COMUNICATO STAMPA UPR

COMUNICATO STAMPA UPR

Anche questa volta Marco Gatti ha perso l’occasione per starsene zitto. Dopo la ridicola “lectio magistralis” – in perfetta salsa domagnanese – regalata alla cittadinanza la scorsa settimana sulla politica estera in cui lo stesso Gatti, prima dice che i rapporti con Roma sono buoni ma poi c’è qualcuno (sempre da Roma!) che vuole trasformarci in “principato”, interviene in maniera azzardata sulla vicenda denominata “Conto Mazzini”. A Marco Gatti diciamo che non ce ne frega un fico secco della sua solidarietà. Anzi il suo tentativo di mostrarsi apparentemente garantista è solo un pretesto per distogliere l’attenzione sulle sue responsabilità che magistralmente, lui ed il suo Partito, hanno annacquato in queste settimane coprendololo con il 70 % dei consensi congressuali. Gli addebiti che ci sono stati contestati sono lontani anni luce rispetto alle vicende che ancora oggi riguardano il Segretario Politico del PDCS. Se poi questi addebiti si trasformeranno in condanne o assoluzioni saremo noi ad assumerci le nostre responsabilità. Ma questo sta solo alla Magistratura dirlo. 

A Marco Gatti vorremmo solo ricordare, infatti, che:  

1)      Nessuno di noi ha mai avuto rapporti con settori imprenditoriali legati alla malavita organizzata;

2)      Nessuno di noi è stato mai oggetto di perquisizioni da parte di autorità giudiziarie straniere per l’esecuzione di rogatorie internazionali;

3)      A nessuno di noi è mai stato sequestrato del materiale dalle proprie abitazioni o dai propri uffici dalla Magistratura sammarinese sotto gli occhi della Magistratura italiana, la Guardia di Finanza e Polizia di Stato italiana;

4)      Nessuno di noi ha accuse per evasione fiscale (per cifre milionarie), false fatturazioni in società di cui si era socio e/o amministratore. 

Un’ultima considerazione. Marco Gatti conosce bene la storia del PDCS, o almeno così dovrebbe essere per un Segretario Politico al secondo mandato. D’altronde – prima di diventarlo nel 2010 – è stato anche candidato alle elezioni politiche del 2001 e del 2006. Se però, prima di dire certe cose, avesse bisogno di un ripasso noi siamo assolutamente disponibili. Anche se, vicino a lui, ci sono figure che ne sanno abbastanza. Basta, infatti, che si rivolga allo zio Gabriele, ad alcuni amici in Direzione, a qualche esponente di Governo e – per un discorso ulteriormente approfondito – anche a certe figure apicali di categorie economiche e a qualche figura diplomatica – consolare con cittadinanza sammarinese. 

UNIONE PER LA REPUBBLICA (UPR)  

San Marino, 12 febbraio 2014

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