Consiglio G e G, seduta pomeridiana

Consiglio G e G, seduta pomeridiana

COMUNICATO STAMPA
CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 19-23 MARZO
MARTEDI’ 20 MARZO
La seduta del Consiglio grande e generale è ripartita dall’esame delle interpellanze. Si è poi passati a una serie di nomine e alla ripresa del dibattito su San Marino Tv. Sul tema il capogruppo del Psd, Claudio Felici, ha proposto un ordine del giorno aperto al confronto con la maggioranza. Così ha fatto anche Ivan Foschi per Su. L’istanza di Arengo, affinché vengano liberalizzate le concessioni radiotelevisive è stata respinta con 35 voti contrari, 15 favorevoli e 5 astenuti.
Di seguito un riassunto delle seduta.
Interpellanze
Interpellanza presentata dai consiglieri Giovanni Lonfernini e Pier Marino Menicucci (Upr) in merito alle affermazioni del segretario di Stato per gli Affari Esteri nella seduta della commissione consiliare permanente Esteri del 22 febbraio 2012

Antonella Mularoni, segretario di Stato per gli Affari esteri: “In commissione ho evidenziato una cattiva abitudine che mi spiace riscontrare tuttora nella politica sammarinese. Spero che presto ci libereremo da questo cattivo costume. Non faccio nominativi ora, ci sono sorprese e vengono coinvolti anche politici italiani, ma li farò al termine di questa legislatura. Comunque non ritiro nulla. Dovremmo privilegiare il bene del Paese prima degli interessi particolari”.

Giovanni Lonfernini, Upr replica: “L’auspicio è che questo cattivo costume venga meno. Spero anche che i nomi saltino fuori, oggi la risposta è vaga ed evade gli interrogativi. Quelle parole non sono state proferite in un bar, ma in un’Aula consiliare. Il rispetto delle sedi è un costume importante”.

Interpellanza presentata dai Consiglieri Giovanni Lonfernini e Pier Marino Menicucci sul trattamento riservato a un giovane sammarinese all’ingresso del Regno Unito.Antonella Mularoni, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Luca Buscarini il 21 febbraio è partito da Rimini per Londra, in compagnia di un italiano, per un breve soggiorno per studiare la lingua, essendosi in precedenza assicurato che non fosse necessario il visto di soggiorno. A suo dire aveva un pacchetto soggiorno più scuola e un biglietto di sola andata. All’arrivo è stato interrogato sulle motivazioni del viaggio, sulla sua disponibilità economica, sul lavoro e sull’iscrizione a una scuola di lingua inglese. Ha dichiarato di essere disoccupato per non intralciare il suo viaggio di studi e di avere a disposizone circa otto mila euro. Poi è stato accompagnato fuori dall’aeroporto, gli sono state prese le impronte, sequestrato passaporto e cellulare ed è stato perquisito. Sono seguiti altri interrogatori, in lingua inglese che Buscarini poco conosce. Poi ha potuto chiamare la famiglia che è entrata in contatto con la segreteria di Stato per gli Affari esteri. A sua volta ha contattato il consolato del Regno unito a Roma che è intervenuto contattando gli agenti inglesi. Il giovane sammarinese, è stato riferito alla segreteria di Stato per gli Affari esteri, è stato fermato per accertamenti perchè in possesso di un biglietto di sola andata e disoccupato. Dunque nella convinzione che volesse entrare nel Regno unito per cercare lavoro. Dopo 12 ore di attesa, alle 2.30 del 22 febbraio ha subito un altro interrogatorio e ricevuto il foglio di rimpatrio. Alle 6 è stato scortato senza documenti, restituitigli al suo arrivo a Roma, all’aeroporto.
I motivi del respingimento sono i seguenti: il fatto di essere disoccupato dal 31 dicembre 2011; viaggiava con un italiano che veniva a cercare lavoro; non avrebbe lasciato il Regno unito dopo una breve visita; non aveva prove di iscrizione ad alcun corso di studio.
Al 16 marzo non è arrivata nessuna risposta alla nostra nota al consolato di Roma. Le iniziative in questo caso non sono diplomatiche ma consolari; e il consolato è stato subito attivato. La segreteria di stato per gli Affari esteri è entrata in contatto con la famiglia. C’è stato un incontro con Buscarini a Palazzo Begni il 23 febbraio e dal dipartimento Esteri è partita una nota formale per il consolato il 24 febbraio per urgenti chiarimenti. Il 28 febbraio il console ha assicurato il suo interesse al caso.
Mettere in azione una unità operativa in stile unità di crisi è difficile da realizzare, servirebbero molte risorse e personale. Comunque c’è sempre attivo un numero in Gendarmeria”.
Interpellanza presentata dal consigliere Alessandro Rossi (Su) sui doppi incarichi dei dirigenti e delle figure professionalizzate del settore pubblico allargato.Valeria Ciavatta, segretario di Stato per gli Affari interni: “Ho ricevuto dal congresso di Stato l’incarico di fare un discorso innanzitutto di carattere generale. Dal 1967 e poi nel 1972 sono state introdotte norme, tuttora vigenti, che prevedono incompatibilità e divieti di svolgere attività economica e retribuita mentre è in corso un rapporto di pubblico impiego. Resistono attività culturali o artistiche purché non incidano sul lavoro.
Le regole generali sono per tutti i dirigenti: nessuna attività dipendente o indipendente, nessun attività di consulenza, nessuna carica, nessuna prestazione o incarico per privati che svolgono attività economica. Queste sono incompatibilità generali dei dirigenti, che si ricongiungono a quelle per tutti i dipendenti. Ve ne sono poi di speciali, legate a chi svolge mansioni delicate. A chi viola queste norme sono applicate le sanzioni della sospensione dal servizio o anche del licenziamento. La commissione Disciplina ha già comminato negli anni queste sanzioni.
Il principio tutela lo Stato quale datore di lavoro. Questa questione ha a che fare con il codice di condotta a cui San Marino si deve adeguare. Il consigliere Rossi chiede una ricognizione degli incarichi professionali ricoperti in settore pubblico e privato. Dall’ente non sono giunte segnalazioni di cariche oltre quelle del pubblico impiego.

In ambito sanitario e sociosanitario, si rileva che all’interno dell’Iss vi sono dei doppi incarichi. E’ il caso di Maurizio Berardi e Aurelia Zafferani, che non percepiscono nessun emolumento aggiuntivo, di Sanzio Castelli, dirigente, con un incarico per cui è previsto compenso, e, per un periodo temporaneo e senza emolumento, di Claudio Muccioli. Sono in corso accertamenti formali per chiarire la posizione dei medici e la situazione di Scientia Fidens. Abbiamo citato il caso del dottor Muccioli perché l’interpellanza evidentemente a questo faceva riferimento, ma ripetiamo che siamo in attesa di chiarimenti.

Alessandro Rossi, Su replica: “Ipotizzo che si possa andare nella direzione corretta. Serve creare una struttura che dia fiducia al cittadino e gli permetta di credere nel sistema. I segnali nei confronti di chi viola le regole vanno dati in maniera netta e trasparente, senza clamori”.

Nomine

Per la commissione di Controllo della Finanza pubblica, la minoranza, attraverso il capogruppo del Psrs, Paolo Crescentini, ha proposto Orsolina Muccioli e il Consiglio ha approvato.

Stessa sorte per la sostituzione in commissione elettorale di Fedora Agostini. In merito ha preso parola il capogruppo del Pdcs, Luigi Mazza.

Mazza: “Mi dispiace molto sul piano personale sostituire un’amica di 30 anni. Con l’accordo del consigliere Glauco Sansovini proponiamo Ennio Vittorio Pellandra”. Per la nomina di due membri effettivi e di un membro supplente del Collegio garante della costituzionalità delle norme, attraverso l’Ufficio di presidenza, la Reggenza ha proposto i professori Carlo Fusaro  e Giovanni Guzzetta, membri effetttivi, e Nicola Lettieri, membro supplente. Sul tema sono intervenuti i capigruppo di Su, Ivan Foschi, e di Ap, Roberto Giorgetti.

Foschi: “Si tratta del massimo organismo, nato nel 2003, per la corretta applicazione dei principi costituzionali. C’è rammarico per la procedura diventata via via sempre più una spartizione politica”.

Giorgetti: “Parole sconcertanti, le persone proposte non hanno militanza politica come insinua Foschi. Tentare di squalificarli è un’operazione poco intelligente. Dobbiamo distinguere il confronto sulle caratteristiche dei nominativi dalle procedure di proposta che sono delle forze politiche presenti in Consiglio”.

Esito positivo per la votazione: Fusaro ha ricevuto 45 voti, Guzzetta e Lettieri 43.
Per la nomina del dirigente dell’Ufficio centrale di collegamento il congresso di Stato, attraverso il segretario di Stato competente, Marco Arzilli, ha proposto la riconferma, possibile per un solo mandato di tre anni, dell’avvocato Lucio Leopoldo Daniele “per proseguire il lavoro svolto da questo importante ufficio. Bisogna tener conto dei riconoscimenti grazie alle relazioni che ha
saputo mettere in campo. L’ufficio è cresciuto per qualità e azioni, così come ii rapporti di interscambio”. La proposta è stata approvata all’unanimità

Infine la nomina del collegio dei sindaci revisori delle Aziende autonome di Stato: c’è stata in questo caso la proposta, approvata, di prorogare i componenti esistenti, dato che entro giugno l’Azienda autonoma di Stato dei servizi si trasformerà in spa.

Prosecuzione dibattito San Marino Rtv

Claudo Felici, Psd: “Il tema mi appassiona. A metà degli anni ’80 il problema era quali strumenti utilizzare a supporto della promozione, dell’informazione e della comunicazione politica. E sono state fatte due scelte importanti. Da un lato l’istituzione dell’università, dall’altro quella di Rtv, non una televisione qualsiasi, ma pubblica, in partnership con la Rai. Una scelta quest’ultima non solo di carattere assistenziale: per fare crescere la tv serviva un supporto e la Rai poteva dare esperienza, know how, contenuti e testimonial. Però l’apporto della tv pubblica italiana non doveva essere condizionante degli obiettivi di promozione di San Marino.

Dal marchio abbiamo tolto il riferimento alla Repubblica, ma così non si garantisce la riconoscibilità del prodotto. Abbiamo richiesto il piano aziendale, gli obiettivi, ma non ci sono stati dati; anche con il satellite la tv non si è data un obiettivo concreto e verificabile. Così non si può giudicare il rapporto tra costi e ricavi. Poi c’è la questione delle risorse umane, al 40% non dipendente. La razionalizzazione dei costi e del personale è fondamentale e servono elementi certi di controllo. Rtv deve stare più a cuore ai sammarinesi, ma deve valorizzarli e rappresentarli. E lo devono capire anche le risorse esterne. Si tratta di un elemento portante per significare ciò che è San Marino a livello globale. Presento l’ipotesi di un odg.
“Alla luce dei contenuti del dibattito sullo stato e sulle prospettive di sviluppo della San Marino Rtv,
considerato che la San Marino Rtv rappresenta per la Repubblica il principale veicolo di informazione, comunicazione e promozione istituzionale, politica e culturale, fuori e dentro i confini,
tenuto conto delle trasformazioni indotte dalle evoluzioni tecnologiche e di mercato del sistema radiotelevisivo internazionale in particolare rispetto alle prospettive legate ai nuovi orizzonti della multimedialità, alla conversione analogico-digitale ed alle trasmissioni via satellite;
alla luce dei rapporti bilaterali in essere in materia radiotelevisiva con la Repubblica Italiana;
il Consiglio Grande e Generale conferma il ruolo istituzionale delle San Marino Rtv come emittente pubblica, e le assegna il compito di realizzare in maniera puntuale una informazione completa, ampia, pluralista e rappresentativa del Paese, delle sue articolazioni culturali, politiche e sociali, e impegna la Commissione di Vigilanza nel suo ruolo istituzionale, di intensificare la sua azione di controllo in relazione a tali obiettivi;
impegna il Governo nell’obiettivo prioritario di consolidare le relazioni italo-sammarinesi in materia radiotelevisiva, in particolare ricercando bilateralmente gli elementi per valorizzare e concretizzare i contenuti dell’Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva fra la Repubblica di San Marino e la Repubblica italiana, sottoscritto il 5 marzo 2008, anche al fine di assicurare le risorse finanziarie oggi necessarie ed indispensabili al futuro sviluppo e consolidamento dell’azienda San Marino Rtv;
sottolinea la preoccupazione diffusa provocata dai dati relativi alla gestione economica dell’azienda San Marino Rtv,  e la necessità di una discontinuità delle politiche aziendali in grado di condurre la possibilità di rilancio attraverso un maggiore rigore della gestione finanziaria ed amministrativa, ad una maggiore chiarezza e conoscenza dei piani di investimento aziendali, ad una razionalizzazione dei costi e della gestione del personale nonché della relativa regolarità;
rileva come prioritaria una profonda riflessione sulla capacità di attrazione della San Marino Rtv rispetto ai bacini di fruizione attuali e futuri, attraverso un’analisi attenta dei dati di ascolto in relazione alla capacità della raccolta pubblicitaria oggi fortemente indebolita che rende l’azienda eccessivamente dipendente nei ricavi dai contributi istituzionali e lontana da una condizione anche parzialmente significativa di autofinanziamento”.

