Commissione Sport, seduta del mattino. Agenzia Dire

Commissione Sport, seduta del mattino. Agenzia Dire

 COMUNICATO
STAMPA

 

             COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE IGIENE E SANITA’,
PREVIDENZA


E SICUREZZA SOCIALE, POLITICHE SOCIALI, SPORT;
TERRITORIO AMBIENTE E AGRICOLTURA

MERCOLEDI’ 15
LUGLIO – MATTINA

Il lavori
della Commissione consiliare odierni sono interamente dedicati all’esame del
progetto di legge “Disciplina dell’attività sportiva”, presentato dal
segretario di Stato per il Turismo, con delega allo Sport, Teodoro Lonfernini.
In mattinata il suo riferimento, in cui spiega il provvedimento: “Si interviene
su una legge del 1997- chiarisce- negli ultimi 20 anni il  settore sportivo è cresciuto e una modifica è
ritenuta necessaria”. In particolare, attenzione è stata posta alla materia
sportiva anche in vista dell’appuntamento “San Marino 2017”, ovvero i giochi
dei piccoli Stati d’Europa che si terranno sul Titano tra due anni.
Apprezzamento per l’arrivo in Aula della normativa è fatto dai commissari di
maggioranza e da Paolo Crescentini, Ps, che sottolinea però l’esigenza di far
convivere il mondo dello sport con quello della scuola, in modo che l’uno non
ostacoli l’altro. Esigenza condivisa anche da Nicola Renzi, Ap, per cui scuola
e sport “dovrebbero trovare le giuste modalità di collaborazione, coesistenza e
rispetto reciproco”. Per Massimo Cenci, Ns, il progetto rappresenta “un primo
passo che si fa rispetto lo sport e il ruolo che deve avere nello sviluppo del
Paese”. Di fatti, il commissario sottolinea la sua trasversalità, rispetto
settori quali il turismo, la scuola, il lavoro, le infrastrutture e i rapporti
con l’estero.  Per Enrico Carattoni, Psd,
il progetto risponde anche a un’esigenza di “adeguamento internazionale” che
oggi riguarda anche lo sport.
Critici i consiglieri di minoranza Franco Santi, C10, ed Elena Tonnini, Rete,
contrariati dal fatto che gli emendamenti del governo siano stati consegnati
solo all’inizio della seduta. Inoltre per Santi il provvedimento“raggiunge solo
parzialmente gli obiettivi”. Mentre per Tonnini “il testo presenta numerose
criticità e avrebbe richiesto un confronto preventivo per migliorarlo”. Cerca
di tranquillizzare Tonnini, Massimo Canti, Pdcs: “Non è intenzione di nessuno
svilire i lavori della commissione, gli emendamenti devono essere presentati in
questo ambito e oggi siamo qui proprio per approfondire il testo emendato”.
La Commissione inizia quindi ad esaminare i 72 articoli del provvedimento:
diversi sono gli emendamenti presentati da Civico 10 approvati o concordati con
il governo. I lavori si interrompono all’approvazione dell’articolo 8 e la
seduta riprenderà nel primo pomeriggio. 

Di seguito un estratto degli interventi odierni:

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato per il Turismo e lo
Sport:

“Abbiamo modificato con il progetto oggi presentato una legge del 1997. Negli
ultimi 20 anni il  settore sportivo è
cresciuto e una modifica è ritenuta necessaria. Abbiamo apportato correttivi su
tutti gli aspetti del movimento sportivo, non ci siamo dimenticati della
funzione sportiva nel Paese che non è mera esecuzione agonistica, dietro si
cela attività sociale, per giovani e giovanissimi, e un’attività che garantisce
tranquillità alle famiglie nel far svolgere sport ai propri figli in strutture
adatte ad accoglierli. E’ poi un’attività connessa alla scuola e si parte da
questo punto per tenere conto poi della crescita negli ultimi anni nel settore
agonistico. Non sto a sottolineare i risultati ottenuti dalle Federazioni nelle
competizioni internazionali, risultati che possono essere conseguiti solo con
un’attività di livello professionistico. Abbiamo pensato, in previsione di San
Marino 2017, in cui avremmo il piacere di organizzare i giochi dei piccoli
Stati d’Europa, di lavorare per quell’appuntamento con un nuovo testo
normativo, questa è una buona pratica che abbiamo deciso di percorrere.
Vi troverete, rispetto la prima lettura, un testo emendato. Abbiamo apportato
modifiche lavorando a fianco del Cons, è infatti qui presente il presidente
Eros Bologna. E’ stato un lavoro davvero faticoso, data la mole di articoli del
testo. Però se in un tempo ragionevole, licenziandolo oggi in Commissione,
riusciremo a portarlo in Aula quanto prima, avremo il nuovo testo in vigore già
nel 2015. In modo così da essere pronti agli eventi internazionali  e a dare una corretta stabilità al nostro
movimento sportivo”.
Paolo Crescentini, Ps: “Già in prima lettura avevo espresso
apprezzamento per questo progetto di legge che finalmente, dopo tanti anni di
annunci dei precedenti segretari, è stato portato in Aula. Fondamentale è il
coinvolgimento del comitato Olimpico perché possa dare le risposte attese del
mondo dello sport. Se gli emendamenti sono arrivati quindi dai maggiori
fruitori della legge, saranno sicuramente migliorativi. Il Ps non ha presentato
emendamenti, la legge ci sembrava ben strutturata, ma ci saranno domande che
presenterò in corso d’opera. Visto che dobbiamo andare verso i giochi del 2017-
per San Marino le ‘vere’ olimpiadi- dovremmo preparare gli atleti nel modo
migliore e permettere loro allenamenti costanti e quotidiani. Diventa quindi
importante capire come conciliare il lavoro con lo sport, visto che i nostri
atleti sono quasi tutti dilettanti. Dovremo andare ad inquadrare nella Pa
quegli atleti di interesse nazionale che saranno chiamati a rappresentare San
Marino? Questo comporta un posto di lavoro fisso nella Pa anche un domani che
non saranno più di interesse nazionale? Vengono sottoscritte collaborazioni?
Questo è importante, non vorrei si andasse ad aggravare ulteriormente la spesa
corrente. Lo sport è importante, ma bisogna vedere se l’inquadramento resta
natural durante, difficile da sopportare. Credo poi che lo sport debba entrare
quotidianamente nella scuola, senza che si rischino bocciature per eccessive
assenze. La scuola rischia di boicottare lo sport. Si potrebbe invece
introdurre nel nostro ordinamento la figura del tutor per impedire ai ragazzi
di non fare sport ed evitare che la scuola arrivi a rimandare gli atleti a
settembre. Le due realtà devono camminare sugli stessi binari”.
Franco Santi, C10: “Sarebbe stato più utile prevedere momenti di
confronto preliminari sui nuovi emendamenti del governo per favorire i lavori
della Commissione o prevedere un tempo almeno per dare un’occhiata agli
emendamenti. Io ho portato degli emendamenti, ma se il testo è stato modificato
in modo importante, andrebbero riveduti e ripensati. Il testo presentato in
prima lettura raggiunge solo parzialmente gli obiettivi. C’era l’esigenza di
aggiornare la legge del ’97 sulla nuova linea che detta gli ordinamenti degli
enti autonomi. Ma la normativa che stiamo per discutere non coglie questo
aspetto, assomiglia molto a uno statuto. Permane una confusione di fondo, la
delega allo statuto è veramente minima da parte del testo normativo che entra
nel dettaglio di moltissime cose. In generale questo impianto normativo è stato
fatto volendo fare un passo avanti, ma non riuscendo a farlo fino in fondo. Se
poi l’obiettivo è solo quello di avere strumenti più funzionali per organizzare
al meglio i giochi del 2017, alzo le mani, perché ritengo che una normativa
debba avere scopi più generali”.
Massimo Cenci, Ns: “Trovo questo intervento opportuno perché dal ’97 ad
oggi l’organizzazione sportiva, anche internazionale, è un mondo che è cambiato
tantissimo, rispetto gli standard usati fuori quindi un intervento normativo
era necessario. Che lo si faccia prima dei giochi del 2017 lo trovo poi una
coincidenza di qualcosa che si doveva comunque affrontare. E’ un primo passo
che si fa rispetto lo sport e il ruolo che deve avere nello sviluppo del Paese.
Siamo abituati a considerare lo sport come qualcosa di secondario, invece lo
vorrei vedere a 360 gradi nello sviluppo del Paese, legato al turismo, ma anche
come aspetto trasversale del governo perché riguarda scuola, lavoro,
infrastrutture, rapporti con l’estero. Ben venga dunque questa legge, vedremo
gli emendamenti. Tutto ciò ha senso se riusciamo a dargli uno spessore diverso
rispetto un progetto del Paese futuro che veda lo sport al centro”.
Enrico Carattoni, Psd: “Una legge di ammodernamento era necessaria.
Anche sul polo sportivo dobbiamo misurarci con le esigenze interne, ma anche
con quelle che arrivano dall’esterno, poiché il comitato olimpico e le
federazioni sono inserite in contesti più ampi. L’adeguamento internazionale è
una necessità portata avanti in tanti settori e ora riguarda anche lo sport.
Concordo che un maggior collegamento con il mondo dello sport agonistico e la
scuola sia un aspetto che non va trascurato. Sarebbe stato più utile ampliare
la parte sulla disabilità dello sport, sarà sicuramente all’attenzione degli emendamenti
del governo, è infatti un altro ambito che è cambiato, 20 anni fa veniva
considerato marginale e su di esso oggi per fortuna dobbiamo confrontarci. Nel
complesso è un testo positivo e sono sicuro che sugli emendamenti potremo
confrontarci”.
Nicola Renzi, Ap: “Il percorso di questa normativa sullo sport era già
partito con la precedente delega del segretario Fiorini. Credo che il lavoro
fatto fosse opportuno. Si sentiva la necessità di questi interventi che
riguardano lo sport in senso generale con ricadute sui Paesi e sui cittadini.
Ben venga un’organizzazione migliore, nella possibilità di favorire anche
turismo e collocazione internazionale attraverso eventi e manifestazioni nella
nostra Repubblica. Ma non è solo questo un aspetto qualificante della legge, si
va a definire ancora meglio gli ambiti di competenza del Cons e del governo
dello Sport nella Repubblica di San Marino, l’interazioni tra atleti e chi
pratica sport a livello non agonistico e la scuola. Questi due mondi, che
sembrano di ostacolo l’uno con l’altro, dovrebbero trovare le giuste modalità
di collaborazione, coesistenza e rispetto reciproco. Nella consapevolezza che
in una realtà di 30 mila abitanti non riusciremo di avere un numero di atleti
paragonabile a realtà molto più grandi della nostra. Esempi virtuosi di
collaborazione tra sport e scuola sono esistiti, ma finora sono stati lasciati
alla buona volontà di federazioni sportive e di alcuni consigli di classe che
hanno saputo relazionarsi con comprensione e responsabilità. Vedo di buon
occhio che i responsabili dello sport possano interagire e partecipare agli
organismi scolastici, consapevoli che un agonismo spinto, in alcuni casi, può
essere opportuno e doveroso, non credo però che possiamo intenderlo in modo
estensivo su tutti”.
Elena Tonnini, Rete: “E’ una legge importante di 72 articoli che
riprende la legge del ’97. Oggi si porta in Aula non altro che una serie di
modifiche a quella vecchia legge. Oggi riceviamo modifiche di queste modifiche
e ribadisco il concetto per cui già nella scorsa seduta i commissari di
minoranza avevano richiesto ufficialmente di ricevere gli emendamenti qualche
giorno prima rispetto i lavori odierni. Dispiace non sia successo. Quando si
portano emendamenti in questo modo si fa una forzatura bella e buona sui lavori
della commissione e sulla possibilità di emendare il testo e portare avanti di
