Commissione Sanita’. Seduta pomeridiana odierna. Agenzia Dire

Commissione Sanita’. Seduta pomeridiana odierna. Agenzia Dire

COMUNICATO
STAMPA

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE IGIENE E SANITA’,

PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE, POLITICHE SOCIALI, SPORT;

TERRITORIO, AMBIENTE E AGRICOLTURA

LUNEDI’ 15
GIUGNO

La seduta
odierna della Commissione consiliare Igiene e Sanità si conclude con
l’approvazione, con voto palese, a maggioranza del progetto di legge “
Disposizioni relative al personale medico dell’Iss”,
mentre rinvia alla prima sessione consiliare utile il progetto di legge sulla
modifica delle indennità di malattia che come, da accordo tra i commissari, sarà
esaminato in procedura d’urgenza.
Il lavori si
aprono nel pomeriggio in comma Comunicazione con interventi sul Polo del Lusso
e sulla Sanità. Augusto Michelotti, Su, chiede infatti che siano fornite ai
commissari, prima della seduta del 22 giugno prossimo, in cui sarà discussa le
relativa variante del Prg, le informazioni relative alla convenzione con la
proprietà. Mentre Elena Tonnini, Rete, interroga il segretario di Stato per la
Sanità, Francesco Mussoni, su possibili aggiornamenti in merito alla situazione
di Pediatria e alla riorganizzazione Cure Primarie.
Quindi la Commissione, votando
una modifica dell’ordine del giorno, passa a discutere il progetto di legge
“Modifiche alle disposizioni che regolano la erogazione
di indennità temporanea al lavoro”, presentato dall’Upr. Il consigliere
William Giardi avanza critiche per la modalità con cui si sta conducendo l’iter
normativo: al testo presentato sono infatti proposti emendamenti da Pdcs  e Psd che contengono, in sostanza, i
contenuti di un accordo intercorso tra Csu e segreteria di Stato. Giardi
propone piuttosto di rinviare l’esame, da condurre in procedura d’urgenza, in
una prossima seduta consiliare per consentire la presentazione dei termini
dell’accordo a tutte le forze politiche e sociali. La proposta viene apprezzata
dai commissari, anche  di maggioranza, e
il progetto di legge viene ritirato.
La Commissione passa così
all’esame del progetto di legge presentato dalla segreteria di Stato per la
Sanità,“Disposizioni relative al personale medico dell’Iss”che in sostanza, dà
la possibilità all’Iss di stipulare contratti o convenzioni con personale
medico forense di durata pluriennale fino a tre o 5 anni. Nel corso dell’esame
dell’articolato, sono concordati con maggioranza due emendamenti di Rete. Infine
il progetto viene accolto con voto palese a maggioranza. Viene infine nominato
relatore unico il commissario Manuel Ciavatta, del Pdcs.
I lavori della Commissione si
concludono e riprenderanno lunedì 22 giugno alle 9 di mattina con l’esame del
progetto di legge“ modifiche al Piano regolatore generale per l’attuazione di
interventi di Sviluppo economico”. 

Di seguito un estratto degli interventi odierni:

Comunicazioni.

