CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 19-26 GIUGNO, VENERDI’ 22 GIUGNO, mattino

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 19-26 GIUGNO, VENERDI’ 22 GIUGNO, mattino

CONSIGLIO GRANDE E
GENERALE 19-26 GIUGNO

 

VENERDI’
22 GIUGNO

 

            Nel
tardo pomeriggio di ieri è partito l’esame delle istanze d’Arengo, proseguito
nella mattinata di oggi a partire dall’istanza numero 11.

Di seguito un riassunto del comma.

Istanza d’Arengo n.32 – Cittadini sammarinesi per richiedere
la modifica dell’art.15 della Legge n.118/2010 affinché il diritto alla
convivenza sia esteso a tutti senza discriminazione, approvata con 33 voti
favorevoli e 20 contrari.

Antonella Mularoni, segretario di Stato per gli Affari
Esteri:
“Da parte del governo ci si rimette alla volontà
dei gruppi consiliari che hanno avuto più occasioni di esprimersi e si
rimetterà alle loro decisioni”.

Fiorenzo Stolfi, Psd: “L’accoglimento
dell’istanza andrebbe a recepire una richiesta che è nella realtà delle cose,
se guardiamo altri ordinamenti sono più avanti di noi, c’è chi è più indietro,
ma la maggior parte è più avanzata nel riconoscimento di questi diritti. In
molti Paesi europei c’è anche la possibilità del matrimonio tra persone dello
stesso sesso, a San Marino è una richiesta minimale, per questo ritengo giusto
accoglierla. Noi esprimeremo voto favorevole”.

Alberto Selva, Ap:
“Intervengo a sostegno della stessa istanza, la condivido nella premessa,
quando fa luce sull’attuale normativa e dove si dice che la possibilità delle
convivenze viene riconosciuta solo more uxorio. Dal punto di vista del diritto
queste convivenze sono solo quelle di sesso diverso. Queste situazioni invece
meritano di essere riconosciute. Prima che i principi di diritto e le
convenzioni internazionali, la richiesta risponde a un sentimento di giustizia,
quella di ampliare la possibilità di convivenza a persone dello stesso sesso
nella Repubblica di San Marino. Mi auguro questa istanza venga accolta”.

Germano De Biagi, Psrs:
“Anche il gruppo Psrs è favorevole a quest’istanza. In un Paese libero e
democratico e aperto ci deve essere anche la libertà di sesso, razza, religione
e convivenza di coppie dello stesso sesso. Ritengo sia giunto il tempo di
recuperare”.

Angela Venturini, Mod:
“Credo che questa richiesta attenda alla sfera dei diritti universali
dell’uomo, in un Paese come San Marino, che porta nel mondo l’insegna della
libertà, non si può fare diversamente. Darò il mio assenso.”

Vanessa Muratori, Su: “Il
mio Stato mi dà la possibilità di convivere o di sposarmi con chi amo, e io ho
gli occhi marroni. Se questa possibilità non venisse data a chi ha gli occhi
azzurri sarebbe discriminazione. Lo stesso vale per l’orientamento sessuale.
Qui si parla di convivenza non di matrimonio”. 

Giuseppe Maria Morganti, Psd:
“Sono assolutamente d’accordo nel sostenere l’istanza, non vorremmo che
San Marino rimanesse al passo rispetto al riconoscimento dei diritti
universali”.

Francesca Michelotti, Su:
“Anch’io intervengo a favore approvazione dell’istanza. Tutti hanno
convenuto sull’impostazione rigorosamente giuridica dell’istanza, che si è
limitata a sottolineare quella che a mio parere non è stata altro che una disattenzione
sulla legge delle residenze, quando ha introdotto il caso della convivenza per
la richiesta di permesso di soggiorno.  E’
evidente che questo si riflette sulla vita delle persone. Una coppia
eterosessuale può decidere di sposarsi o di convivere, una coppia dello stesso
sesso non può scegliere di sposarsi, perchè la nostra legge non lo permette.
Poter convivere e poter avere l’opportunità per il partner non sammarinese di
risiedere a San Marino diventa molto significativo. La resistenza è dovuta al
timore di fenomeni demografici, lo ritengo impossibile che si favorisca un
finto outing con lo scopo di avere un permesso di soggiorno. Mi auguro che con
voto favorevole si risolva una problematica che certamente non è stata
intenzionale da parte del legislatore”.

Luigi Mazza, Pdcs:
“L’Istanza pone un problema che più che giuridico è sociale. Sono molte le
implicazioni che richiedono un’ampia analisi. Certo, nei rapporti tra persone
dello stesso sesso ci sono diritti che vanno garantiti, ma come partito non
possiamo esprimerci a favore. Lasciamo dunque libertà di voto ai singoli
consiglieri”.

 

Istanza d’Arengo n.9 – Cittadini sammarinesi per richiedere
che le strade pubbliche non siano destinate allo svolgimento di gare
automobilistiche/motociclistiche, respinta con 17 voti favorevoli, 29 contrari
e un astenuto.

