Conferenza stampa Congresso. Telecomunicazioni e asilo di Falciano

Conferenza stampa Congresso. Telecomunicazioni e asilo di Falciano

Nell’odierna seduta del Congresso di Stato è proseguita l’analisi relativa all’applicazione del Piano Strategico di Sviluppo e alle privatizzazioni e liberalizzazioni che esso prevede. A questo proposito il Segretario di Stato alla Pubblica Istruzione e Cultura, Romeo Morri, ha voluto effettuare alcune precisazioni sulle polemiche innescate in merito all’eventuale privatizzazione dell’Asilo Nido di Falciano. Innanzitutto, ha premesso Morri, non è stata assunta ancora alcuna decisione, ma si è solo commissionato all’Authority Sanitaria e alla Direzione Asili Nido uno studio di fattibilità. Si potrebbe decidere anche di aspettare tempi migliori, ha proseguito Morri, visto che l’attuale bilancio dello Stato non prevede lo stanziamento per l’assunzione di altro personale pubblico, ma essendo la struttura realizzata su una proprietà dello Stato con la spesa di 800.000 euro, ormai pronta all’uso, essa potrebbe offrire altri 46 posti per bambini e portare l’attuale copertura del fabbisogno al 35,8% a fronte del 30,2% attuale e ben oltre la percentuale ottimale prevista a livello europeo del 33%. Non è un’idea da scartare, ha concluso Morri, che ha comunque ribadito che lo studio di fattibilità è stato commissionato a quelle entità che garantiscono oggi l’eccellenza del servizio, sia pubblico che privato, in quanto già operano un asilo nido e quattro spazi bambino privati. Morri ha poi riferito una serie di dati sull’investimento che a San Marino, anche in tempi di crisi, si fa nel settore della cultura e dell’università: 55 milioni di euro di spesa corrente e 378.000 euro in conto capitale. Ogni bambino costa alla Stato dai 9 ai 10 mila euro nei cicli di scuola materna elementare e media e 8.300 euro alle superiori. 233 bambini trovano posto negli asili nido pubblici (7 plessi) e 66 nei privati (5 strutture). Ogni bambino del nido costa allo Stato 26.484 euro l’anno, per un costo complessivo del servizio di 3.000.000 di euro, a fronte di una retta mensile a carico delle famiglie di 199 euro più 5,50 euro al giorno per la refezione.
Morri ha infine informato che presto saranno messi a disposizione del pubblico e del Consiglio Grande e Generale gli atti del Convegno tenutosi nel settembre scorso sullo sviluppo e le prospettive della scuola sammarinese.
Il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Antonella Mularoni, ha invece fornito alcune precisazioni sul dibattito in tema di telecomunicazioni all’ordine del giorno del Consiglio che inizierà domani. Il dibattito verterà principalmente sulla telefonia e settori collegati e ai Consiglieri verrà fornita una relazione sintetica contenente i dati principali relativi alle attuali società concessionarie: Telecom Italia, Telecom Italia San Marino, TIM, TMS SMT (Prima) e Telenet. Nella relazione sarà ribadita la necessità, già individuata dal Patto per San Marino nel programma elettorale, di aggiornare la normativa che in questo campo è obsoleta e di definire la creazione di una Authority, essenziale per dialogare con le Autorità degli altri Paesi. Questa nuova struttura, considerato che da una comparazione effettuata dalla Direzione Generale Poste e Telecomunicazioni risulta caratterizzata in modo diverso a seconda dei Paesi, dovrà avere caratteristiche di snellezza e avere i compiti tipici delle Authorities esistenti negli altri Stati, e cioè di regolamentazione, controllo e vigilanza, nonché gestione del contenzioso fra gli operatori e fra operatori e utenti. L’intenzione è di concludere il dibattito con un OdG che possa dare linee guida al Governo, chiamato a rinegoziare le convenzioni con gli operatori, la prima delle quali in scadenza nel luglio del corrente anno, eliminando i privilegi esistenti, creando una situazione di concorrenza leale fra i diversi operatori e uniformando le convenzioni.
Quanto alla nuova inchiesta della Guardia di Finanza che coinvolge imprenditori e personaggi in Italia e a San Marino, oggetto di una conferenza stampa a Rimini questa mattina, il Governo ritiene che prima di dare un giudizio occorra leggere l’ordinanza.  Tuttavia, quanto alla società CIO, coinvolta nell’inchiesta, il Governo ha precisato che la licenza era stata concessa nel 2002. Il Governo attuale, insediatosi nel dicembre 2008, ha immediatamente disposto una serie di verifiche, conclusesi con la revoca della licenza in data 4 maggio 2009. La società finanziaria Fingestus è inoltre stata posta in liquidazione volontaria il 18 novembre 2009.

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