Consiglio G e G, 21 marzo, mattina

Consiglio G e G, 21 marzo, mattina

COMUNICATO STAMPA
CONSIGLIO GRANDE E EGENERALE 19-23 MARZO
MERCOLEDI’ 21 MARZO- MATTINA
La seduta del Consiglio grande e generale riparte dall’esame delle permute e assegnazioni presentate in Aula dal segretario di Stato per il Territorio, Gian Carlo Venturini. Sono quattro le pratiche, tre vengono approvate e una respinta in quanto non raggiunge la maggioranza qualificata (quorum di 39 voti).
E’ poi la volta di tre progetti di legge presentati in prima lettura dal Psrs sulla concessione di residenza anagrafica, sulla ridefinizione del capitale sociale di Banca centrale e sull’istituzione dell’Imposta generale sui redditi. La palla passa poi al segretario di Stato per gli Affari interni, Valeria Ciavatta, per il progetto di legge “Disposizioni straordinarie sulla naturalizzazione”, cui è associato uno analogo del Psrs, entrambi in seconda lettura. Si apre quindi il successivo dibattito che proseguirà nel pomeriggio.
Di seguito un riassunto delle seduta

Permute e assegnazioni varie

Permuta tra l’Eccellentissima Camera e i signori Rita Barbieri e altri, approvata con 38 voti favorevoli, 9 contrari e tre astenuti.Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Si tratta di una presa d’atto per la ratifica di nuovi nomi e quote millesimali dovuti ad alcuni passaggi di successione”.
Permuta tra l’Eccellentissima Camera e i signori Giorgio e Rosanna Pasolini, respinta con 35 voti favorevoli, 13 contrari e un astenuto (quorum a 39).

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “La permuta è già stata sottoposta al Consiglio nel 2005 e riguarda un’area nella zona Ciarulla oggetto di viabilità pubblica e di parcheggi scambiata con un terreno in località Lesignano”.

Marino Riccardi, Psd: “Intervengo non per i valori, i metri quadri permutati o per l’indennizzo ai Pasolini, proprietari dell’area su cui è sorto il parcheggio per la mensa di Serravalle. I miei dubbi riguardano la concessione di quel tipo di terreno, una consistente area adiacente al parco Laiala. È un controsenso tra ciò che fa un’amministrazione e ciò che fa quella che segue. Voto contro, con i Pasolini occorre trovare un’altra soluzione”.

 

Permuta tra l’Eccellentissima Camera e il signor Oliviero Ceccaroni, approvata con 40 voti favorevoli e nove contrari (quorum a 39). Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Riguarda una proprietà a Chiesanuova per una zona a parco”.
Istanza delle società Leasing Sammarinese Spa e Serena srl, approvata con 37 voti favorevoli, 14 contrari e un astenuto.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “La pratica risale al 2003 ed è stata presentata lo scorso novembre in Aula. E’ stato modificato l’indennizzo e sono state fatte alcune precisazioni sui volumi. L’intervento è stato ridotto perchè l’area di Galazzano è di pregio. Gli indici di costruzione sono stati dimezzati”.

Marino Riccardi, Psd: “Dobbiamo conoscere i soci della Serena srl e i mandatari del contratto di leasing. La pratica era già chiacchierata nel 2003 quando fu approvata per la prima volta per una casa di riposo per anziani. Ma quella struttura non è mai stata realizzata ed è stato previsto un cambio d’uso per fare servizi, uffici, negozi. Ai proprietari dovremmo dire ‘Vi ridiamo la scarpata che ci avete dato e buonasera’. L’intento nobile iniziale è stato completamente trasformato. Inoltre i 600 mila euro previsti per opere pubbliche vanno fatti gestire dallo Stato”.

Gian Nicola Berti, Ns, per la Ldl: “Cerchiamo di risolvere un problema generato tempo addietro. Abbiamo discusso su come uscire da una situazione imbarazzante, l’area è di pregio, ma nel 2007 il contraente ha ricevuto un diritto, quello di proprietà. Ho comunque una perplessità: nella bozza di delibera non c’è traccia dei nuovi indici, occorre chiarirli per evitare possibili contestazioni”.

Pier Marino Mularoni, Upr: “La pratica viene da lontano e a suo tempo è stata digerita per avere una casa di riposo per anziani. Occorrono presupposti di trasparenza, altrimenti il dibattio sul Greco si tramuta in parole al vento. Dobbiamo sapere chi sono i soci della srl e i mandatari del contratto di leasing con la Leasing sammarinese. Il segretario di Stato riscriva la delibera in maniera chiara. I 600 mila euro vanno gestiti dallo Stato, altrimenti saranno meno”.

Ivan Foschi, Su: “La permuta torni da dove è venuta, gli impegni del 2003 non sono stati rispettati, è decaduto l’interesse sociale. Ieri abbiamo discusso il rapporto Greco, ora discutiamo una pratica dove non sono indicati i soci. Serve anche un’oggettivazione precisa dei 600 mila euro di opere pubbliche. La pratica venga ritirata”.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “La pratica ha origine nel 2003 e le opere pubbliche prevedevano due campi di tennis, un’area per tiro con l’arco e uno skate park per complessivi 480 mila euro, opere mai realizzate. Abbiamo aggiornato la cifra a 600 mila euro. Le società coinvolte sono proprietarie di quel terreno. Amministratore unico della Serena srl è Angelo Vicini ed è composta da tre società: Europrogetti al 34% riconducibile a Rita Fontana, Finleasing al 33%, Tecnogest spa al 34% di Angelo Vicini.

Per garantire massima trasparenza gli indici sono stati dimezzati e sono stati introdotti vincoli significativi. In allegato alla delibera ci sono anche una piantina e la bozza di piano particolareggiato. Ci sono elementi di garanzia, la pratica è chiara e precisa”.

Progetti di legge del Partito socialista riformista sammarinese in prima lettura:

Disciplina sulla concessione di residenza anagrafica

Paolo Crescentini, Psrs: “Il tema è molto delicato e va affrontato con prudenza. Tuttavia è innegabile che dare a un investitore esterno la possibilità di avere la residenza a San Marino rappresenti una possibilità di arricchimento. La residenza andrebbe concessa a coloro che hanno investito qui in maniera coerente con gli indirizzi del piano per le attività produttive e per i servizi e che hanno professionalità specifiche non reperibili all’interno e indispensabili per il sistema sammarinese. Al venire meno dei requisiti la residenza sarà revocata.

Con questo intervento legislativo si avrebbe una situazione più regolata e trasparente per la concessione della residenza a chi può arricchire socialmente e culturalmente il nostro territorio”.

Gian Nicola Berti, Ldl: “Quello delle residenze è un argomento particolarmente sensibile. Faccio una riflessione. Mi sembra una ripetizione dell’attuale articolo 16 della legge sulle residenze, che però è riduttivo. L’aspetto è che vada sentito il parere della Gendarmeria per quanto è di effettiva pertinenza, qui invece si chiede di esprimere delle valutazioni su progetti imprenditoriali. E’ difficile per la Gendarmeria esprimere valutazioni sulla professionalità specifica dei candidati a cittadini sammarinesi. L’intendimento è corretto e lodevole, ma queste valutazioni vanno fatte in contraddittorio. Mi chiedo se non sia meglio valutare se ci siano effettivamente degli elementi di innovazione rispetto alla normativa vigente. Come sistema ritengo che sia preferibile quello attuale”.

Paolo Crescentini, Psrs replica: “Grazie al consigliere Berti che ha esaminato la nostra proposta, anche perché è molto preparato in materia. Il suo intervento può essere d’aiuto. E’ emerso nel suo intervento e io l’ho ribadito: questo progetto di legge è aperto al confronto. Non abbiamo bisogno di chi venga nel nostro paese a rovinarne la reputazione, ma di persone serie e oneste che vengano a fare impresa a San Marino. E’ il caso che si possa andare direttamente alla revoca di una residenza senza aspettare che ne scadano i termini naturali. Il nostro provvedimento vuole essere di stimolo perché si abbiano delle linee ben precise per il futuro del nostro Paese”.

Ridefinizione del capitale sociale di Banca centrale

 

Paolo Crescentini, Psrs: “In materia di ridefinizione del capitale sociale di Bcsm, per ripristinare la separazione tra controllori e controllati, le quote del fondo di dotazione possedute da soci privati

devono essere cedute allo Stato entro il 31 dicembre 2011. Il gruppo Psrs è convinto che nel nostro Paese ci siano le condizioni per l’insediamento di un centro finanziario da tutti riconosciuto. Per questo serve che le autorità competenti si impegnino per la realizzazione di un sistema adeguatamente professionalizzato, raggiungibile attraverso l’indipendenza totale della Banca centrale”.

 

Modifiche alla legge 13 ottobre 1984 n.91 (Istituzione della Imposta generale sui redditi)

Paolo Crescentini, Psrs: “Il progetto apporta una modifica importante. La legge attuale ha esaurito la sua funzione. Deve esser improntata all’emersione di tutti i redditi imponibili, alla giustizia sociale, alla equità. In attesa della riforma tributaria è essenziale introdurre il quoziente familiare.

Naturalmente viene rispettata la facoltà di optare per la tassazione di base individuale. Questo provvedimento è più che mai attuale. Ritengo che ci debbano essere le più ampie convergenze, data la materia. Questo provvedimento segna delle linee guida legate ad aspetti e principi che riteniamo possano essere sviluppati, perché oggi è importante andare a una riforma tributaria. Si deve andare
verso equità e redistribuzione della tassazione a carico dei cittadini”.
Progetti di legge sulla naturalizzazione presentati dal congresso di Stato e dal Psrs

Valeria Ciavatta, segretario di Stato per gli Affari interni: “Normalmente i Paesi utilizzano lo ius sanguinis in maniera esclusiva quando c’è forte emigrazione; al contrario lo ius soli viene

preferito quando c’è forte immigrazione. Noi abbiamo sempre stabilito una certa difficoltà a far entrare nel territorio gli stranieri. Pertanto, San Marino ha sempre utilizzato norme restrittive. E’ inevitabile che anche il nostro Paese abbia un’emigrazione, spesso determinata da vincoli coniugali. Abbiamo provato a spiegare che, poiché la cittadinanza fa riconoscere pienezza di diritti giuridici e civili che si basano sulla sovranità dello Stato, dobbiamo sapere che attraverso il vincolo della cittadinanza uno Stato esprime la propria sovranità. Questo rapporto deve essere esclusivo. Oltre a essere ancorato su basi storiche e sulla realtà effettiva, è un principio per cui San Marino deve affermare la propria identità. La naturalizzazione è quindi un principio utile perché chi da tanto si trova a San Marino risponda solo a San Marino, e non anche ad altri Paesi.
Parlando di naturalizzazioni ci dobbiamo riferire anche ai controlli che vengono fatti. Non vogliamo passare per razzisti quando adottiamo provvedimenti che hanno una loro ragion d’essere sul piano istituzionale. Questo problema non ce l’hanno tutti i piccolo Stati, perché non c’è un livello di indipendenza così spiccato come qui. Abbiamo fatto presente che in linea di massima la maggioranza delle forze politiche hanno ritenuto opportuno procedere su questa legge. Prima o poi San Marino potrà anche arrivare alla naturalizzazione ordinaria, a oggi è prevalsa la soluzione proposta dal presente progetto di legge. E’ accorciato il periodo tra una legge di naturalizzazione e quella successiva- l’ultima è del 2000. Per i requisiti, il periodo è di 25 anni, e ce ne sono di speciali per i minori. Chi è nato ed è residente dalla nascita qui, può accedere alla naturalizzazione appena maggiorenne. Non è un progetto di legge qualunque, è un momento molto importante. Noi ci siamo incontrati con la disponibilità dei capigruppo consiliari per leggere dettagliatamente il progetto di legge, per capire se le forme di principio fossero condivise. Abbiamo previsto delle norme transitorie. Questa legge è più avanzata rispetto alla precedente”.

Paolo Crescentini, Psrs: “Questa è una legge diversa da tutte le altre, soprattutto perché qui si va a parlare di una materia sensibile, per cui è opportuno un ampio coinvolgimento di tutte le forze politiche. Il gruppo Psrs presenta un progetto di legge, in attuazione dei principi di cui all’articolo 2 della Legge 30 novembre 2000 n.114, il Consiglio Grande e Generale concede in via straordinaria la cittadinanza sammarinese per naturalizzazione al cittadino di Stato estero maggiorenne che ha dimorato effettivamente per trenta anni continuativi, nel territorio della Repubblica. Per il coniuge di cittadino o di cittadina sammarinese, qualora non sia pendente o definito procedimento giudiziario di separazione personale o di nullità o di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, il periodo di dimora effettiva è di quindici anni continuativi; a chi ha dimorato effettivamente e continuativamente dalla nascita nel territorio della Repubblica, a condizione che almeno uno dei genitori o degli ascendenti di secondo grado abbia dimorato effettivamente in Repubblica per trenta anni continuativi.