un confronto positivo per migliorare il testo. Questo modo di operare che non è
nuovo. E’ veramente inutile venire oggi in Aula a parlare di un testo che non conosciamo
e presentare emendamenti dell’opposizione. Il testo presenta numerose criticità
e avrebbe richiesto un confronto per migliorarlo. Il testo verrà approvato con
i voti della maggioranza e l’opposizione avrà poco o nulla possibilità di
intervento.   
E’ chiaro che sia lo Stato ad avere un ruolo determinante nel conferire le
condizioni perché le attività sportive si applichino nel miglior modo possibile
nel Paese, con scuole e associazioni, attraverso contributi e strutture. Ma non
è solo questo il ruolo dello Stato: anche quello di controllare che i
contributi e strutture siano usati nel miglior modo possibile e di renderlo
trasparente. Non vedo in questa legge migliorie sotto questo senso, le
convenzioni del Cons devono essere rese pubbliche come gli statuti delle
federazioni e le deliberazioni del consiglio nazionale e dell’esecutivo. Se lo
Stato dà contributi i cittadini devono sapere come sono usati. Nuovi poteri di
nomina sono dati al consiglio nazionale, che saranno quindi in capo alle
federazioni dominanti, oltre le nomine potranno decidere i compensi. Si
introduce nella medicina sportiva il business della medicina privata, elemento
molto pericoloso, e anche i rimborsi rischiano di diventare dei secondi
stipendi su cui non c’è controllo”.
Massimo Canti, Pdcs: “E’ un testo che ha portato migliorie a quello del
’97. Alcuni approfondimenti: tranquillizzo il commissario Tonnini sul testo
emendato dal governo. Nessuno in commissione l’ha visto. Ma ribadisco tutti
sono tenuti a presentare emendamenti per fare un confronto e arrivare ad
un  testo concordato. Non è intenzione di
nessuno svilire i lavori della commissione. Gli emendamenti devono essere
presentati nell’ambito della commissione. Certo presentarli prima avrebbe
consentito un confronto preventivo, ma oggi siamo qui proprio per approfondire
il testo emendato. Altro aspetto, quello delle infrastrutture concesse a Cons e
privati. La manutenzione ordinaria va fatta dal Cons e quella straordinaria
dallo Stato. Proporrei di emendare il testo di legge sulla falsariga del
regolamento del congresso di Stato di maggio che prevedere  quali sono gli interventi di manutenzione che
competono al Cons e quelli che competono alla Camera. L’importanza del progetto
di legge è fondamentale perché disciplina meglio l’attività sportiva
sammarinese, ci sono principi e aspettative che lo sport può portare
nell’indotto del territorio”.
Teodoro Lonfernini, segretario di Stato replica: “Nello spirito della
convocazione stessa della commissione, è stato inserito un unico punto all’odg
per poter lavorare e discutere gli emendamenti, anche se non sono stati visti,
con estrema serenità. C’è uno spirito assolutamente propositivo. La filastrocca
che non c’è collaborazione, consigliere Tonnini, la può riferire a qualcun
altro. Avete fatto già alcune considerazioni articolo per articolo. Crescentini
ha parlato del rapporto tra professionismo e atleti di interesse nazionale ,
rapporti di lavoro pubblico. Noi abbiamo introdotto un criterio che deve essere
definito. Se come sistema-Paese siamo in grado di supportare quell’atleta, i
suoi risultati potranno essere diversi. 
A Santi: non è un testo vecchio, ma nuovo che risponde a esigenze che ci
sono rivolte anche dal Comitato olimpico internazionale. La parte sullo Statuto
è stata studiata in virtù dei rapporti che l’organismo ha con gli organismi
internazionali e non ha nulla a che fare con il controllo politico da parte
segreteria allo Sport, anzi dà indipendenza e autonomia che anche oggi
c’è.  Condivido con Cenci che ha
puntualizzato il fatto che lo sport è tante cose, è turismo,
internazionalizzazione, infrastrutture. Tornando a Tonnini, ci tengo a
precisare che la medicina sportiva non va vista come business, è un servizio
che rendiamo, se dietro quel servizio esiste alta professionalità, e dietro
questo una rendita, non ci vedo un grande scandalo”.
San Marino, 15 GIUGNO 2015/01

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