Luigi Mazza, Pdcs: “La televisione è un veicolo importante per promuovere il nostro Paese, ma l’obiettivo è andato perso. Quando è nata Rtv, con la Rai eravamo i soli ad avere la diretta, poteva dunque svilupparsi su uno strumento molto forte. Ma non è avvenuto. Forse il nostro partner non aveva il nostro stesso interesse allo sviluppo.

Abbiamo fatto un grande investimento ma nel futuro la sostenibilità della televisione non deve più essere legata al contributo economico, ma a un progetto di sviluppo. La Rtv deve essere uno strumento per valorizzare la nostra crescita. Non intendo attaccare tecnici, giornalisti e operatori, hanno fatto un grande lavoro e il Paese è cresciuto anche grazie a Rtv. Oggi però lo strumento non può essere solo un costo economico, deve avere un suo piano industriale e stare sul mercato al di là dei contributi istituzionali. Deve essere autosufficiente per cui vanno razionalizzate le spese e occorre creare un prodotto vendibile. Puntare sul satellite invece che sul digitale è un errore e dobbiamo riempire gli spazi con un palinsesto che attrae. Ma quello di Smtv non lo si conosce. C’è interesse verso le tv croate e slovene che trasmettono in inglese, potrebbe essere una proposta.
Serve un progetto, noi diamo fiducia a Rtv, ma deve valorizzare la statualità e attrarre interesse e pubblicità. Altrimenti non è più sostenibile”.

Antonella Mularoni, segretario di Stato per gli Affari esteri replica: “Stiamo approfondendo con l’Italia quali sono le possibilità di sviluppo in questo settore. Mi auguro che a breve tutti potremo disporre dei dati necessari per lavorare su San Marino Rtv. Dal bilancio pubblico vengono stanziate risorse significative, sia per i servizi che per la sede. Si parla di cifre superiori ai  2 milioni. Non siamo soddisfatti dei risultati, l’azienda è in calo di ascolti, la proposta non è più ritenuta appetibile dal circondario. L’offerta non è ritenuta convincente, nonostante gli investimenti, il pubblico è in calo. C’è sicuramente un problema. Siamo legati ad iniziative estemporanee e dell’ultimo minuto della parte italiana, quindi non si può programmare su medio e lungo termine. La situazione va chiarita con il partner italiano. L’accordo è stato firmato 5 anni fa e non possiamo continuare ad aggrapparci all’inserimento nel decreto milleproroghe. E’ necessario, e lo faremo a breve, verificare le intenzioni dell’italia. Se vuole continuare a collaborare con San Marino, con rinnovato impegno e con più entusiasmo – che non abbiamo mai visto. Sciogliersi dall’Italia significherebbe fare anche un discorso a parte per l’utilizzo, da parte italiana, delle frequenze assegnate a San Marino. Vorremmo maggiore entusiasmo dal partner italiano e non precluderci nessuna possibilità. Se l’Italia non vuole, ci cercheremo altri partner. Una riflessione va fatta anche sull’emittente. Il gradimento non è il migliore possibile. Le risorse destinate sono molte, devono esserci dei risultati soddisfacenti. Se la logica è aziendale, tutti dobbiamo muoverci in questa logica.