Nel caso l’ascendente di cui al punto 2 sia deceduto, il periodo di dimora effettiva dell’ascendente, anteriore alla nascita del richiedente, è cumulato con l’età del richiedente stesso fino a raggiungere i trenta anni. Chi richiede la naturalizzazione deve avere la residenza anagrafica ed effettiva nel territorio della Repubblica alla data di approvazione della presente legge. La cittadinanza sammarinese per naturalizzazione si estende da subito al figlio minorenne se entrambi i genitori diventano cittadini naturalizzati, ovvero se il padre diventa cittadino naturalizzato e la madre è già cittadina sammarinese. Qualora la cittadinanza sammarinese per naturalizzazione sia acquisita da uno solo dei genitori, permanendo l’altro nella cittadinanza estera, questa si estende al figlio minorenne al raggiungimento della maggiore età, purché residente. La domanda di naturalizzazione per i minori è presentata dall’esercente la potestà o la tutela, ovvero da procuratore speciale nominato dal Commissario della Legge quale giudice tutelare”.

Denise Bronzetti, Psd: “Non è un momento ordinario per affrontare questo tema. Si parla inoltre di un migliaio di nuovi cittadini in ingresso. Per una comunità piccola la cittadinanza propone un legame importante con la statualità e i cittadini. Spiace ci sia poco attenzione in Aula.

La relazione del segretario di Stato Ciavatta è stata equilibrata, dal punto di vista storico e anche per le varie sensibilità che ci sono sul tema. Ci sono alcuni punti controversi, che non devono però essere d’ostacolo al via libera alla legge. In primo luogo la straordinarietà dell’intervento. Per il Psd dovrebbe essere ordinario: una volta raggiunti i requisiti fissati è possibile avanzare la richiesta di cittadinanza. Così ci sarebbe maggiore chiarezza e non un’ondata di pratiche. In secondo luogo l’esclusività della cittadinanza e il conseguente obbligo alla rinuncia delle altre. In questo momento è un problema: i sammarinesi hanno difficoltà anche a girare per l’Europa.
Vorremmo ragionare di più sulle scelte, anche straordinarie, ma che ci diano possibilità in più e non in meno. Non è il possesso della cittadinanza a mettere in discussione la sovranità”.

Ivan Foschi, Su: “La cittadinanza è un tema delicato e riguarda le modalità di trasmissione. Lo ius sanguinis è una questione annosa e può porre in posizione secondaria chi vive qui. Non discutiamo sul congruo numero di anni per acquisire la cittadinanza, la diminuzione da 30 a 25 anni va bene. Però critichiamo la scelta confermata di non andare verso l’automatismo una volta raggiunti i requisiti. Così la legge non è uguale per tutti. Dobbiamo superare la straordinarietà dell’intervento e stabilire termini precisi”.

Alessandro Mancini, Psrs: “Voglio fin da subito esprimere la mia condivisione e ho piacere nell’affrontare in Aula questo tema. La cittadinanza è un problema fondamentale per tutti gli Stati, in particolare per uno piccolo come il nostro. Condivido quanto detto dal segretario di Stato Ciavatta. E confermo la posizione storica della mia area. Questo provvedimento avrà un carattere straordinario, un po’ mi dispiace. Invito i consiglieri e la politica a prendere in considerazione questo tema in maniera più decisa.

Il mio gruppo ha presentato un progetto di legge molto simile a quello del governo. Noi ipotizzavamo 30 anni, il governo 25, non è certo questa la differenza che ci farà cambiare idea. Qui comincia a esserci anche una crisi di carattere sociale, lo strumento della cittadinanza può essere un elemento di aiuto”.

Enzo Colombini, Su: “Siamo di fronte a un provvedimento straordinario. Il Patto ha fatto

questa scelta, e mi dispiace e mi delude. Non è con questo tipo di accentramento che si mette al riparo il Paese da eventuali flussi di cittadini. Ieri, sul Greco, abbiamo fatto tutti riflessioni e ragionamenti, ma, tra le altre cose, il Greco ci chiedeva di fare regole sicure, non soggette agli umori del potente di turno. Meglio sarebbe stato fare una legge definitiva. Io e il mio gruppo la voteremo comunque. Ci rammarica che ancora una volta è stato scelto di fare un provvedimento straordinario anziché uno fisso, certo e sicuro. Abbiamo preparato un emendamento che permette di intervenire su chi possa essere escluso per pochi mesi dalla possibilità di divenire naturalizzato. E’ meglio lasciare la libera scelta sulla cittadinanza piuttosto che obbligarne ad una sola. Non so se ci sono già degli emendamenti in merito. Se sì, ci associamo, altrimenti ne presenteremo”.