Augusto Michelotti, Su: “In questa Commissione all’Odg
c’è un comma sul polo del lusso che sarà discusso il 22 giugno. Il segretario
ha annunciato un incontro con gli imprenditori. Chiedo se ci saranno date
comunicazioni sulle trattative con qualche giorno di anticipo”.
Oscar Mina, Pdcs, presidente: “Mi impegno a rivolgere la richiesta al
segretario di Stato”.
Elena Tonnini, Rete: “Mi associo alla richiesta di Michelotti. Sarebbe
importante avere i testi degli accordi e permetterci di arrivare in Commissione
più preparati sulla volontà del governo. La stessa richiesta la rivolgo per
legge sullo sport del segretario di Stato Lonfernini, magari potremmo avere gli
emendamenti prima della sessione di luglio. Al segretario di Stato Mussoni
chiedo, essendo iniziata la riorganizzazione di Medicina di base, se in questo
breve periodo sono emerse criticità, quali, e se sono già stati elaborati modi
per risolverle. Altro problema è relativo a Pediatria, in cui sembra venga meno
un’altra risorsa umana. Qui discutiamo di contratti, mi chiedo se il problema è
legato alla temporaneità o se altri sono i problemi di pediatria. In
riferimento a un incontro avvenuto il 2 giugno scorso, chiedo poi se c’è
volontà di portare all’esterno, a Ravenna, rifiuti ospedalieri. Infine su
libera professione, se ci sia volontà allargare regolamento in essere”. 
Oscar Mina, presidente: “Sarà mia premura chiedere al segretario con
delega allo Sport di trasmettere gli emendamenti alla legge e se intende fare un
incontro prima della Commissione”.
Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “Dal primo giugno si
sono registrate criticità al centro sanitario di Serravalle, in altri centri
non si sono rilevate criticità, ovvero file. Sono dovute al nuovo sistema
organizzativo che va collaudato rispetto ad aspetti amministrativi. Sicuramente
ha inciso anche la chiusura della farmacia ospedaliera che ha ingolfato le
altre. Avrete notato politicamente il mio silenzio a riguardo. aspetto ancora
un po’ di tempo per mettere in fila le criticità, credo il periodo di rodaggio
sia ancora in corso. Quotidianamente c’è un confronto con i dirigenti e il personale
e mi dicono che le situazioni si stanno gradualmente riassorbendo. Nelle
prossime settimane confido che il sistema dovrebbe girare meglio. Entro fine
giugno dovrebbe riaprire la farmacia dell’ospedale e dovrebbe liberare le
altre. Pediatria: è vero che una dottoressa ha vinto un concorso a Trento e per
ragioni di convenienza sta facendo una scelta di vita diversa. E’ emerso un
problema che è generale dell’ospedale, i medici non hanno molta convenienza a
restare nel nostro territorio. Chiederò un riferimento a breve ai dirigenti e
mi aspetto una risposta forte entro l’estate, non possiamo andare in autunno con
Pediatria scoperta. Sono alleato in questo senso con le associazioni. Il progetto
di riorganizzazione di pediatria è stato scritto, qui c’è un problema di mancanza
di professionisti.  Rispetto all’incontro
del 2 giugno, non ho capito a cosa allude Tonnini. Non ho avuto nessun
incontro, non risulta nella mia agenda. Non so a che chiacchiere allude. Non
sono a conoscenza di novità in tema di esternalizzazione dei rifiuti, mi sembra
una sciocchezza. E anche sulla liberalizzazione non c’è nessun elemento cui
allude”.
Nicola Renzi, Ap: “Intervengo per dare un breve ragguaglio sulla questione
richiamata al polo della moda. Ci mancherebbe altro, resta e viene confermato
l’impegno a condividere con l’opposizione quali sono i dati relativi alla
concessione che lo Stato farà agli investitori 
e i loro impegni per la realizzazione del progetto. Sulla tempistica:
avevamo detto di fare il deposito in prima lettura per dare un’idea alla
cittadinanza a grandi linee  del
progetto, e per dare anche agli investitori una certezza che ci fosse la
volontà politica di realizzare il loro investimento. Ci siamo presi l’impegno e
scritto nel Progetto di legge sulPrg di arrivare in Commissione e in seconda
lettura, votando prima la convenzione, penso attraverso la forma di decreto o
come atto in Consiglio, e solo dopo allora votare la legge della trasformazione
delle aree in seconda lettura. Qualunque tipo di atto che trasformi le aree
deve essere preceduto dal voto favorevole del Consiglio grande e generale sulle
condizioni date e garantite a noi dagli investitori. Nel frattempo, c’è un
stato confronto serrato con tutte le forze di maggioranza e opposizione e con
le categorie. Durante i quali il governo ha preso nota sui desiderata e sulle
attenzioni poste.  In base a questo, si
è  aperto un confronto forte con gli
investitori. Sono girate varie proposte. Gli ultimi incontri si sono avuti
pochi giorni fa e l’obiettivo è arrivare alla commissione della prossima
settimana con dati molto precisi su tutto quello che sarà inserito nella
convenzione. Non so se si riuscirà a stendere in forma di decreto i vari
contenuti, ma certamente vorremmo chiarire i punti in questione”.
William Giardi, Upr: “Se è possibile chiedo di anticipare la legge in
tema di indennità di malattia perché mi devo assentare per un’ora, chiedo
quindi se si può mettere al voto quindi il cambio dell’ordine del giorno”.

La Commissione approva la variazione dell’Ordine del giorno.

