Comunicato CSA, dr. Gianfilippo Dughera

Comunicato CSA, dr. Gianfilippo Dughera

Comunicato stampa

Ho letto sulla stampa sammarinese di ieri e di quest’oggi alcuni articoli pubblicati dalla Voce, da Tribuna e dall’Informazione.

Vorrei cominciare dall’intervista rilasciata da Rossi di Sinistra Unita.
Desidero precisare per la stessa onestà intellettuale, che mi aspetto da parte dei politici sammarinesi che ogni informazione su C.S.A., sui suoi soci, sulla sua compagine sociale sono reperibili, oltre che sul sito di Banca Centrale e presso la locale Camera di Commercio, sul nostro Company Profile che metto sin ora a disposizione di chiunque ne abbia interesse, magistratura compresa, allo scopo di evitare di pubblicare inutili scandalismi e dietrologie che finiranno comunque per ritorcersi proprio nei confronti di coloro che le stanno ad arte mettendo in circolazione.

Pertanto non rappresenta alcuno scoop giornalistico la presenza dell’Avv. Laura Gatti nel collegio sindacale di questa Società anche perchè La Voce aveva già pubblicato un articolo il 16 Aprile 2009 dal titolo “Gatti punta alle assicurazioni vita”.

Quanto all’interpellanza dei DDC e alla richiesta in consiglio di Fiorenzo Stolfi di conoscere i beneficiari economici (peraltro noti a termini di legge a Banca Centrale) che si nascondono dietro alla fiduciaria Trecentouno non ho alcun problema a darne, nei modi e nei termini consentiti, ogni più ampia pubblicità.

Accontentata la curiosità di Stolfi, eccoci all’immobile futura sede della Società. A rogito Rattini abbiamo acquistato il terreno pagando una non indifferente somma il cui valore è assolutamente in linea con quelli dell’Ufficio del Registro. Progettista l’Ing. Marino Grandoni, che fino ad oggi assistito da un nostro tecnico di fiducia il Geom. Gabriele Farneti dirige con assoluta puntualità i lavori realizzati dall’impresa costruttrice Nie, peraltro di San Marino.

Una Compagnia di assicurazione che intenda seriamente radicarsi sul territorio, deve accantonare le riserve, a favore dei propri assicurati. Farlo in un investimento immobiliare, posto dinnanzi al World Trade Center, dovrebbe essere motivo di plauso e non di critica.
Evidentemente avremmo dovuto fare come le Compagnie Italiane, Lussemburghesi, Irlandesi, del Lienchestein che raccolgono i premi a San Marino e li esportano nel loro paese, senza pagare le tasse.

Ai DDC, ed in particolare al Sig. Mularoni, vorrei chiedere dove fossero il 22 luglio 2008, data in cui Banca Centrale autorizzò C.S.A.?
Io invece ricordo che in data 6 agosto lo incontrai insieme al mio Presidente così come nello stesso giorno incontrai i segretari Stolfi, Macina e Masi.

Non incontrai Foschi perché “impegnato”.

A tutti consegnai un dossier sulla nostra Società così come ne inviai copia a tutti i componenti il CCR.

A nulla valse ricordare il pesante investimento già depositato a garanzia del capitale sociale 5.500.000,00, a nulla valse ricordare i costi che il ritardo nella concessione della licenza ci stava cagionando, visto che l’iter di Banca Centrale non era durato come emerge dalle carte solo 30 giorni bensì oltre 2 anni, cosa del tutto anomala in un paese normale.

I 30 giorni erano invece quelli intercorrenti fra il deposito di tutta la documentazione richiesta ed approvata (ben superiore a quella richiesta dallo stato italiano) e la data della materiale compilazione della lettera.

Il vero problema dei rapporti con l’Italia, non è questo o quel politico, ma la mancanza delle regole, dei riferimenti giuridici certi, delle procedure.

Il vero problema sono norme anacronistiche che hanno consentito abomini giuridici come l’art 28 della legge 96 del 29/06/2005.

Credo si tratti dell’unico caso al mondo di licenza “di uccidere”. Infatti i danni cagionati da Banca Centrale ad un soggetto vigilato “per atti commessi in buona fede” non sono punibili.

Il vero problema è la necessità di riformare lo Stato con una burocrazia efficiente, con una politica virtuosa.

Vi domando se vi siete accorti che i regolamenti di Banca Centrale hanno di fatto sottratto al Governo e al Consiglio il potere legislativo creando regolamenti totalmente autoreferenti.

Insomma “Lor Signori” se la fanno e se la cantano in assoluta mancanza di quelle regole che sono indispensabili per operare nell’interesse del sistema finanziario. Questo sarebbe un paradiso fiscale? Questo è un Paese fatto per i furbi e vietato agli onesti. Un paese dove per affittare 40 mq d’ufficio distanti 1, 30 Mt. (si avete letto bene) abbiamo dovuto fare istanza al Congresso di Stato perché “sede secondaria”. Ve l’immaginate Berlusconi che ad ogni Consiglio dei ministri firma le sedi secondarie delle Imprese Italiane.?

La nostra società ha ricevuto numerose quanto dovute visite sia dall’ufficio del lavoro, che verifiche sulla licenza, sui localiŠŠIl vero problema del paese è il sistema dell’Amico invece che quello del diritto. Abbiamo avuto solo ostacoli, ad impiantare un settore come quello assicurativo che potrebbe essere una grande risorsa economica per San Marino. Per diventarlo però, ci vogliono leggi chiare e semplici e non regolamenti mal scopiazzati dall’Italia a cui siamo diventati tributari di tutto. Occorre una Università che crei corsi di laurea in Economia, Finanza, scienze Bancarie ed Assicurative, perché solo in questo modo sarà possibile costruire una nuova classe dirigente di giovani sammarinesi, che si confrontino che con il mercato.

Quanto al fatto che il Dottor Ezio Paolo Reggia sia un soggetto “controllato” e che abbia ” attinenze molto forti con alcuni personaggi della maggioranza” e “forti elementi di simbiosi, posso solo precisare che lo stesso, mio amministratore delegato in Cattolica per 17 anni, non ha alcun rapporto né di affari né di partecipazione, né di interesse con la Nostra Società.

Il dottor Reggia, uomo di risultati e di rigido rispetto delle regole, può rappresentare una vera opportunità per il riposizionamento, a pieno titolo, di San Marino sui mercati finanziari internazionali, ma sicuramente i dietrologi di sempre preferiscono far chiacchere e distinguo mentre il Titanic affonda.

Dr. Gianfilippo Dughera

Amministratore Delegato C.S.A. spa

Per informazioni: ufficio stampa C.S.A. spa tel. 051 44 44 71 – 335 66 74 505

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy