Consiglio G e G, seduta 16 luglio. Agenzia Dire

Consiglio G e G, seduta 16 luglio. Agenzia Dire

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 12-20 LUGLIO

 LUNEDI’ 16 LUGLIO

             Colpo
di scena in apertura dei lavori del Consiglio grande e generale. I Capitani
reggenti, Maurizio Rattini e Italo Righi, hanno annunciato il ritiro della
delegazione di governo e del sostegno alla maggioranza da parte del Nuovo partito socialista
e dei Moderati. Di conseguenza, i segretari di Stato per la Giustizia, Augusto
Casali (Nps), e per la Cultura, Romeo Morri (Mod), si sono dimessi.

            La
seduta è poi proseguita con l’esame della modifica al bilancio di previsione
2012 che contiene l’intervento di ricapitalizzazione in favore della Cassa di
risparmio. Durante il dibattito e la discussione dell’articolato, l’Upr ha più
volte sottolineato la presenza di incompatibilità e conflitti di interesse in
Aula chiedendo l’astensione dal voto. Il consigliere di Su, Enzo Colombini, ha
annunciato la sua decisone in tal senso. Su ha invece più volte chiesto alla
Reggenza di stoppare la votazione per un incontro con i capigruppo che portasse
a decisioni condivise. I due partiti hanno anche criticato la presentazione di
emendamenti dell’ultima ora non riguardanti la Cassa di risparmio.

            Il
progetto di legge è stato infine approvato con 38 voti favorevoli e 15
astenuti. La Reggenza, dopo una breve interruzione dei lavori, ha annunciato la
sospensione della seduta dopo la decisione di Nps e Moderati di ritirare la
delegazione di governo. Per domani sono così stati convocati congresso di Stato
e ufficio di presidenza per decidere come proseguire.

 

Di seguito un riassunto dell’ultima
parte del dibattito.

 

Nadia Ottaviani, A&l:
“La speranza di sottofondo è il rientro dei crediti da Delta, dato che siamo di
fronte a un intervento da 60 milioni di euro di denaro pubblico in un momento
difficile per il Paese. Mi chiedo se la Fondazione sia preparata a gestire
compiti così difficili, se la politica ha sempre puntato al bene comune, se il
sistema finanziario è stato difeso. Credo che qualche volta si sia prestato il
fianco alla denigrazione della Repubblica.

Serve
un nuovo percorso economico di sviluppo. Si potrebbe per esempio pensare a un
ente di Stato sul modello dell’Iri. Dobbiamo creare un nuovo mercato con
nicchie specifiche.

Si
parla di una cricca capace di impadronirsi della banca. Per l’intervento di
ricapitalizzazione questo rischio va assolutamente smentito. Invece chi pone
delle domande è visto come opaco. Allora mi rifaccio al senatore Andreotti,
fare parte di una maggioranza non significa mettere il cervello in frigorifero.
Spero sia l’ultimo salvataggio. Voterò a favore, ma voglio certezze che non ci
saranno scalate di poteri privati”.

Stefano Palmieri, Ap:
“Il clima si è surriscaldato per le dimissioni di due segretari di Stato. Nel
maggio 2009, quando è partita la vicenda Delta con gli arresti, i crediti
ammontavano a 2,8 miliardi. Nel 2011 erano già ridotti a 1,6. Da Delta sono già
stati incassati 1,2 miliardi di crediti, altri 700 milioni rientreranno entro
il 2015 e nel 2020 sarà chiuso l’investimento in territorio italiano dopo 8
anni.

I
numeri sono quelli della prima banca del Paese: una raccolta da oltre due
miliardi di euro e impieghi per oltre un miliardo. Chiuso l’affaire Delta,
Crrsm sarà un istituto solidissimo. Va però sostenuta per alcuni anni per i
nuovi criteri di patrimonializzazione, l’utile tornerà nel 2014. C’è insomma
bisogno di un sostegno momentaneo. Do pieno appoggio all’aumento di capitale”.

Stefano
Macina
,
Psd
: “Non mi spiace la caduta di un governo inadeguato e
caratterizzato da diatribe interne che non gli permettevano di agire come
necessario. Come Psd abbiamo sostenuto la necessità di fare un patto tra
maggioranza e opposizione. La ricapitalizzazione di Crrsm e la riforma
tributaria sono provvedimenti fondamentali. Il primo è un intervento importante
sul bilancio dello Stato, ma è necessario per mettere in sicurezza l’istituto”.

