Consiglio Grande e Generale, 18 settembre, seduta mattutina. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale, 18 settembre, seduta mattutina. Agenzia Dire

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 17-23 SETTEMBRE

VENERDI’  18 SETTEMBRE – mattino

La seduta consiliare odierna è ripartita dall’esame del “Decreto – Legge 30 giugno 2015 n.97 – Interventi urgenti in materia di lavoro, ammortizzatori sociali e di trattamento previdenziale anticipato”. Il decreto è stato ratificato con 27 voti favorevoli, 13 voti contrari e un astenuto. Ratificato a maggioranza anche il “Decreto Delegato 30 giugno 2015 n.99 – Accesso dei membri del Consiglio Grande e Generale alle informazioni sui titolari effettivi dei soggetti autorizzati ai sensi della Legge n. 165/2005”

Mimma Zavoli (Civico 10): Capiamo benissimo l’impegno messo dalla Segreteria al Lavoro. Ma non si può continuare a colpi di decreti. Gli emendamenti che avete proposto stravolgono l’impianto del decreto che voi stesse avete formulato alcuni mesi fa. Non ci mettete nelle condizioni di svolgere appieno il ruolo di consiglieri d’opposizione. Un comportamento che io stigmatizzo. Da un punto di vista procedurale fate davvero piangere

Tony Margiotta (Su): Dobbiamo smettere di fare interventi a pioggia ed iniziare a aiutare le persone e i lavoratori che sono davvero in difficoltà. In questo momento a San Marino ci sono famiglie davvero in difficoltà ed altre che invece, pur non lavorando, sono meno in difficoltà. Chiedo dunque di non comportarsi con tutti alla stessa maniera ma di valutare le singole situazioni

Gianfranco Ugolini (Pdcs): Negli emendamenti abbiamo inserito un incentivo alle imprese per l’assunzione degli ultra 50enni e delle donne.

Nicola Selva (Upr): Si parla di aiuti al mondo del lavoro, con un decreto come al solito stravolto dagli emendamenti. Faccio un’osservazione sul metodo: si va avanti a colpi di decreti ed emendamenti. Ci sono buone intenzioni. Ma gli interventi, gli incentivi e gli sgravi vengono dati ad aziende con un certo numero di dipendenti, con requisiti dettagliati. Vengono fatti decreti ad aziende specifiche, sembra quasi si potesse fare il nome delle aziende che devono avere il beneficio di questo decreto. Sembrano aiuti ad-personam. Servono dati specifici e dettagliati su questo ambito.

Matteo Zeppa (Rete): Il metodo è sbagliato. Ci sono emendamenti fatti dal Segretario di Stato presentati 5 minuti prima dell’apertura del comma sui decreti. Il Lavoro è il tema primario a San Marino. Ricordo la bocciatura dell’ordine del giorno di Cittadinanza Attiva in cui si chiedeva di creare un tavolo politico con organizzazioni ed esponenti che hanno a che fare con il Lavoro. Nel programma economico 2016 con le linee direttive del governo a pagina 134, alla voce Lavoro, si nota una parte preponderante sulla libertà dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro. Mi chiedo: ma se il lavoro non c’è e la crisi viene solo tamponata, perché si continua a negare un confronto sul tema, anche fuori dall’Aula? Il testo del decreto negli articoli 6 e 7 è stato stravolto con interventi ad-hoc per alcuni precisi imprenditori, presentati con una enorme faccia tosta pochi minuti prima dell’inizio dei lavori del Consiglio. Non c’è sinergia fra le Segreterie di Stato. Chiedo che la votazione per buon senso venga sospesa. Questa è follia politica e metodologica. I lavoratori vengono usati come mera merce di scambio.

