Conferenza stampa Psrs

Conferenza stampa Psrs

Un no chiaro e articolato alla
manovra straordinaria; un niet altrettanto limpido all’acquisto
delle quote Unicredit in Banca agricola commerciale da parte
degli istituti sammarinesi. Ma braccia aperte alla proposta di
costituente socialista lanciata da Augusto Casali, dato che e’
sotto gli occhi di tutti il fallimento di questa maggioranza. Il
Partito socialista riformista sammarinese convoca la stampa per
analizzare a tutto tondo il momento politico ed economico che
vive il Titano, alla vigilia di un Consiglio grande e generale
che potrebbe essere decisivo per le sorti del Paese. Nel ricco
menu’ parlamentare non c’e’ infatti solo la ratifica del secondo
decreto d’urgenza che caratterizza la manovra, su cui il Psrs
avanza dubbi di costituzionalita’; ma anche il comma relativo al
famigerato incontro a Palazzo Begni, su cui e’ assolutamente
necessario, chiede il partito, “fare chiarezza”.

In primo luogo, spiega il segretario Simone Celli,
“contestiamo il metodo di un governo autoritario e arrogante, che
va avanti a colpi di decreti. È inconcepibile, ai limiti
dell’antidemocraticita’”, attacca, avanzando “dubbi di
legittimita’ costituzionale” per il ricorso allo strumento del
decreto, perche’ “di straordinarieta’ e urgenza in quanto
presentato c’e’ ben poco”; e mettendo in luce come il saldo tra
abbassamento della monofase, che fa perdere subito 10 milioni di
euro allo Stato, e gli altri interventi sia negativo. Senza
dimenticare che sono emerse “tutte le contraddizioni in seno alla
maggioranza”. Insomma, “il giudizio e’ pesantemente negativo per
una manovra che non e’ altro che un compromesso al
ribasso”.
Il partito plaude invece
all’inserimento del comma per discutere dell’incontro a Palazzo
Begni, sebbene troppo in la’ nell’ordine dei lavori; e lamenta
l’assenza di un confronto sulla politica estera, dove,
stigmatizza il capogruppo Paolo Crescentini, si misura il
fallimento del governo. “San Marino- aggiunge il presidente del
Psrs, Paride Andreoli- ha bisogno di concreti rapporti con gli
altri Stati, invece oggi nessuno ci sostiene: il governo non ha
allargato i nostri orizzonti e ha chiuso i rapporti con l’Italia”.
Andreoli si spinge oltre, bocciando l’ipotesi che sia una
banca sammarinese ad acquistare le quote Unicredit in Bac, l’85%.
“Dobbiamo scongiurare il pericolo di autarchia per il nostro
sistema bancario- spiega- che altrimenti rischia di morire dietro
manovre poco chiare”. Per cui largo ai gruppi internazionali che
gia’ si sarebbero interessati all’acquisto: E proprio oggi e’
attesa la decisone da parte del gruppo guidato da Alessandro
Profumo.
Da ultimo, fa capolino la costituente socialista lanciata dal
Nuovo partito socialista, che vede un alleato possibile solo
nella Democrazia cristiana. “Noi- spiega Andreoli- siamo un, se
non il, partito socialista, che guarda con attenzione alla
crescita del movimento”. E questa proposta, venendo dalla
maggioranza, testimonia che “il Patto si e’ esaurito”: insomma,
il Psrs ragiona a una nuova coalizione, aperta non solo alla
Democrazia cristiana, ma a tutta l’area cristiano-liberale e
moderata.

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