Conclusione missione FMI. Segreteria Esteri

Conclusione missione FMI. Segreteria Esteri

A conclusione della propria Missione annuale a San Marino, la delegazione del Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha tenuto oggi una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche una rappresentanza di Governo composta dai Segretari di Stato agli Esteri, alle Finanze e all’Industria e il neo-insediato presidente di Banca Centrale.

Il portavoce del FMI, Alexander Tieman, ha offerto alcuni spunti di riflessione sull’economia sammarinese, alla luce degli incontri di questi giorni con i referenti tecnici, politici e istituzionali e delle conseguenti valutazioni del gruppo. Dopo oltre sei anni di recessione, l’economia sammarinese mostra una stabilizzazione, con la previsione di una crescita intorno all’1% annuo anche nel prossimo triennio. Effetto indiretto di questa ripresa è senz’altro la normalizzazione dei rapporti con la vicina Italia e l’andamento dell’economia europea cui San Marino si riferisce.

Tre gli aspetti principali considerati dal FMI: il sistema bancario, le politiche di bilancio, il clima imprenditoriale unito alla cooperazione internazionale.

Circa il primo punto, permangono alcune criticità riguardo il settore bancario, nello specifico la ristrutturazione di Cassa di Risparmio. Alla ricapitalizzazione tuttora in atto dovrà affiancarsi un’attenta riorganizzazione che possa ricondurre l’Istituto alla redditività, in linea con i dettami internazionali. Secondo gli esperti di Washington, la strategia di risanamento del sistema bancario nel suo insieme dovrà basarsi innanzitutto su un’analisi dettagliata delle banche in stato di necessità, alle quali dovranno essere applicati piani di ricapitalizzazione per risanare ammanchi e accantonare fondi. L’altro pilastro dell’intervento intende agire sul quadro normativo, al fine di eliminare ogni ostacolo nel regime di solvibilità degli istituti bancari.

Nell’attuazione del piano strategico suggerito dal FMI, Governo, Banca Centrale e settore bancario dovranno lavorare in maniera sinergica e coordinata, affinché i primi risultati non tardino ad arrivare. In questo quadro generale è prevedibile un aumento delle competenze a carico di Banca Centrale, che dovrà quindi poter disporre delle necessarie risorse per svolgere adeguatamente il proprio ruolo e contribuire così alla stabilità e allo sviluppo sano del Paese.

Circa le politiche di bilancio, il FMI ha valutato sufficienti le riserve di cui lo Stato ha potuto disporre per affrontare le perdite, che dovranno ora essere ricostituite; ha altresì suggerito aggiustamenti di bilancio nel prossimo quadriennio per un totale dell’1% del PIL e l’introduzione dell’IVA, definendola una priorità per lo Stato sammarinese, che porterà vantaggi di competitività e di facilitazione negli scambi commerciali. Tieman ha invitato il Governo a continuare sulla strada del contenimento della spesa pubblica, in particolare del salario dei pubblici dipendenti, e a lavorare alla riforma del sistema pensionistico perché sia sostenibile nel tempo.

In relazione alle esigenze di sostenere lo sviluppo e la liquidità, gli esperti di Washington hanno valutato positivamente l’eventualità per lo Stato di attingere a finanziamenti esterni, individuando lo strumento più adatto e meno costoso e profittando del momento favorevole per il costo del denaro.

Infine, la delegazione ha espresso apprezzamenti per gli sforzi profusi a migliorare il clima imprenditoriale. Ottimismo e fiducia è stata indirizzata ai progetti legati al Parco Scientifico e Tecnologico e al settore della registrazione dei beni e delle proprietà immateriali, che si traduce, a parere del Fondo, in un cambiamento fondamentale per il Paese: da un’economia prettamente legata al terziario, San Marino è pronto ad aprirsi e a puntare sull’industria e sui servizi ad essa collegati e porta all’attenzione delle Autorità l’eventualità di esplorare la possibilità di un’apertura limitata del mercato immobiliare all’esterno.  

L’altro asset fondamentale è quello del consolidamento e della cooperazione a livello internazionale, in primis con l’Europa. Sotto questo aspetto il negoziato in corso con l’Unione Europea per un Accordo di Associazione viene considerato di primaria importanza e, dopo l’avvenuta normalizzazione dei rapporti con l’Italia, un obiettivo altrettanto prioritario.  

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