Conferenza stampa del Congresso di Stato

Conferenza stampa del Congresso di Stato

I Segretari di Stato all’Industria, Marco Arzilli, alla Giustizia, Augusto Casali e alla Cultura, Romeo Morri hanno riferito oggi, in conferenza stampa, sui lavori dell’ultima seduta di giovedì scorso del Congresso di Stato.
A seguito di un’inchiesta condotta, dal 2008, dal GIP di Catania Caruso, su un grosso traffico di riciclaggio di auto rubate, denominata “Ionia Galatea” che ha condotto agli arresti di numerose persone, fra le quali anche Marco Alessandro Tutino, amministratore e socio di quattro società sammarinesi, il Congresso di Stato ha deciso di revocare le predette società. Si tratta di una scelta coraggiosa e che va nella ferma direzione di tutelare il Paese e la sua immagine, ha detto il Segretario Arzilli, in applicazione di legittimi poteri di autotutela. Le società revocate, che rientrano fra quelle liberalizzate e non sono state quindi concesse dal Governo, sono: Passione Corse S.r.l. Commercial Service International S.r.l. R.S.M. Advertising S.r.l. e Tre 60 S.r.l. tutte nel settore dell’automobile, dalla gestione di eventi sportivi, al commercio, al noleggio con conducente. Si tratta di un atto forte, hanno ribadito gli esponenti dell’Esecutivo, da parte di un Governo che non vuole nascondere nulla e che ha saputo dotare il Paese di numerosi ed efficaci strumenti per la lotta a qualsiasi forma di distorsione.
I Segretari di Stato plaudono alle Forze dell’Ordine ed a tutti gli Uffici delegati al controllo finanziario ed a quello delle società e rivolgono una nota critica a chi, dall’interno della Repubblica, è sempre pronto a gettare discredito mentre sarebbe il momento di fare sistema per reagire ai continui attacchi esterni.
Il Governo non è mai stato così attivo nel monitoraggio e nel contrasto dei fenomeni distorsivi ma serve anche l’aiuto dall’esterno, soprattutto dall’Italia, sostiene Casali, che ricorda come l’Accordo contro le doppie imposizioni fiscali e lo scambio di informazioni su modello OCSE giaccia da tempo in attesa di una firma che non arriva. San Marino non è un’isola felice e si trova nella zona euro dove la mafia muove un giro di affari di duemila miliardi di euro ed è presente da molti anni sulla riviera adriatica. Non si può quindi giocare a scarica barile, prosegue Casali, lasciando credere che i fenomeni malavitosi provengono da San Marino e si diffondono sulla riviera. Il Segretario alla Giustizia da una lettura in chiave positiva sulle recenti dichiarazioni del Comandante della Guardia di Finanza di Rimini, nella misura in cui si riconosce la collaborazione esistente e si auspica la sua intensificazione. Molti sono i segnali della volontà positiva del Governo di San Marino in questo senso: l’accresciuta collaborazione con la Fondazione Caponnetto, il corso per Magistrati che si è tenuto grazie ad essa e l’intenzione di organizzare a San Marino, il 15 aprile prossimo, il primo Vertice internazionale anti mafia.

Una lotta forte e coraggiosa, conclude Morri, ognuno può suggerire la sua ricetta ma occorre passare dalle parole ai fatti e trovare la forza di fare sistema per prevenire sempre meglio e reprimere sempre più i fenomeni malavitosi che minacciano il nostro Paese così come tutto il resto dell’Europa.

(nella mattinata del 2 marzo, dall’Ufficio stampa del Congresso di Stato,  è arrivata questa rettifica: Marco Alessandro Tutino, coinvolto nell’indagine non è stato arrestato ma
sottoposto all’obbligo di firma
).

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy