Comunicato CSU su riforma degli ammortizzatori

Comunicato CSU su riforma degli ammortizzatori

Il via libera del Consiglio alla legge di riforma degli ammortizzatori sociali è salutato positivamente dai segretari Giovanni Ghiotti (CSdL) e Marco Beccari (CDLS). “La riforma – affermano – aumenta le protezioni dei lavoratori colpiti dalla crisi, ma deve esssre un puntio di partenza, non di arrivo”.
“E’ una riforma – continuano i segretari di CSdL e CDLS – fortemente voluta dal movimento sindacale, frutto di una lunga trattativa e di una intensa mobilitazione sfociata lo scorso dicembre con lo sciopero generale, che tra gli obiettivi prioritari aveva appunto il rafforzamento delle tutele sociali per i lavoratori colpiti dalla crisi”.

Per Ghiotti e Beccari la nuova legge, passata in Consiglio con una votazione a larga maggioranza, “deve rappresentare uno stimolo per ritrovare quella forte intesa comune tra protagonisti della vita politica e sociale nella ricerca di una via d’uscita alla profonda crisi economica e occupazionale che stiamo attraversando”.

I segretari di CSdL e CDLS affermano che i nuovi ammortizzatori “potenziano la rete di protezioni sociali”, sottolineando che l’intervento legislativo prevede un allungamento del periodo di copertura delle tutele, fornisce un sostegno economico ai giovani in cerca di prima occupazione, istituisce il salario di cittadinanza, introduce forme di aiuto per i lavoratori disoccupati con problemi di salute e offre opportunità di formazione professionale da spendere sul mercato del lavoro.

“La legge è però un punto di partenza, non di arrivo”, fanno presente i segretari generali, ricordando che su alcuni aspetti dell’impianto legislativo sono necessari miglioramenti, che la CSU ha da tempo segnalato a governo e gruppi consiliari. Ghiotti e Beccari osservano infatti che “la legge va sicuramente messa alla prova, monitorando attentamente i suoi effetti sul mondo del lavoro”. E in particolare indicano alcuni punti da modificare, come l’esclusione dalla cassa integrazione per dipendenti con meno di 5 mesi di lavoro.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy