Conferenza pubblica sugli accordi con l’Italia

Conferenza pubblica sugli accordi con l’Italia

Nella serata di lunedì 14 settembre presso la sala ex-International di Borgo Maggiore si sono riunite le forze di opposizione che hanno accettato l’invito del PSD a rappresentare pubblicamente le forti preoccupazioni intorno al mistero che avvolge gli accordi con l’Italia.
L’alta partecipazione ha confermato una richiesta, non solo nell’ambito dell’ambito dell’opposizione, che emerge sempre più chiara e netta: il paese vuole e deve conoscere i contenuti della trattativa.
E’ stata valutata negativamente la responsabilità che il governo, e più precisamente i soli Segretari di Stato per le Finanze e gli Esteri, si stanno assumendo nel tenere celati gli argomenti in discussione, nel non coinvolgere l’istituzione sovrana per eccellenza della Repubblica di San Marino, il Consiglio Grande e Generale; nonostante le legittime richieste viene comunicato dal Segretario Mularoni che durante la presente sessione consiliare verrà consegnata “una scheda riassuntiva”.
Questo non è più un atteggiamento sopportabile, soprattutto alla luce delle parole del Ministro Tremonti e delle indiscrezioni che continuamente filtrano sulla stampa italiana aggiungendo confusione e nebbia al già scarso livello di conoscenza attuale.
Tra poche settimane saremo sottoposti alle valutazioni Moneyval e OCSE, una bocciatura sarebbe un colpo pesantissimo per il nostro sistema e nessuna garanzia credibile ci viene data rispetto all’atteggiamento che l’Italia intende tenere nei nostri confronti.
Una conoscenza puntuale e non per sommi capi non è più rimandabile per comprendere quali sono i reali elementi sui quali San Marino cede e quelli sui quali si baserà uno sviluppo possibile nella interazione con l’Italia.
Per tutto ciò la responsabile azione della opposizione si farà sentire senza esitazioni e con forza, al fine di ottenere quanto il paese ha bisogno di sapere, in caso contrario non mancherà una ancora più decisa iniziativa pubblica di contrasto al silenzio colpevole.
Durante la serata Monica Bollini per i Sammarinesi per le Libertà ha rivendicato che “gli accordi devono essere sospesi, la firma non apposta sul trattato, se prima non vengono informati compiutamente il Consiglio Grande e Generale ma anche le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali; è inoltre intollerabile che si percepisca che la sola volontà italiana sia rappresentata, che non vengano espressi dall’esecutivo gli strumenti di sviluppo futuro del paese e non siano date risposte alle preoccupazioni circa l’esterovestizione e le doppie imposizioni”.
Il Segretario del PSD Gerardo Giovagnoli ha affermato: “ci viene richiesto un atto di fede su un accordo decisivo per il sistema economico sammarinese, in presenza di un governo che scherma la sua debolezza dietro un colpevole silenzio e una serie ormai lunga di bugie riguardo la data dell’accordo e soprattutto la conoscenza solo tramite la stampa italiana delle vere richieste italiane. Non possiamo fidarci di questo esecutivo, il suo comportamento non lo consente, è ora di sapere, prima di siglare armistizi per noi inaccettabili, cosa è scritto parola per parola, negli accordi dati per già parafati; inoltre contestualmente alla firma devono essere valutate le contropartite di cui il sistema economico ha bisogno, visto che scudo fiscale e dissolvimento di alcuni capisaldi produrranno gravi difficoltà nei prossimi mesi”.
Il consigliere di Sinistra Unita Ivan Foschi ritiene che: “questo governo ha paura di svelare la verità sugli accordi perché sono penalizzanti per la nostra Repubblica ed il suo futuro, non ci sono vantaggi e si teme nel rendere pubbliche queste cose. A questo punto è meglio sospendere la firma dato che non ci sono condizioni favorevoli, è più opportuno guardarsi intorno, rivolgere lo sguardo all’Europa che non ha certi pregiudizi verso di noi e così facendo dare anche un’indicazione sulla futura collocazione della Repubblica che non può rivolgersi solo all’Italia.

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