Teodoro Lonfernini, Pdcs: “Il tema è molto delicato e legato alle strutture e alle tradizioni della nostra Repubblica. Il progetto di legge del congresso di Stato segue quello del 2000. Al provvedimento è rimasto il carattere di straordinarietà perché non crediamo ai termini ordinari per la cittadinanza. Forse è un fattore conservatore, ma è anche giusto dare delle risposte ai cittadini”.

Federico Pedini Amati: “Chiedo se c’è un motivo particolare perché la data per l’acquisizione dei requisiti sia stata prevista per il 1^ febbraio? Perché non è fissata per il 31 dicembre 2012. comunque si tratta di un progetto di legge importante, che riconosce diritti reali alle persone”.

Angela Venturini, Udm: “La naturalizzazione è l’assunzione della cittadinanza per atto di pubblica autorità, a seguito di assunzione di determinati requisiti. E’ un modo di essere cittadini di uno Stato ed esercitare diritti civili. San Marino nei secoli passati è stata sempre una terra ospitale, anche se povera. Spesso si veniva in questo Paese per interessi politici, per sfuggire alle giurisdizioni esterne. Qui si stava al sicuro. E che fossero molti i cittadini che venivano a San Marino lo dimostrano norme che vietavano ai forensi residenti di vivere all’interno della mura. Lo dimostra l’istituzione della cinquina: i forensi che abitavano a San Marino e compravano casa dovevano pagare la cinquina, una tassa tolta solo pochi decenni fa, da Alvaro Selva. Nei secoli passati tutti i cittadini potevano essere chiamati ad aiutare la comunità in caso di bisogno. Non c’erano requisiti precisi, immagino che allora, dopo un po’ di tempo, chi viveva qui veniva considerato per abitudire di San Marino. Poi le cose cambiarono.

Personalmente, ritengo che la qualifica di ordinarietà a questa legge sarebbe un grosso passo in avanti nella certezza del diritto e un passo che in futuro le organizzazioni internazionali ci chiederanno. Ma al momento questo obbligo non l’abbiamo ed  è giusto dare ascolto a quella parte della cittadinanza che ritiene questa scelta importante e come tale deve essere valutata dalla politica. Per questo voterò a favore”.

Pier Marino Menicucci, Upr:  “Diamo atto al segretario per gli Affari interni di avere avuto un metodo corretto. Nella relazione si fa riferimento alla prima naturalizzazione, avvenuta ai primi del ‘900, fino all’ultima, del 2000. E’ stato un evento sociale e politico sempre molto importante e ricco di dibattito. Tante persone incardinate nella Repubblica di San Marino sono diventate cittadini e sempre momenti di grande dibattito. In passato c’erano posizioni di contrarietà, oggi non accade più, San Marino ha accolto persone che hanno dato un grande contributo. Nel dibattito sulla naturalizzazione, si sono viste due linee, quella del provvedimento ordinario o straordinario. Upr avrebbe preferito un provvedimento ordinario che, stabilisce criteri per la naturalizzazione. Per un fatto culturale e di giustizia, se pensiamo a chi vive ininterrottamente sul territorio da 24 anni e 6 mesi e dovrebbe aspettare altri dieci o quindici anni. Forse poi, il provvedimento riguarderà un numero sempre minore di persone, oggi si parla di 700 residenti interessati, tra figli e coniugi. Voteremo comunque a favore del provvedimento”.

Francesca Michelotti, Su: “Il provvedimento è importante, le cose da dire si incentrano su ordinarierà e straordinarietà. Se non disturba nessuno vorrei precisare cose significa essere o non essere cittadino. Nel nostro Paese i diritti e i doveri dei residenti sono identici di quelli dei cittadini ad eccezioni del voto. Il voto qualifica il tuo fare parte a una cittadinanza. Ma è soprattutto il suggello dell’identità pubblica di una persona. Questo Paese perchè non si può permettere di concedere la cittadinanza per diritto? Che sia un’acquisizione che si raggiunge una volta perseguiti certi obiettivi o per aver contribuito allo sviluppo a questo Paese? Questo è importante. Il Consiglio grande e generale non si chiama più Consiglio principe sovrano, non è più il momento di fare il principe ma di fare le persone democratiche che sono finalmente sbarcate nel ventesimo secolo e riconoscono i diritti acquisiti con l’impegno e l’assolvimento di determinati presupposti. Sia quindi un’acquisizione, non una concessione, anche se si allungano i tempi e si mette qualche steccato in più. Perchè deve essere un gesto discrezionale? Perchè può diventare un atto di opportunismo elettorale? O comunque può confliggere con un interesse contingente?”.

San Marino, 21 Marzo, 2012/01

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