Congresso di Stato, Conferenza stampa. Sostegno ai piu’ deboli. Agenzia Dire

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LAVORO. DECRETO PROROGA AMMORTIZZATORI E PREPENSIONAMENTI 

MUSSONI-BELLUZZI: MISURE NON RISOLUTIVE, ORA PACCHETTO-SVILUPPO 

Un aiuto per chi ha perso gli ammortizzatori sociali e per chi non ha piu’ la speranza di trovare un nuovo lavoro. Sul tavolo del congresso di Stato, riunito oggi a Palazzo Pubblico,e’ arrivato infatti l’atteso decreto legge “Interventi urgenti in materia di ammortizzatori sociali e di trattamento previdenziale temporaneo”.

 Nell’appuntamento settimanale dell’esecutivo con la stampa, i segretari di Stato promotori del decreto, Francesco Mussoni, con delega per la Sanita’, e Iro Belluzzi, responsabile del Lavoro, presentano il provvedimento su cui hanno lavorato insieme e da diverse settimane. “E’ un intervento- spiega Mussoni- volto a sostenere chi e’ colpito di piu’ dalla crisi per problemi personali, sociali, di salute e di eta’”.     Prevede “disposizioni straordinarie per il proseguimento dell’indennita’ di disoccupazione a chi l’ha persa, piu’ il trattamento previdenziale anticipato per chi ha maturato determinati requisiti”, ovvero avere piu’ di 57 anni, con alle spalle 35-40 anni di retribuzione. In questo modo, prosegue Mussoni, si offre la possibilita’ anche a chi e’ in difficolta’ di accedere alla pensione “qualora siano sopravvenute inidoneita’ fisiche a mansioni specifiche”. Il collega Belluzzi chiarisce chi e’ il target del decreto: la proroga di 9 mesi interessa una cinquantina di persone che hanno terminato gli ammortizzatori sociali il primo gennaio scorso. Non sara’ quindi un intervento a pioggia, assicura: “Inseriremo il criterio per cui si dovra’ considerare il reddito della famiglia- chiarisce- per evitare che l’assegno di disoccupazione vada dove non c’e’ bisogno”.
    Invece il prepensionamento riguarda una dozzina di persone che “non possono piu’ essere ricollocate”. Il decreto d’urgenza da’ risposte attese da diverso tempo, ma “resta un provvedimento tampone”, riconosce il segretario di Stato per il Lavoro. “Non e’ risolutivo e qualche parte restera’ certamente scoperta- prosegue- ma restiamo vicini a chi e’ in difficolta’ e non ci fermeremo qui”. Il decreto sara’ rivisto tra un anno, con la speranza, ammette Belluzzi, che non sia piu’ necessario, una volta che i provvedimenti del pacchetto per lo sviluppo saranno attuati. Tra questi l’attesa riforma del mercato del lavoro: il segretario anticipa che presentera’ a Giugno le linee guida per il primo step di interventi.
 Quindi “sara’ necessario intervenire per riequilibrare gli ammortizzatori sociali- prosegue- e quelli che sono gli strumenti per cui intendiamo che tutti gli iscritti al collocamento, incluso i giovani, siano integrati nel mercato del lavoro”.
    Sui costi del decreto a carico dello Stato, Belluzzi minimizza: i numeri delle persone coinvolte restano esigui. A cio’ si aggiunga l’ausilio che arrivera’ con l’attivazione del Fondo straordinario di solidarieta’, previsto in Finanziaria. “E’ stato accolto l’odg di Ps e Upr- spiega Belluzzi- entro breve dovremo dare risposte e lo struttureremo per destinarlo a chi non verra’ ricompreso nel decreto adottato”. Certamente, i segretari di Stato si augurano che nel mondo del lavoro sia invertita la rotta, ma la crisi continua, assicura Belluzzi, che oggi in congresso ha portato altre 12 mobilita’. Mentre i disoccupati in senso stretto restano al di sopra della soglia dei mille, in dettaglio, 1.048.
    “E’ chiaro- concludono Mussoni e Belluzzi- che questo tipo di sostegno deve infatti accompagnarsi ai provvedimenti di sviluppo che il governo sta mettendo in campo”.

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