Conclusione seduta consiliare maggio. Seduta pomeridiana 25 maggio

Conclusione seduta consiliare maggio. Seduta pomeridiana 25 maggio

COMUNICATO STAMPA

           
CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 22-25 MAGGIO

     GIOVEDI’ 25 MAGGIO –POMERIGGIO

 

                Il voto unanime
sull’ordine del giorno, sottoscritto da tutti i gruppi consiliari e presentato
dal Psrs, in favore di un fondo straordinario di solidarietà per disoccupati
senza più ammortizzatori sociali caratterizza i lavori consiliari del
pomeriggio. Terminato l’esame dei decreti, l’Aula ha affrontato l’adesione,
approvata a maggioranza, al 6^ aumento di capitale della Banca di sviluppo del
Consiglio d’Europa Ceb e sottoscrizione della quota di pertinenza. Il
segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini, ha spiegato che
all’inizio si è preferito attendere le decisioni degli altri Stati. E “quasi tutti
hanno aderito”. Per San Marino la quota di sottoscrizione ammonta a oltre 1,9
milioni di euro, di cui circa 1,7 sotto forma di garanzia, dunque non vanno
versati. I restanti 218 mila sono “ un’incorporazione di riserve disponibili.
Si tratta di una sottoscrizione importante in termini di immagine”.

                Passo successivo la
presentazione in prima lettura di due progetti di legge, le “Modifiche alla
legge per la regolamentazione delle missioni diplomatiche e degli uffici
consolari” e le “Modifiche della legge sull’ingresso e la permanenza degli
stranieri in Repubblica”.

                Il segretario di
Stato per le Politiche giovanili, Romeo Morri, ha poi illustrato in Aula la
relazione annuale sull’attività svolta dalla commissione per le Politiche
giovanili, sullo stato di attuazione della legge quadro per l’attivazione di
politiche a favore dei giovani e sullo stato di attuazione del piano. Ultimo
atto della seduta di maggio del Consiglio grande e generale l’esame delle
istanze d’Arengo n. 3 e 18, entrambe respinte. I lavori si sono quindi conclusi
con l’approvazione a maggioranza di un ordine del giorno del Patto, presentato
dal consigliere Claudio
Muccioli, Pdcs, con cui il Consiglio grande e generale “invita il congresso di Stato a
potenziare gli strumenti per l’apprendimento della lingua inglese nelle scuole
di ogni ordine e grado”.

 

Di seguito una sintesi degli interventi sul dibattito dedicato alle
politiche giovanili:

 
 

Relazione della Commissione per
le Politiche Giovanili, ex art. 3, comma 3 Legge 30 luglio 2007 n. 91

Romeo Morri, segretario di Stato
con delega alle politiche giovanili:
“Le politiche giovanili sono un settore trasversale
di azione che attraversa diversi ambiti delle politiche pubbliche quali
l’educazione, l’istruzione, il lavoro, la formazione, il tempo libero, la salute. Anche se
molte situazioni stanno cambiando non si è formata ancora a San Marino una vera
e propria cultura delle politiche giovanili come è avvenuto a livello europeo.

La Commissione per le politiche
giovanili è stata istituita dalla legge n. 91/2007, denominata “legge quadro
per l’attivazione di politiche a favore dei giovani”, che ha recepito alcuni
principi elaborati a livello europeo. E’ composta quasi interamente da giovani,
14 membri su 16 devono essere under 32, e non da esperti del settore. La legge
conferisce alla commissione diverse competenze. Si tratta di poteri
sostanzialmente consultivi e non ben definiti, come ad esempio formulare
proposte e pareri sulle iniziative legislative riguardanti i giovani e per il
perfezionamento della legislazione vigente; effettuare indagini conoscitive e
ricerche sulle condizioni dei giovani; promuovere un dibattito culturale sulla
condizione dei giovani; partecipare ai lavori di organismi internazionali
riguardanti la condizione dei giovani.

La Commissione dall’inizio della
legislatura, si è riunita validamente in poche occasioni. Secondo quanto
stabilito dalla legge: “Le sedute della Commissione sono da considerarsi
valide quando risulta presente almeno la metà più uno dei componenti”.
Purtroppo molto spesso, a causa di impegni lavorativi o di studio dei
commissari, non si è riuscito a raggiungere il numero legale e le sedute non
potevano essere considerate valide. Il problema del mancato raggiungimento del
numero legale ha frenato decisamente l’attività della Commissione. Per poter
farla funzionare si propone di apportare alcune modifiche alla normativa
attualmente vigente. In particolare, occorrerebbe una modifica della legge che
elimini il vincolo del numero legale, che renda più agevole le convocazioni
delle riunioni, permettendo ad esempio la convocazione tramite e-mail e che
vada a definire in modo chiaro le competenze della commissione e il suo
rapporto con gli altri organi delegati ad occuparsi delle politiche giovanili.  

                Lancio
una proposta alle forze politiche. Dobbiamo pensare, nell’ambito della
Commissione consiliare Affari
interni, di promuovere un incontro e aprire un confronto con
la Commissione per le politiche giovanili. I singoli commissari devono iniziare
poi un percorso all’interno dei rispettivi partiti per analizzare le proposte e
tracciare un percorso con idee nuove per rilanciare gli stessi organismi o
cercare in ogni modo di dare voce a nuove generazioni”.

Giuseppe Maria Morganti, Psd: “I giovani disoccupati a
oggi sono 217 in
più rispetto allo stesso periodo del 2011. Sono per la maggior parte diplomati
e laureati, sono gli stessi che si presentano ai colloqui di lavoro e
regolarmente quasi sempre vengono respinti. C’è un’incongruenza obiettiva tra
imprese che lamentano di non trovare dipendenti disponibili, e dall’altro, il
fenomeno crescente di disponibilità di offerta di manodopera che non trova
risposte. Cosa si deve fare per il futuro di queste generazioni? Il terreno del
lavoro è questione non secondaria per l’amministrazione, per far sì che i
colloqui della speranza possano portare impieghi”.

Matteo Fiorini, Ap: “I giovani quando vogliono
hanno entusiasmo e mezzi di ritagliarsi spazi nella società. C’è da avvilirsi a
commentare questo comma, che serve per fare il punto sull’attività svolta dalla
commissione e per la non attuazione del piano previsto per le politiche
giovanili. Si può capire la difficoltà pratica e logistica degli incontri, ma
la motivazione dovrebbe essere anche più profonda, relativa alla precarietà e
l’instabilità individuale che condizionano in negativo la spinta a pensare al
sistema sociale delle cose. In questa seduta abbiamo parlato anche a lungo di
università. Molti elementi sono trasferibili in questo dibattito, quando si
parla di assenza di spazi ricreativi, di sale studio, ecc.al di là degli
indotti, c’è una dimensione sociale carente a San Marino. Il discorso
universitario e giovanile vanno affrontati insieme. Se da un lato la politica
ha perso di vista le esigenze dei giovani, dall’altra parte i giovani vivono la
politica in modo incostante. L’ipotesi proposta dal segretario Morri è
ragionevole, mi auguro scaturiscano dal confronto soluzioni concrete, allo
stato attuale altrimenti non ha senso che la Commissione continui ad esistere”.

Francesco Mussoni, segretario di Stato per il
Lavoro:
“Il governo deve pensare di
più a un patto generazionale, più a favore delle giovani generazioni, a
calibrare interventi in direzione di un sostegno maggiore per loro. Vi sono
sfide molto importanti da cogliere nella programmazione economica e delle
singole istituzioni del nostro Stato. Le opportunità di lavoro per i giovani
stanno anche nella capacità di pianificare prospettive precise settore per
settore. Credo che il mondo giovanile sia in fermento, lo vediamo dai social
network, e che sia opportuno dare più spazio e non arginarlo. Gli strumenti che
esistono a questo scopo sono da riattivare. Ben venga la proposta di Morri.
Aggiungo che chiederò per la prossima sessione di sviluppare un comma preciso
sul mondo del lavoro in cui sviluppare il ragionamento fatto in quest’Aula
anche dal consigliere Morganti”.

Angela Venturini, Mod: “Parlando di giovani mi è
venuto in mente il nuovo movimento di opinione del nostro Paese, fatto
soprattutto di giovani. E’ un movimento di protesta. Ebbene questi giovani che
si ritrovano in piazza a protestare hanno uno strumento importante di
collegamento con le istituzioni, ma purtroppo questo luogo è stato
snobbato.Vorrei raccontare due aneddoti relativi a due ragazze sammarinesi
intorno ai 30 anni. Una senza titoli di studio, ragazza madre, ha trovato
lavoro fisso in fabbrica e si era comprata un appartamento tramite mutuo. Poi é
arrivata la crisi, ha perso il lavoro e si è trovata in mobilità. Ma non si è
persa d’animo, si è iscritta a un corso Ota, ci si è messa anima e corpo perchè
sapeva che a termine  avrebbe trovato
lavoro. E’ un esempio da seguire. Altro esempio è quello di una ragazza
plurilaureata che al mercato di San Marino non ha trovato mezzo lavoro. Si è
rivolta in Italia, dopo tanti lavori sottopagati, è arrivata l’occasione di un
grande gruppo italiano, ha fatto domanda e in pochi mesi è diventata una
manager. Mi fa specie perciò sentire che i giovani non vogliono cercare un
lavoro perchè non c’è. Se guardano bene in giro c’è, anche se non collima con
il proprio curriculum. Occorre voglia, umiltà e fantasia. Ragazzi svegliatevi,
sentire che non avete voglia di partecipare fa venire l’amaro in bocca. La
proposta del segretario di ridare stimolo alla Commissione giovanile mi piace,
speriamo che i giovani possano accettarla”.

Pier Marino Mularoni, Upr: “Mi spiace sentire che
commissione e forum dei giovani non sono riusciti a svilupparsi e imporsi come
realtà che permettano un confrontarsi con la politica e le istituzioni. Nella
mia veste di ex segretario di Stato competente li ho avviati, ma poi si sono
sviliti. Sono d’accordo con il segretario Morri di lavorare sul suggerire
strumenti, non possiamo imporli dall’alto. In questo Paese è necessario
investire in cultura, formazione, dare opportunità di lavoro vicine alle
aspirazioni dei giovani. Qui c’è un problema effettivo di mancanza di lavoro
per i giovani laureati e diplomati, non è problema di volontà. Bisogna
intervenire e creare ancora maggiori incentivi per dare ai giovani la prima
esperienza di lavoro”.

Andrea Zafferani, Ap: “Uno dei problemi più gravi nelle
diverse società è di una politica che non guarda lontano su formazione, lavoro,
previdenza. Anche per questo i giovani si disinteressano alla vita sociale e
politica, preferendo rifugiarsi in altre esperienze. Parla chi vuole mantenere
lo status quo e non i diretti interessati. Stando così le cose, i giovani non
possono che continuare a ricevere schiaffi tutte le volte che la politica non
fa scelte lungimiranti. Per stimolare la loro partecipazione era stata messa a
punto la legge sulle politiche giovanili. L’idea era buona, ma è stata
percepita come iniziativa dall’alto e per i pochi dei giovanili dei
partiti.  I giovani si sono rifugiati in
un altro genere di esperienze. Di fatto oggi la legge resta solo sulla carta.
La prima politica che suggerisco al segretario è di convocare l’elezione del
forum. Poi con il nuovo direttivo ragionerei sulle regole, che devono essere
definite dal forum stesso, non dalla politica. La proposta di ragionare nella
Commissione affari interni
può essere valida per la commissione politiche giovanili che è più di diretta
emanazione politica”.

Romeo Morri, segretario di Stato replica: “La disponibilità data dal
segretario Mussoni è importante. Condivido l’invito di non calare dall’alto
niente, ma di tenere conto dei suggerimenti. Non ho ritenuto di convocare le
elezioni perché il numero legale non c’è mai stato. Nominare
la
Commissione per fare in modo ci siano delle cariche non è la strada migliore.
Dobbiamo invece individuare un percorso per rinvigorire questi due
istituti”.  

 

 

E‘ stato quindi votato quasi all’unanimità (47 a favore, 1 contrario)
l’inserimento nei lavori dell’odg presentato nella precedente sessione del Psrs,
modificato e sottoscritto da tutte le forze consiliari su cui è stato compiuto
un confronto. L’ordine del giorno, letto poi in aula dal presidente del Psrs,
Paride Andreoli, è stato approvato all’unanimità.

 

 Paride
Andreoli, Psrs: “
Questo odg dà mandato al governo di predisporre gli
opportuni provvedimenti legislativi sul problema dell’occupazione e degli
ammortizzatori sociali. Desideriamo, come gruppo, ringraziare i colleghi per
l’attenzione, non tanto al documento presentato, ma su una tematica e un
problema che riguarda quei lavoratori che hanno perso il lavoro e sono iscritti
nelle graduatorie e non hanno ancora un impiego. Do lettura della stesura
concordata con le forze presenti in Aula: 
Il Consiglio grande e generale considerato il perdurare della crisi
economica e finanziaria che si sta protraendo nel nostro Paese e n particolare
sul mondo del lavoro; (…) considerato altresì che nonostante il sistema di
ammortizzatori sociali introdotti con legge n.73/2010, numerosi lavoratori
disoccupati potrebbero a breve trovarsi senza sufficienti ed efficaci tutele,
accentuando una già presente difficoltà e complessa situazione sociale,
ritenendo prioritario riconoscere e salvaguardare la dignità delle persone, dei
lavoratori e delle loro famiglie, impegna il governo a istituire, con il carattere d’urgenza,
mediante la partecipazione attiva e il contributo delle organizzazioni
sindacali e delle associazioni di categoria, un fondo straordinario di
solidarietà a sostegno di coloro che, disoccupati, iscritti alla liste
ordinarie di avviamento al lavoro, risultino privi degli ammortizzatori sociali
o che non beneficino più degli stessi, dà mandato al governo affinché siano
predisposti gli opportuni interventi normativi entro il mese di luglio
2012″.

Francesco Mussoni, segretario di Stato per il
Lavoro
: “Il governo ha orientamento
positivo rispetto questo odg che vede, da un lato, constatazione di difficoltà
del mondo del lavoro e di casi difficili di persone che non trovano risposte
adeguati negli attuali strumenti normativi. Questa disponibilità e il lavoro
fatto dai capigruppi che ha prodotto questa sintesi rappresentano un’
iniziativa lodevole da un punto di vista politico e pratico e da portare avanti
con tempistiche celeri, entro il mese di luglio. L’ordine del giorno è da
sostenere da parte di tutta Aula”.

Roberto Giorgetti, Ap: “Questo odg vuole dare
un’indirizzo preciso, condiviso dal segretario di Stato al Lavoro, per
intervenire in modo concreto e urgente nelle situazioni di difficoltà
economiche di alcuni cittadini che hanno perso attività lavorativa e
ammortizzatori sociali. Sono casistiche ridotte, ma ci sono, quindi è giusto
intervenire. Condivido anche il coinvolgimento delle categorie sindacali ed
economiche per dare un segnale simbolico di solidarietà. Confermo l’appoggio
del mio gruppo e del Patto”.

Francesca Michelotti, Su: “Noi voteremo a favore di
questo odg, riteniamo sia un primo primo passo verso la strada più dura del
riconoscimento del reddito minimo garantito”.  

Pier Marino Mularoni, Upr: “Esprimo voto favorevole a
nome dell’Upr a questo odg che ha trovato l’assenso di tutti i gruppi
consiliari verso una tematica sentita oggi nel nostro Paese per sostenere
famiglie in difficoltà, non essendoci più ammortizzatori sociali. E’ un intervento
doveroso, ma il vero intervento da fare è un piano economico per trovare
condizioni di offerta dignitosa di lavoro per i cittadini”.

Stefano Macina, Psd: “Dichiaro il nostro voto
favorevole a questo odg, rappresenta la necessaria risposta al momento di
difficoltà e di crisi di molte famiglie e del nostro paese. L’auspicio è che
questo provvedimento sia limite e straordinario e sia poi seguito da politiche
di sviluppo.
Magari accompagnate, come preannunciato dal segretario di Stato al Lavoro,
anche da nuove normative per il lavoro. Coloro che hanno più difficoltà sono
quelli che, superati i 50 anni, non si riescono a ricollocare nel mondo del
lavoro, per loro e altri in posizione critiche servono politiche mirate”.




Istanze d’Arengo

 

Istanza n. 3, per
richiedere la modifica del decreto delegato 19 giugno 2009 n. 72 “Integrazione
dell’Allegato B alla legge 3 maggio 2007 n. 57”, eliminando i nuovi requisiti introdotti
per l’accesso alle graduatorie dell’insegnamento, parificando il titolo di
studio di laurea magistrale e quello di specialistica.
 
RESPINTA: 16 favorevoli, contrari
30.

Segretario di Stato per la Cultura, Romeo
Morri: “
Dobbiamo
attenerci ai pareri degli esperti nei vari settori per evitare di fare figli e
figliastri. L’Italia non ha ancor adottato un provvedimento legislativo per le
lauree magistrali, a differenza di San Marino. Si propone di non accettare il
contenuto di questa istanza”.
Istanza n. 18, affinché il Consiglio
grande e generale voglia promuovere un programma di conversione del sistema
formativo di base verso il bilinguismo perfetto. RESPINTA con 22 voti a favore,
27 contrari, 1 astenuto.

Segretario di Stato per la Cultura, Romeo
Morri:
“E’
un’istanza lodevole, da parte della Repubblica c’è grande attenzione. Ci stiamo
impegnando in maniera forte anche con l’adesione al processo di Bologna,
facendo un lavoro che ha portato la scuola ad un’alta qualità e ad un alto
livello. L’intensificazione dei rapporti con l’Italia porterà a partecipare a
una serie di iniziative proprie degli studenti dell’Unione europea. Sulla
mobilità di docenti, studenti e formatori
questa è già contenuta nelle nostre linee guida. Se la nostra scuola è
un’eccellenza lo dobbiamo al grande lavoro di formazione fatto in questi anni.
Il discorso del bilinguismo perfetto va specificato. La lingua straniera si
impara, quella nativa si acquisisce. Il bilinguismo assoluto è pressoché
irraggiungibile, a meno che il bambino nei primissimi anni di vita apprenda due
lingue dall’ambiente che lo circonda. Modificare tutto il nostro apparato
pubblico in nome
del bilinguismo perfetto appare impossibile. Con il passare del tempo, la nostra Pa può avere un
grado di formazione che può avviarsi al bilingue. Sono per respingere
quest’istanza.
Claudio Felici,
Psd
: “Il testo dell’istanza è fondamentalista, ma è caratterizzato da una
forte ragionevolezza. Prevedo un programma di conversione che significa attuare
una progressività verso quest’obiettivo, attuando delle politiche specifiche.
La scarsa disponibilità, il dimenticare
che per il nostro sistema è importante avere un ampio sistema di relazioni esterne, non
è produttivo”.

Francesca Michelotti, Su: “Non è la prima volta che
parliamo di questo progetto che in 10 anni porterebbe vantaggi straordinari.
Estendere la conoscenza della lingua inglese a tutta la cittadinanza darebbe
uno scatto in avanti anche al turismo”.
Massimo Cenci, Nps: “L’istanza è molto importante. Il bilinguismo
italiano-inglese non è più un elemento di competitività, è una condizione
necessaria per ogni giovane. Non è sufficiente mirare
l’intervento solo per i bambini e gli studenti. E’ importante motivare tutti i
cittadini verso il bilinguismo perfetto. Il governo insista affinché la maggior parte della
popolazione abbia una base di conoscenza di più lingue e per i giovani la
migliore possibile”.
Paride Andreoli, Psrs: “Parlare più lingue apre orizzonti nel campo del
lavoro. E’ una sfida che darebbe nuove opportunità, al di là della
valorizzazione delle persone e del Paese. Sosteniamo l’istanza, il bilinguismo,
per me, con l’inglese, è un’occasione che non possiamo
perdere”.

Assunta Meloni, Ap: “Si tratta di un’esigenza reale
per i giovani, per l’ingresso nel lavoro ma anche per l’università. San Marino
sul tema è nella stessa posizione dell’Italia, c’è una discreta povertà. Anche
se ora nelle nostre scuole si stanno facendo passi in avanti”.

 Claudio Muccioli, Pdcs: “Si accoglie lo spirito
dell’istanza, è importante procedere a padronanza dell’inglese per le future
generazioni. Anche nella sua relazione il segretario riconosce condivisibilità
dello spirito istanza, ma la conversione verso bilinguismo perfetto è difficile
da realizzarsi ed è da ponderare in modo più attento”.

Romeo Morri, segretario di Stato,
replica:

“Il contenuto di questa istanza, ribadisco, è significativo. Parla di
formazione, e ringrazio tutti gli intervenuti. Per rispetto del regolamento e
di quello che si è sempre detto in Aula, quando si approva un’istanza bisogna
renderla esecutiva in tutte le sue parti. Favorire l’apprendimento della lingua
inglese in ogni scuola di ordine e grado è obiettivo del governo. C’è la mia
disponibilità e quella dei capigruppo di maggioranza di presentare un ordine
del giorno che preveda questa proposta. Propongo di respingere l’istanza e di
accogliere l’ordine del giorno”.

Claudio Muccioli, Pdcs, legge odg: “A seguito
dell’istanza d’Arengo per l’introduzione del bilinguismo perfetto, considerato
l’articolato dibattito, il Consiglio grande e generale invita congresso di
stato a potenziare gli strumenti per l’apprendimento della lingua inglese nelle
scuole di ogni ordine e grado”. APPROVATO A MAGGIORANZA.

San Marino, 25 maggio 2012/03

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