‘Compra a San Marino, aiuta il tuo paese, sostieni la sua economia’

‘Compra a San Marino, aiuta il tuo paese, sostieni la sua economia’

OSLA non è più disposta ad accettare le incoerenze ancora numerose nel sistema socioeconomico sammarinese, perché, se da un lato si cerca di accaparrarsi il consenso interno con facili campagne autarchiche sui consumi, dall’altro i primi che dovrebbero dare il buon esempio sono le istituzioni e gli enti che hanno un ruolo fondamentale nel sostegno e nello sviluppo del sistema economico; enti ed istituzioni, che invece si rivolgono a società di consulenza e rilevazione dati esterne, quando le medesime attività possono essere svolte od organizzate per la prima volta da soggetti, pubblici o privati sammarinesi egualmente capaci e sicuramente dotati di una conoscenza maggiore della realtà locale. Meglio quindi compra e SPENDI a San Marino.

Se da un lato, nel recente passato, alle numerose società di formazione e consulenza ed ai numerosi e qualificati professionisti sammarinesi non è piaciuto l’incarico assegnato ad un professionista della CEGOS Italia SpA per effettuare alcune consulenze necessarie per la ‘riforma della PA’, dall’altro lato e non è una novità, la Camera di Commercio continua ad avvalersi del supporto di società esterne per la realizzazione dell’Analisi congiunturale della Rep. di San Marino: che sia la FORMAT s.r.l. o la SER. VAVIT, delle quali non mettiamo in dubbio la valenza professionale, viene solo da chiedersi come mai questo tipo di attività non viene assegnato a San Marino.

Perché lo slogan dell’Unione Sammarinese Commercianti non viene seguito soprattutto da chi dovrebbe essere d’esempio e si continua a non sostenere realmente la nostra economia? Aiutare il nostro Paese significa soprattutto credere nel nostro Paese e nelle professionalità che è in grado di offrire.

OSLA esige che il buon esempio nel creare un sano nazionalismo parta dalle istituzioni e dagli enti, perché affidare attività all’esterno, erroneamente considerate marginali come la rilevazione di informazioni, espone a rischi un patrimonio strategico che deve restare in territorio sammarinese, altrimenti si presta il fianco ad una potenziale cannibalizzazione del sistema San Marino.

OSLA invita quindi gli operatori a non fornire i propri dati ad alcun soggetto esterno, dati che potrebbero essere oggetto di marketing indiretto sul sistema economico sammarinese.

Come soci della Camera di Commercio sarà premura di OSLA cambiare il normale e sottovalutato corso degli eventi, continuando a porre interrogativi strategici sulle alternative, sui costi delle attività degli enti pubblici e ‘parapubblici’, per rimboccarsi le maniche nel fare cose nuove, se nuove fossero.

OSLA ritiene che prima di chiedere sacrifici a tutti nel contribuire allo Stato occorre risolvere i profondi problemi di gestione dello Stato e la sua stessa efficienza nei rapporti tra settore pubblico e settore privato per accorgersi che nel far fronte alle criticità del Paese serve una nuova classe dirigente, che abbia le carte in regola per essere chiamata tale, dotata di curricula ed esperienze manageriali, gestionali, tecniche ed economiche solide o abbia dimostrato brillanti capacità sul campo, classe dirigente che nella Repubblica di San Marino concretamente non si è mai selezionata.

OSLA dice NO ad aumenti indiscriminati di tasse a carico dei lavoratori autonomi e dei cittadini se e fino a quando qualsiasi governo non presenterà un piano serio di riduzione della spesa corrente.

Se in vista di una possibile campagna elettorale qualcuno pensa di lasciare i privilegi facendo pagare a chi rischia in proprio e ai cittadini tutte le inefficienze politiche allora non ha capito il momento.

OSLA rilancia lo slogan di incentivare tutti gli operatori, che in forma societaria ed in forma individuale, non solo non hanno ridotto il personale ma hanno addirittura assunto.

Chiedere contributi straordinari per aumentare i dipendenti pubblici e foraggiare imprese esterne ci trova contrari, oltre a lanciare una disobbedienza civile valuteremo ogni azione tesa alla salvaguardia di coloro che ogni giorno rischiano in proprio, per se e per le famiglie dei loro dipendenti. Se invece qualcuno vuole abolire l’iniziativa privata lo dica e dica se tutti diventeremo dipendenti pubblici, stipendiati non si sa da quali prestiti internazionali.

OSLA sapeva perfettamente che la riduzione di due punti dell’imposta monofase senza un piano destinato ad aumentare i consumi basato sulla SMaC avrebbe provocato un aumento di altre imposte come il Segretario di Stato alle Finanze ha preannunciato. Non è così che si rilancia l’economia così la si affossa.

Riteniamo che non sia assolutamente responsabile chiedere adesso un sacrificio diretto o indiretto ai cittadini attraverso l’aumento di imposte o tariffe oltretutto ingiustificate senza prima attuare la riduzione della spesa corrente, non farebbe altro che amplificare le criticità del paese, che viaggerebbe come un’automobile con il serbatoio bucato.

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