Progetto di legge “Modifiche alle disposizioni che
regolano la erogazione di indennità temporanea al lavoro”. Presentato
dall’Upr, viene ritirato.
William
Giardi, Upr:

“La nostra proposta di legge era volta ad andare a colmare una mancanza del
governo della Finanziaria varata nel dicembre 2014. Tuttavia, alla luce di
quanto successo, è stato travalicato l’iter legislativo. La nostra legge è
stata presa dai sindacati e dal segretario alla Sanità e su un piano
prettamente politico sarebbe da ritirare in questo preciso istante. Siamo
ancora in un Paese democratico, l’organo legislativo siamo noi, se i
sindacalisti vogliono fare le leggi si faranno eleggere. In questo momento
ognuno abbia il suo ruolo. Riconosco che sono stati introdotti alcuni concetti,
nel tentativo di andare a punire i furbi, favorendo una progressione che nella
mia legge era più punitiva di quanto ho letto sui giornali.  L’ideale sarebbe continuare a pagare al 100%
la malattia e che il Paese esca dalla crisi e si torni ai fasti di un tempo, certamente.
Nostra intenzione era riprendere in parte l’articolo di legge della Finanziaria,
senza modificarlo del tutto,  per fare in
modo che l’argomento venisse affrontato e la legge fosse accolta. E’ una
modalità. Chi preferisce punire i medici furbi, ben venga. Trovate un metodo
perché i furbi in generale smettano di fare i furbi, lo voterò. Tornando a questa
legge, risulta inficiata da un problema metodologico non voluto da Upr e
probabilmente neanche dall’opposizione. Mi sono confrontato anche con membri
maggioranza e mi hanno detto che anche loro non sapevano nulla di questa legge.
Bello sarebbe stato invece che ci fosse stata condivisione sulla proposta dei sindacati.
A me piacerebbe un dibattito, prima di entrare nell’articolato, per valutare o
meno la possibilità di ritirare questa legge, con disponibilità di Upr al
confronto o a proporla con procedura d’urgenza. Che ci sia però una
restituzione del potere legislativo agli organi competenti”.
Francesco Mussoni, segreteria di Stato per la Sanità: “Sono concorde da
un lato nelle valutazioni che fa Giardi. Quando ci si richiama ai ruoli e all’autonomia
siamo tutti d’accordo e siamo qui apposta per far valutare un progetto di legge
e gli emendamenti alla Commissione. Se però su questo ci sono valutazioni
politiche o accordi che esulano dai contenuti tecnici, non mi scandalizzo.
Questo lavoro è stato fatto con la Csu, è semplicemente una proposta consegnata
a tutte le forze politiche ben prima di questa Commissione. Chiederei in senso
costruttivo di avere tempo per migliorare il progetto di legge di Upr cui va il
merito di averlo proposto. Se oggi il segretario ha cercato condivisione con la
Csu è perché dei problemi sulle indennità ci sono stati. Oggi dobbiamo essere
responsabili e affrontare il tema, evitando di farne un fatto politico. I
sindacati è vero che non hanno autonomia legislativa, ma sul ‘fondo indennità’
hanno una competenza nei fatti. Questo è stato il motivo dell’alzata di scudi e
del ragionamento con i sindacati. Ma non sono sorpassate le autonomie. E’
sembrato doveroso cercare una risposta condivisa. Ma è una proposta che viene
sottoposta alle forze politiche e oggi siamo in Commissione per valutarne gli
emendamenti. Se volete invece fermare tutto e passare alla procedura d’urgenza
in Consiglio, fate pure. Ma credo che la proposta di Upr vada discussa oggi
qua, è giusto che ognuno faccia il suo lavoro, stiamo investendo oggi tempo e
denaro, c’è un progetto da discutere, facciamolo e ognuno si prenda le sue
responsabilità”. 
Massimo Cenci, Ns: “Posso anche essere d’accordo con il segretario
Mussoni che questo non è momento di fare giochi politici. Quello di cui prendo
atto è che esiste una proposta presentata, due partiti più rappresentativi del
Consiglio hanno sposato una tesi del sindacato che va in una direzione più
stravolgente di quella impostata. Si va a ragionare prima di diminuzione poi di
aumenti, è difficile ragionarci. Credo un’impostazione che non faccia perdere
tempo a nessuno, dal mio punto di vista, sia una proposta come quella ascoltata
da Giardi, e che possa essere ragionevole. Diversamente va bene affrontare ora
articolo per articolo il progetto, ma la proposta di Giardi non mi sembra
folle”.
Franco Santi, C10: “Ok all’appello alla responsabilità chiesta dal
segretario, ma la responsabilità di presentare in Finanziaria l’articolo 48,
senza ascoltare i sindacati, perché non è saltata fuori allora? La
responsabilità  quella di modificare una proposta
di legge in maniera anomala, perché raccoglie come segretario gli input dai
sindacati? Lei avrebbe il dovere di porre la questione politicamente agli altri
soggetti, forze politiche e sindacali. Dal momento che non l’ha fatto, qualche
responsabilità c’è. Sulla proposta posso dire che, come abbiamo criticato
l’articolo 48, critichiamo anche questo approccio nonostante sia migliorativo.
Non condividiamo l’approccio di introdurre tagli orizzontali per risolvere un problema
che in effetti c’è, senza valutare alternative”.
Elena Tonnini, Rete: “In questa fase mi soffermo sulla questione di
metodo. Tutto il problema sulle indennità di malattia è nato con l’inserimento dell’articolo
48 in Finanziaria, una vera e propria forzatura. Nessuno nega l’esistenza di abusi
nei giorni di malattia, questo avrebbe favorito un dialogo con tutte le forze,
sindacati e associazioni. Ma tutto questo non è stato fatto. Se l’obiettivo
della legge è colpire i furbi, noi siamo d’accordo, ma alcuni strumenti
esistono e ci chiediamo se siano stati usati. Se obiettivo è invece rivedere
indennità con dei tagli, allora sia spiegato. Concordo sulla modalità sbagliata
di portare in Aula emendamenti alla legge che non sono della segreteria e di
utilizzare invece un metodo che coinvolga tutti gli attori, non solo alcuni
sindacati e alcune forze di maggioranza”.
Nicola Renzi, Ap: “Per una valutazione personale, su alcune
problematiche venute alla luce dopo la Finanziaria, non sono in grado di capire
se i problemi emersi sulla stampa sono derivati dalla legge votata dalla
maggioranza o da chi quella legge doveva applicarla.  A me il testo di legge sembrava molto chiaro.
Ad oggi, rispetto alla proposta del consigliere Giardi, riteniamo sia opportuno
trovare la quadra e prendere tempo su tutte le proposte fatte, quella
dell’accordo con il sindacato, quella di Upr, in un confronto con maggioranza e
opposizione. E’ opportuno quindi prendere tempo per approfondire le proposte,
quanto avanzato da Giardi è da prendere in considerazione”.