Luigi
Mazza
,
Pdcs
: “Non era in questo clima che avrei voluto
intervenire, mi rammarico, c’era ancora tanto da fare per il Paese.
L’intervento sulla Cassa è necessario, urgente e opportuno. Nessuno discute
sulla bontà del progetto Delta, ma sulle banche serve un’attenta vigilanza e
per questo Bcsm è fondamentale. La politica ha fatto il suo ruolo e non stiamo
mettendo a rischio 60 milioni per la sentenza. Oggi rinsaldiamo il capitale di
vigilanza e solo Su mi sembra non sia d’accordo. La Cassa non sarà quella del
passato. Sono favorevole a un azionariato popolare, ma con punti chiari. Il
prestito obbligazionario convertibile non deve essere sottoscritto da persone
giuridiche sammarinesi, non sono pari alle persone fisiche. Su prestito e
patteggiamento serve chiarezza”.

Pasquale Valentini, segretario di
Stato per le Finanze, replica
: “L’importanza
dell’intervento non può essere messa in discussione dagli ultimi fatti
politici. E’ indispensabile e le preoccupazioni, anche legittime, devono tenere
conto di una necessità inderogabile. Dire che il bilancio dello Stato non soffre è
impossibile e l’intervento appesantisce la situazione, ma sul bilancio 2011 il
deficit si sta ridimensionando da 51 milioni di euro a poco più di 20. Quello
del 2012 non aumenta e speriamo in altre economie. Certo in due anni il deficit
è stato di 50 milioni e abbiamo impegni di spesa pluriennali. Per questo la
temporaneità del prestito sarà più breve possibile, per evitare rischi. E’ un
intervento ponte per far sì che le criticità e le minacce speculative vengano
meno. Vogliamo dare vita a un nuovo percorso”.

Fabio Berardi, segretario di Stato
per il Turismo
:
“Il cda uscente ha fatto un lavoro complicato. Lo ringrazio”.

Alessandro Rossi, Su: “Stiamo vivendo un momento surreale e incomprensibile per
i cittadini. Non c’è più il
governo e il consiglio prosegue sul prestito. Dite che si
tratta di un intervento diverso dagli altri di salvataggio delle banche, ma
solo perché dà fiducia alla Cassa, mentre in altri casi c’è stata la dismissione. Si
tratta di cifre importantissime, stanziate in piena crisi politica. Chiedo alla
Reggenza di valutare un incontro con i capigruppo. Il salvataggio serve, siamo
contrari alla modalità, al mancato intervento sulla governance e alla latitanza
di un progetto di sviluppo”.

Federico Pedini Amati, Psrs: “Le cose vanno spiegate bene. Non si tratta di soli 60 milioni. Dovete spiegare esattamente le cose, come si procede. Alle mie richieste non c’è stata nessuna risposta”.  

Pier Marino Mularoni, Upr: “Sono state poste diverse problematiche che non hanno ottenuto risposta. Chiediamo che la Reggenza, la segreteria di Stato per gli Affari interni e l’Ufficio di segreteria interpretino il regolamento sulle incompatibilità di voto.

I costi del finanziamento sono noti per la Cassa, il tasso della Bce, ma non per lo Stato. Ma la segreteria di Stato per le Finanze non ci sente e tira diritto, chiedendo il voto per responsabilità. Noi avevamo chiesto una legge ad hoc. E poi è normale avere degli emendamenti dell’ultima ora che non riguardano la Cassa? Si crea confusione e già ce ne è tanta”.

Giovanni
Lonfernini
,
Upr, replica
: “Fioccano emendamenti che non c’entrano nulla.
L’accelerazione delle politiche è il clima in cui si vota., comndito da
incompatibilità e conflitti di interesse. La Reggenza deve controllare”.

Pier Marino Menicucci, Upr, replica:
“L’incomaptibilità è un tema importante, per noi fondamentale. Si tratta di
decisioni significative. Non è una battaglia ad personam, ma di legalità,
trasprenza e giustizia. Serve una verifica”.

Ivan Foschi, Su, replica:
“I punti sono ancora più critici per la crisi di governo. Fermiamo le bocce. La
variazione di bilancio era già uno strumento sui generis, noi non siamo
contrari a mettere in sicuirezza la banca, ma a questo tipo di intervento che
non dà garanzie allo Stato. C’è una crisi politica e vengono proposti
emendamenti che non c’entrano con la Cassa, non si può fare finta che governo e
maggioranza ci siano. Per chiudere il comma dobbiamo confrontarci e trovare
linee condivise”.

Pasquale Valentini, segretario di
Stato per le Finanze, replica
: “E’ una legge di
spesa, mi auguro che di fronte alla necessità dell’intervento ci sia una
posizione precisa del Consiglio”.

San
Marino, 16 luglio 2012/01

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