Conferenza stampa sul Parcheggione, Enzo Zafferani e Marino Nicolini . Agenzia Dire Torre 1

Conferenza stampa sul Parcheggione, Enzo Zafferani e Marino Nicolini . Agenzia Dire Torre 1

  PARCHEGGI. SINPAR REPLICA A C10: REALTA’ FALSATA  PRESIDENTE ZAFFERANI: AIZZANO SENZA PROVE, E’ TERRORISMO

Al pari degli “scribi e farisei che hanno aizzato il popolo portandolo a preferire Barabba a Gesu'”, cosi’ ha fatto Civico 10 con i sammarinesi sulla questione del Parcheggione. Si affida alla Bibbia, e soprattutto ai suoi numeri, la Sinpar per smontare il dossier di C10 sul Parcheggio 9 secondo il quale 40 anni di convenzione con lo Stato frutteranno alla societa’ presieduta da Enzo Zafferani oltre 80 milioni di euro. Dati, da’ la sua versione alla stampa il diretto interessato, che “non tengono conto ne’ degli altri incassi dai parcheggi ne’ delle tasse versate” ne’ degli investimenti effettuati. A conferma di tutto cio’ la Sinpar e’ pronta a riprendersi la gestione di tutti i posti auto in Repubblica.

 Nessuna ritorsione legale, invece, all’orizzonte nei confronti di C10.
    La vicenda, ricostruiscono Zafferani e Marino Nicolini, proprietario della Nike, societa’ con il 57,5% della Sinpar, vede i suoi albori nel 1990 su inziativa dell’allora segretario di Stato per le Finanze, Clara Boscaglia, compianto esponente della Democrazia cristiana. E’ sua l’idea del parcheggio multipiano per la costruzione del quale viene indetto un concorso che vede spuntarla la Sinpar. L’opera prende forma in 2 anni e costa 30 miliardi di lire, di cui 6,5 li mette lo Stato; la convenzione firmata prevede che la societa’ gestisca tutti i parcheggi della Repubblica per 40 anni con tariffe predefinite e soggette ad aumenti Istat. Le cose cambiano pero’ nel 1994: il congresso di Stato vuole modificare il meccanismo, passare da “concessionario a imprenditore”. La societa’ e’ contraria, ma soprattutto il Partito socialista sammarinese, sottolinea Zafferani, si impunta affinche’ il governo riprenda la gestione dei parcheggi. E cosi’ accade: nell’erario finiscono gli incassi di tutti i posti auto, Nove compreso, e alla Sinpar, che lo gestisce, va un minimo garantito, dal 2010 1,86 milioni di euro.   Ma l’immobile, sottolinea Zafferani, non e’ certo un “dono divino”: dal 2004 al 2012 il suo valore e’ aumentato di circa 450 mila euro, passando da 13,7 a 14,1 milioni di euro; gli investimenti per macchinari e impianti hanno raggiunto i 680 mila euro con un incremento di oltre 71 mila nei nove anni considerati; e nello stesso periodo le spese per manutenzione ordinaria e straordinaria ammontano a 554 mila euro.
 Il cambio di convenzione, prosegue la versione Sinpar, porta inoltre con se’ una “notevole flessione negli incassi” dai parcheggi, soprattutto a causa dell’eliminazione delle sbarre e al conseguente esplodere del fenomeno dei “portoghesi”, circa “la meta’ non paga la sosta”. Ma anche per una politica molto sociale nelle tariffe, che “vengono di molto ridotte”. Attualmente le piu’ basse del circondario: se sul Titano l’abbonamento mensile costa tra i 24 e i 26 euro, a Santarcangelo e Rimini 31 e a Riccione tra i 100 e i 300.     Il dossier di C10, prosegue Zafferani, da’ quindi “una rappresentazione falsata della realta’”, non tiene conto degli incassi dagli altri parcheggi, 11,8 milioni di euro dal 2004 al 2012. Per cui sommati incassi e imposte lo Stato ha speso dal 2004 poco meno di 900 mila euro e da quando sono terminate le agevolazioni fiscali per la Sinpar ha cominciato a recuperare. E potrebbe andare tranquillamente in attivo, sottolinea Nicolini, rivedendo del 10% le tariffe e reintroducendo le sbarre. Anche per i dipendenti, passati da 52 a 18 di cui 12 rimborsati dallo Stato, sono in atto politiche di risparmio Mentre su possibili tangenti a politici Zafferani e’ categorico: “C’e’ il vizio su ogni cosa dove entra lo Stato di dire che qualcuno ci guadagna, un costume ignobile, le accuse si lanciano con le prove. Sono disturbato che C10 abbia riportato dati non esatti. Ha aizzato il popolo dicendo che lo Stato ci perde: fare terrorismo e’ ignobile”. Dello stesso avviso Nicolini, che aggiunge: “Lo Stato non ci perde niente e potrebbe guadagnarci se lo volesse”. Comunque c’e’ la massima disponibilita’ in Sinpar a tornare alla convenzione del 1990 che ha fatto realizzare il “piu’ importante progetto nell’attivita’ dei servizi degli ultimi 20 anni”, facendo lavorare insieme privato e pubblico.

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