Guerrino Zanotti, Psd: “ Ci si era mossi a seguito dell’invito
della Csu a ragionare sull’articolo 48 e sul testo presentato in prima lettura
dell’Upr. Il fatto che non fosse al tavolo a discutere della questione l’Usl
non è dettato dalla volontà di esclusione, semmai da una diversa sensibilità.
La Csu aveva delle proposte da fare che magari l’Usl non aveva. Le altre forze
politiche a quell’incontro erano state convocate. Le proposte avanzate dagli
emendamenti di Psd e Pdcs migliorano la situazione attuale. Sul da farsi mi rimetto
alla volontà dei presentatori del progetto di legge che oggi esaminiamo”.
Stefano Canti, Pdcs: “Obiettivo del progetto di legge  è comune, colpire i furbetti che abusano
delle indennità di malattia. La maggioranza ha approvato l’articolo 48, l’emendamento
di per sé si è rivelato bisognoso di approfondimenti. Se l’obiettivo è quello
comune di dare una risposta risolutiva alla proposta di legge di Upr, dovremo
essere tutti disponibili ad arrivare a un testo condiviso. D’altra parte il
segretario ha fatto bene a incontrare le parti sociali e a sottoscrivere
accordo. La proposta di Upr credo possa essere condivisa, purché in Consiglio
grande e generale ci sia disponibilità ad avviare con procedura d’urgenza l’approvazione
definitiva del progetto di legge”.
Paolo Crescentini, Ps: “Condivido, ora si rimanda a Giardi se c’è
volontà di procedere a un progetto di legge migliorativo di quanto previsto in
Finanziaria. Sulla base del contenuto e dell’intendimento del segretario, si va
a migliorare una situazione con forti lacune. Concordo che quando si prendono
provvedimenti del genere si debba ritrovare la più ampia condivisione a partire
dalle forze sociali, incluse l’Usl. Un dibattito approfondito aiuta. Cerchiamo
di capire se si vuole procedere o diversamente  concordo si faccia nella prima sessione
utile”.
William Giardi, Upr: “Qui non si tratta di alcun giochino politico, lo
escludo nel modo più categorico. Io segretario le avevo manifestato il mio
disappunto all’indomani della pubblicazione dell’emendamento sulla stampa.
L’errore è stato pubblicare quella nota del sindacato, anziché estendere quelle
considerazioni a tutti noi. Reputo gli emendamenti della maggioranza persino
migliorativi rispetto la legge da me stesso presentata. Non è certo mia
intenzione far pagare la malattia ai cittadini. Mia intenzione è quella di ritirare
il progetto di legge, con l’auspicio che venga affrontato in procedura
d’urgenza come segnale di rilancio e riaffidamento della legge non solo alla Commissione,
ma al massimo organo legislativo della Repubblica, il Consiglio grande e
generale. Questa base di emendamento, per quel che riguarda Upr, può essere una
buona base di partenza, previo un confronto con tutti coloro che possono dare
un contributo. Ritiro il Pdl”.
Francesco Mussoni, segretario di Stato, replica: “E’ lecito questo
approccio. Alludevo ai giochini perché siamo in una Commissione consiliare e lo
step finale è il Consiglio. Se dobbiamo discuterne in Consiglio, non cambia
niente. Poteva essere un’occasione farlo oggi e avremo risparmiato tempo. Ma se
il metodo ha creato rigidità, ci sta, ne prendo atto. Mi adopererò ad un incontro
con tutte le forze politiche e con tutti i sindacati, per affinare il percorso
finale della legge. Quando si parla di responsabilità, chiedo se si sia
veramente leali. Le leggi sono votate dai membri del Consiglio. I fatti
oggettivi sono questi, mi sembra scorretto quando si punta il dito sul governo
sulle leggi votate dal Consiglio. Non era mia responsabilità trovare una
proposta, ma l’ho comunque portata in Commissione. Fissiamo però un’agenda di
incontri e usciamo con una proposta da discutere nel Consiglio di luglio con
procedura d’urgenza, l’importante è trovare una risposta”.

 

 

Esame del progetto di legge “Disposizioni relative al
personale medico dell’Iss”. Approvato a maggioranza.

Francesci Mussoni, segretario di Stato: “Le
disposizioni di questi articoli sono legate all’organizzazione del personale.
C’è l’aspetto del fabbisogno che sta aspettando l’okay da parte di tutti gli
enti pubblici e di tutta l’amministrazione. Ciò ha determinato un allungamento
dei tempi e per l’Iss. Questa norma è in attesa del fabbisogno per introdurre
un elemento di flessibilità. Altro elemento, sta emergendo con chiarezza che le
caratteristiche attrattività del sistema sanitario sammarinese si sono ridotte
rispetto a quelle del circondario, il fatto di retribuzione ridotte, le
difficoltà ad esercitare la libera professione, il problema fiscale di
competitività, la precarietà… sono tutti elementi che riducono l’attrattività
per i medici. Le situazioni si sono irrigidite anche a seguito della spending
review. Il fattore di durata dei contratti quindi è un elemento di stabilità
importante per il professionista e per chi organizza il sistema Iss e che porta
a questo tipo di proposta inserita nell’articolo 2 del testo. L’articolo 1
vuole ribadire un concetto , quello dell’autonomia gestionale dell’Iss, che
esiste già nelle leggi ma dal 2004 in avanti è stato valutato a fase alterne.
Qui c’è quindi un articolo che sottolinea l’autonomia gestionale. C’è ampia
disponibilità a discutere gli articoli del provvedimento. Bene aggiungere
aspetti di trasparenza”.
Paolo Crescentini, Ps: “Ben venga il provvedimento, il Ps è in linea con
le risposte date.  Credo, visto che si
tratta di rapporti di lavoro pluriennali, che la spesa non dovrebbe essere
maggiore. Se il contratto è più lungo, c’è maggiore forza contrattuale da parte
dell’Iss per il compenso da corrispondere. Apprezziamo l’emendamento sulla
trasparenza di Rete sui rapporti che andranno stipulati”.
Massimo Cenci, Ns: “Questo dispositivo legislativo va a raggiungere un
obiettivo che è di tutti, che nell’ospedale ci siano medici con le maggiori
professionalità possibili. Di fatto, concedere incarichi annuali non va in
questa direzione, non lo favorisce. Ci sentiamo di appoggiare la proposta di
Rete sulla trasparenza”.
Franco Santi, C10: “Il provvedimento si rende necessario per un problema
contingente. Il segretario e la maggioranza hanno inteso approvare in sede di
Finanziaria un provvedimento che ha reiterato l’idea di impedire la
sottoscrizione di contratti superiori alla durata di un anno, il governo  ancora non ha presentato il Fabbisogno”.
Stefano Canti, Pdcs: “Con la legge n.188 del 2011, sulla Pa, si è data
una risposta alle esigenze di personale. Ha introdotto la necessità di dare un
fabbisogno che è in atto e la proposta arriverà in Aula entro dicembre, come
previsto. Questa proposta di legge darà una risposta con contratti prolungati
anche nel settore di pediatria, ben venga”.
William Giardi, Upr: “Annuncio subito il voto favorevole di Upr per la
possibilità di estensione dei contratti e di aumentare la competitività del
sistema Iss”.
Elena Tonnini, Rete: “Non capiamo l’inserimento dell’articolo 1 che
parla di riaffermazione dell’autonomia gestione personale dell’Iss. Non
concordiamo, si lega alla relazione del progetto che fa riferimento all’Iss
come azienda sanitaria. Il discorso dell’azienda è un’interpretazione, una
visione funzionale dell’Iss, di qui la nostra proposta di abrogare l’articolo e
proporre un’alternativa. Quello che è l’Iss lo sappiamo da soli e ce lo dicono
altri leggi che definisco Iss come ente statale e non azienda. Nessuna
autonomia va riaffermata, è già inserita in altre leggi e non è autonomia tout
court, ma rientra nelle leggi esistenti e nel piano sanitario. Sull’articolo 2
si va in deroga alla legge di bilancio ed emergono tutte le problematiche sulla
non applicazione della legge 118 e del fabbisogno. Il fabbisogno è una
priorità. Ben venga la possibilità di allungare i contratti ma a priori occorre
definire i settori a carattere temporaneo e i settori da ricondurre invece a
una legge organica del fabbisogno. Uno dei problemi è che i contratti poi non
sono resi pubblici, da qui il nostro secondo emendamento, per capire anche come
vengono portati avanti questi contratti. Non vorrei fosse usata la questione
delicatissima di Pediatria per approvare una legge. Pediatria ha bisogno che ci
sia continuità assistenziale”.
Manuel Ciavatta, Pdcs: “Pediatria ha bisogno della continuità, se
continuità può essere data. E certo se viene identificato il fabbisogno e se ci
sono risorse. La possibilità di fare contratti a tempo a di medio e lungo
termine garantisce questa continuità e di poter avere professionisti migliori”.
Nicola Renzi, Ap: “Il mercato dei medici è problematico perché è in
forte concorrenza con la vicina Italia e ne dobbiamo prendere atto. All’interno
di questa legislatura sono stati affrontati vari provvedimenti sul tema dei
medici, alcuni votati anche da un Referendum e bocciati. La maggioranza ha il
compito di dire con chiarezza e spiegare il perché di determinate scelte,
prendere atto dell’esito del referendum e cercare di risolvere problematiche
ancora presenti. Oggi dobbiamo trovare dei correttivi, fermo restando la
volontà popolare, che dia possibilità di rendere il nostro mercato del lavoro
non impopolare rispetto a quello italiano. Quindi cercare modalità per dare
maggiori garanzie per chi voglia venire lavorare a San Marino”.
Francesco Mussoni, segretario di Stato per la Sanità: “Concordo sulla
necessità che sia portato a termine il Fabbisogno velocemente. Le retribuzioni
saranno definite non appena abbiamo l’esisto dello studio comparativo con
quelle della vicina Italia che presenterò in Commissione nelle prossime
settimane”.
Dopo essere concordato con la maggioranza, viene approvato l’emendamento sostitutivo
all’articolo 1 (
Finalità), di Rete, sulla
definizione di Iss quale ente statale piuttosto che azienda. Allo stesso modo,
all’articolo 2
(Disposizioni per contratti e convenzioni per
personale medico) viene
approvato l’emendamento di Rete relativo alla trasparenza
dei contratti.Infine, il progetto di legge viene approvato con voto palese a
maggioranza.

 

San Marino, 15 Giugno 2015/01

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