, mia posizione personale è di accoglimento a chi contrae unione civile perché sia equiparato in toto, anche sull’adozione. La legge sammarinese consente l’adozione a un singolo, qualsiasi sia l’orientamento sessuale, credo ci sia una questione anche di legittità costituzionale per il riconoscimento dell’unione civile, ma certi percorsi è inutile accelerarli in maniera eccessiva, perché prima o poi dovremo seguire il flusso dei tempi.

 

Marica Montemaggi, Libera replica

Nel momento in cui si è scelto l’istituto dell’unione civile per le persone delo stesso sesso o di sesso diverso si era sancita una differenza tra istituti, altrimenti avremmo potuto trasferire la parola ‘matrimono’ a chiunque. Ci sembra eccesivo intervenire ogni volta su una particolare sfera normativa, meglio procedere diversamente, mettendo però paletti sugli aspetti più delicati e divisivi come quelli di filiazione e adozione. Quello che avevamo inserito all’articolo 1, definito il più vago, spero di poterlo chiarire: l’idea è di cambiare concetto, non andiamo ad aumentare di volta in volta il singolo caso come per l’articolo 9, ma andiamo dal generale e ricomprendiamo tutto nell’ambito degli atti aventi forza di legge e amministrativi e lasciamo tutto quanto non previsto (filiazione) e manteniamo salva se serve la materia dell’adozione. Fissiamo il generale e non andiamo a modificare la legge di volta in volta. Riteniamo questo pdl un passo avanti. Speriamo aumentino i dati delle unioni anche grazie ad esso.

 

Dichiarazioni di voto

 

Marica Montemaggi, Libera

Con soddisfazione chiudiamo la seduta del pomeriggio, ci abbiamo messo un po’ di tempo ma arriveremo in Consiglio con una proposta che vede accolti i nostri intendimenti. Oggi abbiamo esteso tutto quello che riguarda i coniugi in matrimonio e tutto quello che ricorre nelle varie leggi a chi contrae unione civile, migliorandone qualche aspetto come da emendamenti della Segreteria agli Interni che portano ad estendere anche chi celebra e  le sedi per le cerimonie delle unioni civili. Impossibile risulta ancora aprire al tema di adozioni e affidi, i passaggi visti oggi in maggioranza ce l’hanno dimostrato. Ma il passaggio completo che non apre a tutta la materia è sicuramente migliorativo e ci conferma che il ragionamento che avevamo condotto era giusto. Servirà ancora del tempo, speriamo non troppo.

 

Spagni Reffi, Rete

Le modifiche sono doverose per rendere questa legge più performante ed amalgamata alla normativa vigente. Ringazio Libera per aver portato il pdl in Consiglio. Ringrazio anche per il lavoro fatto dagli Interni e dalla maggiornaza e per la condivisione ricercata, Rete accoglie favorevolente il pdl.

 

Riccardo Stefanelli, Pdcs

E’ un tema che evoca anche differenze di vedute, qualche difficoltà è emersa nel corso del dibattito ma esser giunti a una sintesi che ha soddisfatto presentatori e tutti i gruppi ritengo sia quello che le commissioni devono fare. Tutti gli emendamenti sono stati approvati all’unanimità. Esprimo apprezzamento anche per il lavoro fatto in precedenza, si è lavorato infatti anche sul testo in maniera informale, con collegamenti internet, poi la Segreteria ha apportato correttivi, esprimiamo apprezzamento generale e su testo finale.

 

Gian Nicola Berti, Npr

Grazie a Libera per dare  la possibilità di fare un intervneto normativo utile per i cittadini, una precisazione polemica però la vorrei fare. Nonostante sia un tema divisivo, ci si rende conto che insieme, con il dialogo. le soluzioni si trovano sempre, se si spegnesse la radio del Consiglio si farebbe una cosa utile al paaese.

 

Maria Katia Savoretti, Rf

Da parte di Rf c’è condivisione su questo Pdl, è positivo che tutti gli emendamenti siano stati approvati all’unanimità e sicuramente anche il fatto di avere il tempo per ragionare e approfondire questo tema che è delicato, ragionandoci tutti insieme in maniera più serena e approfondendo le varie questioni si riesce a trovare una sintesi.

 

Sds Elena Tonnini

E’ un pdl che chiarisce ancora di più le fattispecie, ottimo il metodo di lavoro, quello di approfondire le tematiche prima di arrivare in commissione, chiamando a raccolta tutte le realtà del paese. E’ il metodo giusto per ottenere su questi temi un risultato unanime. Lo considero un grande passo avanti, ringraizo tutti per il lavoro profiquo svolto.

 

 

 

 

Repubblica di San Marino, 10 MAGGIO 2021

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