Iro Belluzzi (Segretario di Stato al Lavoro): Nel testo sono stati in alcuni articoli posti dei chiarimenti per cercare di aiutare l’amministrazione a interpretare nel miglior modo il testo. Si dà un incentivo alle imprese che scelgono San Marino per espletare le attività in cui è prevalente l’occupazione femminile. Sul metodo riconosco a Ciavatta e Zafferani un confronto per verificare le situazioni che portano a modificare determinati decreti. Si è eliminata la disoccupazione straordinaria perché i dati in mano al governo ci fanno essere consapevoli che ci sarà sicuramente una ripresa dell’occupazione. E’ in piedi un gruppo di lavoro che deve formulare un’ipotesi di riforma degli ammortizzatori sociali. In quel progetto cercheremo di garantire anche chi ha difficoltà a collocarsi. Sugli emendamenti proposti da governo, maggioranza e opposizione, realizzare la riforma del regolamento consiliare potrebbe mettere dei paletti. Sull’ordine del giorno non accolto sulla creazione del tavolo di confronto sul Lavoro, le metodiche per creare occupazione non passano solo attraverso la Segreteria di Stato del Lavoro, ma abbracciano una serie di deleghe e operatività del governo che non risiedono solo al secondo piano di Palazzo Mercuri. Penso a Industria, Cooperazione Internazionale, Sanità e Politica Estera.

Mimma Zavoli (Civico 10): Il Lavoro va affrontato in modo sinergico fra le diverse Segreterie di Stato. Le difficoltà sono interne al governo. Si cercano risposte alle urgenze, senza sinergie. Il Segretario di Stato si nasconde dietro alla necessità di modificare il regolamento consiliare, ma se ci fosse la volontà potrebbe agire diversamente.

Si passa poi all’esame dell’articolato: Civico 10 ha presentato 6 emendamenti. Rete ha presentato 3 emendamenti. Tutti gli emendamenti sono stati respinti.

Iro Belluzzi (Segretario di Stato al Lavoro): chiedo di ritirare l’emendamento proposto dal Governo aggiuntivo dell’articolo 7 dedicato agli incentivi volti a incentivare l’occupazione femminile. Materia molto delicata da approfondire. L’emendamento è stato ritirato.

Si passa poi alla votazione dell’intero decreto: Favorevoli (27) Contrari (13) Astenuti (1)

RATIFICA Decreto Delegato 30 giugno 2015 n.99 – Accesso dei membri del Consiglio Grande e Generale alle informazioni sui titolari effettivi dei soggetti autorizzati ai sensi della Legge n. 165/2005

Elena Tonnini (Rete): Quanto ancora deve costare a questo Paese il concetto di trasparenza? Si potrà dire sicuramente che questo decreto rappresenta un passo verso la trasparenza. Ma quanto ci è costato? Non sono queste le forme di controllo di cui necessità il paese. Servono forme di condivisione con i cittadini e non l’imposizione di veti. Noi siamo convinti che occorre eliminare tutti i vincoli relativi alla conoscibilità dei titolari effettivi. Non è questione di passi avanti o passi indietro. Su temi centrali come questo la questione è se siamo pronti o meno a un cambiamento che comunque arriverà. Non è più tempo di decidere quanto essere trasparenti ma se vogliamo una San Marino modello virtuoso sul fronte della trasparenza con la partecipazione dei cittadini oppure se vogliamo decidere di continuare a recepire accordi internazionali.

Federico Pedini Amati (Indipendente): Allo stato non si conoscono tutti i beneficiari effettivi degli istituti bancari finanziari. E questa è una sconfitta del Cgg e della politica in generale. Lo abbiamo verificato questa mattina io e il consigliere Lazzari andando a chiedere di persona i beneficiari a Banca Centrale. Poi passiamo parlare di tutto ma questa è la situazione reale. Sono assolutamente insoddisfatto della norma in questione.

Giancarlo Capicchioni (Segretario di Stato alle Finanze): Non ho la curiosità dei consiglieri Pedini Amati e Lazzari. A me interessa sapere che le nostre banche operino in assoluta trasparenza

Si passa poi all’esame dell’articolato: Rete ha presentato due emendamenti. I due emendamenti sono respinti

Si passa poi alla votazione dell’intero decreto: Il decreto è ratificato

La seduta consiliare è sospesa. I lavori riprenderanno alle 15 sempre al comma 6 “Ratifica decreti delegati e decreti legge”

San Marino 18/09/2015

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