Considerazioni di fine anno sul governo

Considerazioni di fine anno sul governo

I botti per il nuovo anno non si stanno preparando solo sotto allo Stradone. Poco lontano, in via delle Scalette, all’interno della maggioranza va in scena un vero e proprio spettacolo pirotecnico. Peccato però che il finale non sia destinato a allietare i Sammarinesi ma a far sorridere solo i soliti noti che tirano le fila (e forse i fili) di ampi settori del Patto per San Marino.
In questi giorni le cronache raccontano di una verifica tra le forze che compongono l’arcipelago del centrodestra nostrano, diviso tra partiti, movimenti e gruppetti “ospiti” di altre liste. La motivazione ufficiale, a detta dei protagonisti, è quella di “discorrere sul metodo”, ma non sembra esserci nulla di cartesiano in tutto ciò, bensì qualcosa di molto più tangibile o meglio quantificabile in richieste concrete che le varie componenti della maggioranza avanzano l’una all’altra.
Cosa c’è dunque realmente sul tavolo della “verifica politica”? Pare infatti che le pretese dei cespugli cresciuti all’ombra del partitone siano poi quelle di sempre, quelle che seppure in termini differenti caratterizzano il dibattito in ogni stagione politica. Ancora una volta si parla di giochi, in barba alle tante promesse elettorali già vanificate in nemmeno un anno di governo. E ancora una volta i soliti poteri forti tornano a fare valere il proprio peso elettorale determinante per spuntare l’ennesimo business fatto sulle spalle della collettività. Dopo avere incassato il Decreto che ha aperto la strada alle nuove macchinette mangiasoldi, quelle in tutto e per tutto simili a quelle del casinò vero e proprio, ora i terminali istituzionali di quei poteri insistono per ottenere lo spostamento della sede nell’immobile del Queen Outlet a loro tanto caro…

Nel loro elenco poi non manca il sogno mai accantonato di mettere le mani su Banca Centrale, in modo da riuscire finalmente ad addomesticarne la vigilanza ed essere sicuri che banche e banchette di proprietà dei loro padrini politici potranno continuare a fare i loro comodi senza dovere rendere conto a nessuno. Evidentemente non è sufficiente la lottizzazione fatta all’interno degli organismi direttivi, e si punta decisamente al bersaglio più grosso. Lo schema non è nemmeno originale: quando si raggiungono dei risultati il merito è del Governo e della maggioranza, quando invece si fallisce la colpa è sempre dei “tecnici” e cioè degli organismi amministrativi e di controllo. Se nella maggioranza si lamentano degli effetti dello scudo fiscale, e magari dell’uscita dal circuito di pagamenti Iccrea, o ancora dell’assedio della Guardia di Finanza, perché allora non se la prendono con chi ha sbandierato trionfalmente i “rapporti recuperati” con la vicina Italia? Potrebbe essere l’occasione per valutare la capitolazione che è stata siglata (in parte, poiché il terzo atto non si sa quando arriverà) a fronte di tutte le richieste italiane senza ottenere alcun risultato spendibile in cambio.
Alla fine forse si troverà una mediazione e questa maggioranza morente, tenuta in vita solo dal respiratore artificiale della legge elettorale, potrà continuare per qualche mese a spartirsi altre fette di potere a danno del Paese. Solo una porzione di Queen Outlet con qualche macchinetta in meno, qualche uomo di fiducia nella Banca Centrale e magari il saldo nel prossimo PRG.
E intanto gli scandali continuano: chissà che fine ha fatto l’indagine sulla struttura sanitaria privata sotto inchiesta da molti mesi per abuso dell’attività medica oggi al centro delle indagini della Procura di Torino? Forse è tutto fermo perché nella proprietà figurano dei Consiglieri di maggioranza ed è finita un po’ di sabbia nel fascicolo? E meno male che qualcuno diceva di volere fare pulizia…
Questo dunque è l’indecoroso spettacolo che ci offre il mercato delle vacche della politica del Patto per San Marino. Nessun progetto concreto, nessuna alternativa per il rilancio e lo sviluppo del Paese, ma solo guerra per bande e mercimonio di poltrone e poltroncine.
Sinistra Unita ritiene che il nuovo anno per essere davvero diverso dovrebbe vedere la nascita di sensibilità nuove, di una volontà trasversale di mettere fine a questa vergogna, che sappia guardare al di là degli schieramenti, chiamando a raccolta tutte le forze migliori per mettere fine una volta per tutte ai mercanti della politica che sopravvivono ad ogni tornata elettorale e riescono sempre ad anteporre i loro interessi particolari davanti a quelli generali di tutta la Repubblica.

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