Comunicato Gian Luca Bruscoli sulle ultime vicende giudiziarie, arresto Stolfi

Comunicato Gian Luca Bruscoli sulle ultime vicende giudiziarie, arresto Stolfi

Pare opportuno, dopo gli ultimi articoli apparsi sui quotidiani locali, e dopo un lungo periodo di silenzio, fare un po’ di chiarezza su alcune delle accuse, tanto assurde quanto fantasiose, mosse nei miei confronti, tra cui la presunta associazione a delinquere tra me Bruscoli Gian Luca, l`ex segretario di Stato Stolfi, il sig. Faetanini, Tortorella e Roberti. Voglio far notare a chi ci legge che per contestare una associazione a delinquere ci dovrebbero quantomeno essere tra i soggetti indagati rapporti di conoscenza, d’affari, di collaborazione o frequentazione: io non ho mai avuto rapporti d’affari con Fiorenzo Stolfi, né ho mai conosciuto e tantomeno avuto alcunché a che fare con il sig. Faetanini. Per ciò che concerne poi la composizione sociale dell`azionariato della Banca Commerciale, vorrei ricordare ad alcuni “smemorati” che nel 2011 vi fu un incontro in Banca Centrale con il dott. Giannini e il dott. Ielpo, organizzato dagli allora segretari di Stato agli Esteri e alla Sanità rispettivamente Antonella Mularoni e Claudio Podeschi, i quali mi hanno accompagnato e introdotto ai due alti funzionari di Banca Centrale; nel corso di tale incontro illustrai ai vertici di Banca Centrale tutti i passaggi di proprietà delle azioni della BCS in modo da dimostrare che non c`erano soci poco raccomandabili nella compagine sociale della allora BCS. Per cui in merito alle partecipazioni in BCS posso tranquillamente affermare, per quanto di mia conoscenza, che: il segretario Stolfi non è mai stato socio della BCS e il 3% era in mano ad un noto commercialista sammarinese; la Fin Project non è mai stata socia direttamente della BCS in quanto deteneva la partecipazione solo fiduciariamente e che le altre persone nominate sulla stampa non erano più soci da diversi anni. Nonostante questi tentativi di creare confusione (bisognerebbe chiedersi a vantaggio di chi?) credo che il Giudice a capo degli Inquirenti, che a dire di chi lo conosce bene è una persona intelligente e capace, saprà leggere correttamente le carte sui passaggi di quote che sono state prelevate dalle cassette di sicurezza in Fin Project. Vorrei inoltre sottolineare che il signor Kankun che si fa diventare all’occorrenza: petroliere, funzionario di regime, imprenditore legato al un figlio di Gheddafi, e adesso addirittura prestanome di non si sa chi, non ha mai portato in Fin Project fondi dalla Libia frutto di tangenti o di derivazione comunque illecita e sfido chiunque a dimostrare il contrario. Inoltre voglio far notare che il giornale l’Informazione era a suo tempo stato denunciato per diffamazione dall’amministratore della Fin Project per il caso Di Lernia-Enav, in quanto dei 20 milioni passati a San Marino solo 3 erano passati in Fin Project, mentre altri erano passati per Banca di San Marino (qui è da chiedersi perché non emergano notizie in tal senso anche su Banca di San Marino o sulle altre Banche dove sono passati la maggior parte dei soldi attribuiti alla mafia? Di chi è la regia di questi attacchi?). Mi chiedo ancora se La confusione sia generata sulla stampa, come in passato, ad arte per giustificare l`esproprio truffaldino ad 1 Euro della Banca Commerciale (è facile l’equazione banca legata a politici corrotti uguale banca da eliminare) e spero che finalmente gli ex segretari Stolfi e Podeschi parlino e spieghino a noi ex soci di BCS e ai sammarinesi come è stato ideato e gestito l’esproprio di Banca Commerciale da parte dei loro oramai ex amici della maggioranza visto che, a quanto pare, l’aver venduto BCS per salvarsi il culo non è servito!
                                           Gian Luca Bruscoli

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