Commissione Interni 30 luglio, seduta pomeridiana, Agenzia Dire

Commissione Interni 30 luglio, seduta pomeridiana, Agenzia Dire

COMUNICATO STAMPA

COMMISSIONE
CONSILIARE PERMANENTE AFFARI COSTITUZIONALI ED ISTITUZIONALI; PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE; AFFARI INTERNI, PROTEZIONE CIVILE, RAPPORTI CON LE GIUNTE DI
CASTELLO; GIUSTIZIA; ISTRUZIONE, CULTURA, BENI CULTURALI, UNIVERSITA’ E RICERCA
SCIENTIFICA 

MERCOLEDI’ 30 LUGLIO

 La seduta pomeridiana riprende dall’esame
dell’articolato del progetto di legge “Codice di condotta per gli agenti
pubblici”, poi approvato con 9 voti
favorevoli e 4 astenuti
.

La commissione riparte dall’articolo 19. All’articolo 19, “Risorse
pubbliche e ufficiali”, Rete presenta un
emendamento che fissa il divieto per gli agenti
pubblici di utilizzo
di mezzi di
trasporto pubblici per motivi privati o personali.
Gian Carlo Venturini (segretario di Stato per gli Affari interni):
L’aspetto è già ricompreso nell’articolato”. L’emendamento viene
ritirato.

All’articolo 20, “Responsabilità dei superiori
gerarchici”, Rete presenta un emendamento. Elena
Tonnini (Rete):
“Con questo emendamento vogliamo fornire un elemento
ulteriore per prevenire e contrastare possibili conflitti di interesse,
soprattutto ora che gli appalti vengono gestititi evitando il concorso pubblico
su cui invece punta il Greco”. Gian
Carlo Venturini (Segretario di Stato per gli Affari interni):
“Il superiore
gerarchico è in primo luogo un agente pubblico e, come tale, soggetto al
rispetto della presente normativa. Ecco perché l’emendamento a nostro avviso
non necessità di essere accolto”. L’emendamento
è respinto.

All’articolo 23, “Rispetto della presente legge e
sanzioni”, Civico 10 e Sinistra Unita presentano un emendamento soppressivo del
comma 5. Franco Santi (Civico 10): Non
crediamo che il decreto delegato sia lo strumento giusto per modificare le
leggi: occorrono leggi successive”. Mario Lazzaro Venturini (presidente,
Ap):
“Anche io voglio fare presente l’eccessivo utilizzo della decretazione
da parte del governo. L’ho già fatto presente in più occasioni, ma figuriamoci
se un governo sta a sentire un membro di maggioranza: se ne frega. La maggioranza
non può essere sommersa da decreti che, al contrario, dovrebbe dedicarsi a cose
più importanti. E’ una considerazione amichevole ma l’auspicio è che il
segretario agli Interni si faccia carico di quanto detto finora. L’emendamento è respinto.

All’articolo 25, “Entrata in vigore”, il governo propone
di modificare l’articolo prevedendo che la presente legge entri in vigore “a 5
giorni dalla legale pubblicazione”.

Il progetto di legge è approvato:
Favorevoli 9 Contrari 0 Astenuti 4. Relatore di maggioranza sarà il consigliere
Alessandro Cardelli (Pdcs). Relatore di minoranza sarà il consigliere Francesca
Michelotti (Su).

 

 

Si
passa poi all’analisi del Progetto di Legge “Normativa in materia di disturbi
evolutivi specifici in ambito scolastico e formativo”. La normativa viene approvata con 9 voti favorevoli e 3 astenuti.

Giuseppe
Maria Morganti, segretario di Stato per la Pubblica istruzione:
La nostra scuola è
ormai chiamata a riflettere intorno a questa problematica in maniera opportuna.
I processi necessari a queste specificità nell’apprendimento devono essere
normati in materia che i ragazzi possano contare su questa diversità di
approccio. Questo provvedimento comporta un aggravio di costi: occorrono mezzi
su cui la Scuola deve investire. Teniamolo presente ma è giusto che lo Stato
investa per compiere questo passo verso la civiltà. La legge è particolarmente
innovativa. Un passo significativo verso modernità che riteniamo assolutamente
necessaria.

Mariella Mularoni,
Pdcs:
Progetto di legge che traccia linee guida per nuove norme in materia di
disturbi evolutivi. Obiettivo della Legge è migliorare la qualità della vita di
questi ragazzi. La legge apre nuovi scenari nel compimento di un effettivo
diritto allo studio. Siamo consapevoli dell’inadeguatezza della normativa
sammarinese rispetto a standard europei. Si prevede flessibilità didattica, la
possibilità di essere esonerati dall’apprendimento della lingua straniera, si
richiede allo Stato di intervenire in maniera tempestiva dinanzi a certi casi.
Provvedimento di Legge che costituirà valido aiuto per insegnanti e famiglie.
Valido sostegno per le varie forme di diversità.

Francesca Michelotti, Su: I
disturbi evolutivi specifici hanno un’incidenza compresa tra il 2.5% e il 3.5%
della popolazione scolastica. Legge programmatica. Tuttavia questa formulazione
e questi articoli lunghissimi è la componente caratteristica delle norme sulla
scuola.

Franco Santi, C10: Concorde con
l’intervento del consigliere Michelotti. Crediamo fortemente nelle finalità del
progetto di legge. A mio avviso però mancano alcune parti. Non va a sciogliere
alcuni nodi che la normativa in vigore aveva messo in risalto in passato.

Michele Muratori, Psd: Condivido quanto detto dai
colleghi prima di me sull’importanza di questo progetto di legge.

Giuseppe Maria Morganti,
segretario di Stato per la Pubblica istruzione, replica
: Non sono fissate penali od
obblighi, ma solo indicazioni molto precise per chi deve fare rivalere i propri
diritti. Mi auguro ci sia la possibilità oggettiva di essere alla pari degli
altri. Si tratta di studenti che hanno le stesse capacità intellettive.

 

All’articolo
4, “Misure educative e didattiche”, sono due gli emendamenti presentati dai
partiti di opposizione. Rete propone
un emendamento modificativo per seguire le linee guida dell’insegnamento per
disturbi speciali. C10 e Su chiedono
invece che la composizione di una classe con tre o più alunni con disturbi non
superi il numero di 17 ragazzi. Vengono entrambi respinti. Il segretario di Stato Morganti si rende
però disponibile a dare alla commissione tecnica la facoltà di intervenire in
casi di manifesta difficoltà di gestione di una classe e a ragionare di nuovo
sulla questione all’articolo 9 che riguarda proprio la commissione.

All’articolo
5, “Piano didattico individualizzato e personalizzato”, Rete propone un emendamento sulla falsa riga di quello precedente.
Che fa la stessa fine.

All’articolo
6, “Forme di verifica e di valutazione”, C10
e Su
chiedono di aggiungere al comma sulle prove di ammissione ai corsi di
laurea la possibilità di essere esentati dall’obbligo all’anonimato qualora si
sia fatto uso degli strumenti previsti (tempi aggiuntivi e strumenti
compensativi). La proposta viene accolta.

All’articolo
8, “Interventi per la formazione”, C10 e
Su
presentano un emendamento, spiega Franco
Santi (C10)
, per “dare ulteriore importanza all’attività formativa
riconoscendo un punteggio a chi iscritto in graduatoria”. E in subordine un
secondo emendamento “per dare la possibilità alla commissione che forma le
graduatorie di valorizzare questo punteggio”. Il segretario di Stato Morganti si impegna tramite una nota verbale a
tenere presente la questione nell’ambito della redazione del decreto delegato
sulle graduatorie dell’insegnamento. “La segreteria di Stato, con quelle per la
Sanità, il Lavoro e il Territorio, sono impegnate sul progetto legato
all’inclusione sociale dei portatori di handicap. E sull’insegnamento ci sarà
un provvedimento specifico per la formazione di graduatorie specifiche per gli
insegnati che sono destinati al sostegno”. I due emendamenti vengono ritirati.

All’articolo
9, “Commissione tecnica per l’inclusione scolastica”, il segretario di Stato Morganti propone “un comma 4 bis che va
incontro alle sollecitazioni arrivate agli articoli precedenti e che prevede
che la commissione può assegnare risorse aggiuntive per potenziare percorsi di
sostegno in classi con almeno tre alunni con disturbi, per i quali non è stato
attivato il percorso di sostegno di cui al comma 4”. Rete ha un emendamento aggiuntivo che, spiega Grazia Zafferani, precisa che la commissione è “senza oneri
aggiuntivi per la finanza pubblica”. L’intenzione è quella per cui
l’emendamento viene accolto.

All’articolo
11 “Compiti dei centri di documentazione” è stato presentato da Sinistra Unita
e Civico 10 un emendamento aggiuntivo. Francesca Michelotti (Sinistra
Unita):
“Noi chiediamo di aggiungere un punto: curare l’acquisizione da
parte delle famiglie degli alunni con disturbi evolutivi degli strumenti
alternativi necessari all’apprendimento. Si tratta di orientare e indirizzare
le famiglie degli gli studenti verso l’acquisto di una strumentazione che può
sostenere l’alunno nel suo percorso di apprendimento. Giuseppe Maria
Morganti (Segretario di Stato alla Scuola):
Proposta di emendamento a noi
sta bene. L’emendamento è stato approvato.

Il progetto di legge
è stato approvato: Favorevoli (9) Contrari (0)Astenuti (3). La maggioranza
indica come relatore Michele Muratori (Psd) ed anche l’opposizione si affida a
Michele Muratori come relatore unico di maggioranza e minoranza.

 

 

            Si
passa così al progetto di legge di iniziativa legislativa popolare “Modalità
paritaria di trasmissione del cognome”. Il primo firmatario Vanessa Muratori
accoglie la richiesta di posticipare l’analisi per trovare maggiore
condivisione.

Vanessa Muratori, primo
firmatario
: “Mi
è stato chiesto di aspettare per un ulteriore confronto. Accetto. E’ importante
rimuovere questo ultimo ostacolo legislativo alla parità di genere”.

Gian Carlo Venturini, segretario
di Stato per gli Affari interni
: “Vedremo se troveremo convergenza sugli emendamenti.
Pur condividendo il principio alcuni aspetti vanno chiariti. Come all’articolo
1 che si parla di assenso dei genitori”.

Lorella Stefanelli, Pdcs: “Il contenuto è importante per
la parità tra uomo e donna e i diritti. Si va verso la tutela dei diritti di
libertà. Occorre declinare tutte le situazioni. Opereremo delle modifiche al
diritto di famiglia e al’ordinamento di stato civile. Dobbiamo incontrarci e
tornare al massimo in ottobre in commissione con emendamenti condivisi ed
esaustivi sul tema. Andremo verso la trasmissione paritaria e il principio di
libertà di scegliere per i genitori il cognome da dare ai figli”.

Francesca Michelotti, Su: “Siamo assolutamente d’accordo
a vederci per formulare emendamenti condivisi, sempre che i presentatori siano
d’accordo e saranno anche loro presenti”.

Roberto Ciavatta, Rete: “Piena disponibilità a
discuterne a settembre e ottobre. L’indirizzo non può che essere quello delle
sentenze avviate in Paesi vicini. Va rispettato lo spirito”.

 

            Passo successivo l’analisi
delle mozioni. Si parte da quella del consigliere Elena Tonnini di Rete in
merito alle modalità di nomina dei segretari particolari. Rete presenta un odg
collegato

Roberto Ciavatta, Rete: “A molte domande dell’interpellanza non è stata data risposta. In alcuni
casi ci sono interruzioni annuali di un paio di settimane nell’incarico per
distacco politico. La correttezza istituzionale va rispettata e riconosciuta.
Occorre rispettare il diritto alla carriera di chi non gode di questo tipo di
escamotage. Abbiamo preparato un odg: La
prima commissione verificata l’esistenza di una prassi consolidata che tuttavia
non è in alcun modo prevista dalle norme vigenti, consistente nell’interruzione
di incarichi di personale avario titolo distaccato nelle segreterie di Stato
[…] e nella successiva riassunzione degli stessi incarichi con le stesse
persone e negli stessi ruoli a distanza di pochi giorni dalla revoca stessa;
ipotizzando che l’interruzione è funzionale al mantenimento o all’avanzamento
nelle graduatorie per l’insegnamento, a detrimento di altri […]; considerando
la facoltatività dell’accettazione del ruolo […]; considerata l’opportunità di
evitare ogni comportamento contrattuale che possa venir inteso come una corsia
preferenziale  riservata al personale con
strette relazioni con esponenti politici […], impegna il segretario di Stato
competente a presentare entro 180 giorni un apposito progetto di legge che miri
a stabilire che il distacco […] non possa essere rinnovato […] prima di 365
giorni […].

Si stabilisce che non si possa
giocare sul distaccamento per tenere il piede in due staffe. Se un dipendente
pubblico è distaccato in una segreteria di Stato e gli viene revocato
l’incarico, non può essere riassunto nello stesso luogo per almeno un anno, per
impedire revoche fittizie e assunzioni reali in due settimane. Chiediamo al
segretario di Stato un impegno per un’apposita legge”.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “Il distacco e la nomina dei
segretari particolari sono facoltà del segretario di Stato. Così come in caso
di disdetta scegliere se stare scoperto per qualche settimana oppure no. Queste
normative e considerazioni sono state espletate in base alle norme vigenti e a
diversi precedenti. La persona incaricato come distacco non porta via nessun
posto a nessuno nelle graduatorie. Rimetto comunque la valutazione ai
commissari”.

Francesca Michelotti, Su: “Annuncio il voto favorevole all’odg. In questa pratica
non c’è nulla di illegale. Ma si creano di problemi sia per il sostituto che
per la scuola, che rischia di subire interruzioni nell’attività. Non si deve
recare danno all’interesse pubblico”.

 

Mozione conseguente l’interpellanza presentata dai consiglieri Luca
Santolini e Franco Santi di C10 in merito al contratto stipulato con il
Direttore della Funzione Pubblica e ai criteri di valutazione del suo incarico.

Franco Santi (Civico 10): Inopportuna la
procedura adottata per l’incarico in questione visto che il dottor Tassitano
doveva ricoprire la massima carica della pubblica amministrazione a seguito
della riforma del 2011. All’interno della commissione vorrei attivare una serie
di riflessioni in seguito alla riforma della P.A. La normativa del 2011 prevedeva
una serie di figure apicali nella P.A.: risorse umane, pianificazione e
controllo, comunicazione interna ed esterna. Funzioni affidate tutte a un’unica
figura mentre l’idea iniziale era la costituzione di un triumvirato. A nostro
avviso però la selezione dei dirigenti deve avvenire tramite bando pubblico.

Gian Carlo Venturini (Segretario di Stato agli Interni): Il prossimo anno ci
sarà la riconferma, l’aggiornamento o la designazione di molti dirigenti che
sono in scadenza essendo il mandato triennale. Le forme sono quelle previste
dalla Legge e alcune delibere sono già in essere. In tal senso, tra gli altri,
abbiamo fatto un bando di selezione per il dirigente dell’Infanzia e Asilo Nido
e abbiamo fatto delibera per bando di selezione per dirigente agli Uffici
culturali. Atti che confermano volontà di dare piena attuazione alla riforma
nei suoi aspetti.

Francesca Michelotti (Sinistra Unita): L’unica
considerazione che riesco a fare, perché non voglio addentrarmi in giudizi sul
dottor Tassitano che ha curriculum assolutamente degno anche se ha avuto un
ruolo nel gruppo Bi Holding, è che nella riforma della P.A. non ho apprezzato
la piena discrezionalità lasciata al Congresso di Stato nella selezione del
personale direttivo apicale.

Gian Carlo Venturini
(Segretario di Stato agli Interni):
Per quanto riguarda discorsi della nomina
sottolineo che il dottor Tassitano erano uno dei cinque esperti incaricato di
elaborare la relazione sulla spending review. Per quanto riguarda il contratto
questo è consultabile presso la Segreteria esecutiva.

Franco Santi (Civico
10):
Commissione molto efficiente per quanto riguarda la disamina dei progetti
di legge. Ma quando ci sono argomenti da approfondire non posso dire la stessa
cosa del lavoro della commissione. Spero ci siano altre occasioni.

Ultimo atto il riferimento del segretario di Stato competente su
provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’Istanza d’Arengo n.22 –
Per dedicare una piazza ad Alcide De Gasperi in occasione del sessantesimo
anniversario della sua scomparsa

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “In attuazione a Istanza
d’Arengo la Segreteria ha inoltrato all’ufficio Urbanistica la valutazione su
quale potesse essere il sito più indicato per tale piazza: abbiamo proposto di
aggiungere anche il piazzale antistante l’Ambasciata d’Italia, all’elenco
pervenutoci.

Francesca Michelotti (Sinistra
Unita):
Su
ipotesi dell’ufficio Urbanistica concordo che il Piano dei Mortai non possa
essere dedicato a uno statista italiano. Spero che presto ci sia un piazzale
dedicato a Enrico Berlinguer: uno dei miei eroi. Ognuno ha i propri eroi e
sarebbe stato molto più laico non spingersi in celebrazioni se non possono
garantire celebrazioni agli eroi di tutti.

Mario Lazzaro Venturini (Ap): Io penso che chi non c’entra con
la storia del nostro Paese non dovrebbe avere intitolato alcuna via o piazza.

La seduta si è così conclusa.

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