La nostra è una rete partecipata al 50% dallo stato sammarinese quindi abbiamo il dovere di svolgere una funzione che non sia soltanto quella di intrattenimento, ma che sia quella di trasmettere anche un’immagine di sostanza. Alla luce dei riscontri da parte italiana potremo essere più precisi”.

Teodoro Lonfernini, Pdcs: “Dal dibattito emerge insoddisfazione, non sempre il frutto di mancanza di professionalità. Il futuro di Smtv si gioca sulla capacità di produrre progetti, anche ambiziosi. La tv ha vissuto un momento difficile, ma la strada per trovare nuovi partner va percorsa con cautela. Anche perché non ci sono molte alternative alla Rai. Dobbiamo puntare sulle frequenze e sul territorio”.

Ivan Foschi, Su: “Capita anche di essere d’accordo con il segretario di Stato per gli Affari esteri. Siamo in una fase di transizione, ma quanto dura e con quali finalità? Serve una nuova forma di partnership con la Rai per dare futuro immediato e poi occorre interrogarsi sulla logica dell’autonomia. C’è una certa insoddisfazione per i risultati di gestione, i dati non rassicurano sul bacino d’utenza e sui ricavi. La realtà locale non va trascurata. Presento un odg.

Il Consiglio grande e generale a seguito del dibattito e del riferimento del governo
Ritiene che l’azienda radiotelevisiva sammarinese sia un patrimonio di tutti i sammarinesi da valorizzare il più possibile;
considera prioritario definire in maniera compiuta gli obiettivi strategici per lo sviluppo e il rilancio dell’emittente;
esprime preoccupazione per i dati relativi al bilancio aziendale;
invita a potenziare le occasioni di confronto politico;
il Consiglio grande e generale, ritenendo necessaria l’implementazione di nuovi accordi con l’Italia;
impegna il governo a riferire periodicamente sugli sviluppi delle trattative”.
Valeria Ciavatta, segretario di Stato per gli Affari interni: “Nel momento in cui si chiede a tutti un uso oculato delle risorse, questo discorso credo debba estendersi a tutti gli enti partecipati dallo Stato, finanziati in tutto in parte dal bilancio pubblico. E’ uno dei settori su cui avando adottato riduzioni sul numero uffici, essendo intervenuti come governo, credo sia legittimo averlo chiesto in passato in altri enti e chiederlo anche oggi. A Smtv abbiamo molte e ottime capacità professionali. La realizzazione della trasmissione per la visita del Papa ha dato dimostrazione che anche in questo settore sappiamo mettere in campo il meglio di noi. Però dopo quel momento importante, che ha visto l’inaugurazione della tv sul satellitare, non sono purtroppo seguiti livelli importanti in entrate pubblicitarie e anche per modelli che sono utilizzati nell’attività della nostra Smtv. Alcune figure mancano e potrebbero contribuire alla produzione della trasmissione in proprio che non ci sono più e che dovevano essere sviluppate. In ambito giornalistico le figure invece aumentano, dobbiamo riscontrare l’utilizzo di consulenti esterni con costi su cui dobbiamo riflettere se sono adeguati, secondo meritocrazia”.
Lonfernini Giovanni, Upr: “Il problema è che oggi, al di là del giusto riconoscimento, è doverosa una premessa politica rispetto al dibattito, rispetto cui sia maggioranza che opposizione vanno a riconoscere il ruolo della tv di Stato. Se abbiamo la possibilità di formulare valutazioni anche critiche rispetto alle politiche aziendali e se condividiamo scelta tesa al rilancio della tv di Stato, noi chiediamo di riuscire a tirare finalmente una linea di demarcazione. Se questo dibattito vuole essere considerato produttivo deve fissare punti di non ritorno. Sul tema delle prospettive il dibattito non ha dato risposte. Per logiche legate al futuro negoziato si cerca di non calare le carte in anticipo per riuscire a strappare condizione migliore”.
San Marino, 20 Marzo 2012/02

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