Fabio Berardi, segretario di Stato per il Turismo e lo
Sport:

“Le strade pubbliche
sono suddivise in 4 gruppi, quelle di grande scorrimento non sono mai chiuse al
traffico per eventi della Fams, ma solo quelle secondarie. Onde evitare disagi,
le gare si svolgono nel fine settimana e le strade si chiudono solo per eventi
importanti che portano un alto numero di addetti e spettatori a soggiornare in
territorio con ottime ricadute turistiche. Polizia civile,
Gerndarmeria e Fams si adoperano per la sicurezza e per evitare disagi. La
filosofia con cui la segreteria si è applicata alla risoluzione del problema
tiene conto dei disagi degli eventi
motociclistici. Sono a proporre di non accogliere la presente istanza
d’Arengo”.

Giovanni Francesco Ugolini, Pdcs:
“Il segretario di Stato Berradi ha bene esposto ciò che avviene. Ci sono solo 5
manifestazioni e sono di alto livello sportivo. Creano difficoltà e disagi, ma
c’è anche un ritorno economico importante. Diaciamo non all’accoglimento”.

Glauco Sansovini, Ans:
“Capisco gli estensori dell’istanza, però queste manifestazioni ci sono sempre
state. Con buon senso si possono trovare delle soluzioni, queste manifestazioni
portano genete a San Marino. Il mio voto sarà contrario”.

Massimo Cenci, Nps:
“L’istanza evidenzia la preoccupazione di alcuni cittadini di vedersi isolati
nelle casi e di vedere compromessa l’incolumità di persone e cose. Ma le
manifestazioni sono state ridotte di numero e sono di alto livello. Sono per il
non accoglimento”.

 

Istanza d’Arengo n.8 – Cittadini sammarinesi perché si dia
realizzazione alle richieste dell’Istanza d’Arengo n.2 del 3 ottobre 2010
relativamente alla mappatura delle reti di acqua, luce e gas sul territorio per
un migliore coordinamento dei lavori pubblici, accolta con voto palese a
maggioranza.

Fabio Berardi, segretario di Stato per i Rapporti con l’Aass: “L’intera cartografia
di tutte le condutture è consultabile all’Aass e nei vari Servizi tecnici.
Prima degli scavi vengono sempre consultate. E il servizio è attivo da 15 anni.

Il senso dell’istanza è
già prassi consolidata da oltre un decennio. Verrà anche promossa la cedola da
rilasciarsi a consultazione avvenuta. Propongo di accogliere l’istanza”.

Maria Luisa Berti, Ns:
“Esprimo soddisfazione per l’orientamento del governo che ha dato atto che
è prassi consolidata quello che l’istante ha richiesto. Per il mio gruppo
esprimo voto favorevole”.

Nicola Selva, Upr: “Acqua,
luce e gas sono punti per sviluppare il nostro territorio e per mettere in moto
politiche di risparmio energetico. Accolgo anch’io favorevolmente questa
istanza”.

Alessandro Mancini, Psd:
“Condivido pienamente l’istanza, il tema affrontato è importante e mette
in evidenza una serie di problemi come la sovrapposizione di lavori e mancati
coordinamenti. Mi fa piacere che il governo abbia espresso un giudizio
positivo. Gran parte della mappatura è fatto, i nuovi strumenti elettronici ci
danno un aiuto in più. Esprimo il voto favorevole del mio gruppo”.

Roberto Giorgetti, Ap:
“Da tempo nel nostro Paese è stato avviato un lavoro importante di
mappatura del territorio. Forse una delle pecche su cui si riscontra una
mancanza di miglioramento è nell’uso di questi dati per meglio coordinare una
serie di lavori, la cui competenza è ripartita a diverse aziende e istituzioni.
Non può che esserci da parte del mio gruppo il favore per la valorizzazione di
un lavoro già avviato”.

Oscar Mina, Pdcs: “Ribadisco
il parere favorevole per l’istanza, sotto l’aspetto della consultazione
obbligatoria, del coordinamento e della sicurezza”.

Francesca Michelotti, Su:
“Sottoscrivo l’approvazione in pieno anche da parte del gruppo di Su.
Siamo grati all’istante che espone la complessità di certe procedure e propone
alcune strade che saranno sicuramente valutate dall’Azienda. Solleviamo anche
noi la necessità di coordinamento”.  

 

Istanza d’Arengo n.16 – cittadini sammarinesi affinché su
tutto il territorio nazionale siano installate strutture (“Case
dell’Acqua”) che – attingendo alla rete idrica statale – consentano
l’approvvigionamento idrico in sicurezza da parte della cittadinanza, approvata
a maggioranza; Istanza d’Arengo n.24 – Cittadini sammarinesi per
l’installazione di distributori d’acqua in tutte le mense pubbliche, respinta
con 14 voti favorevoli e 26 contrari.

Fabio Berardi, segretario di Stato per i Rapporti con l’Aass: “Sulla prima istanza l’Aass
è molto attenta alla raccolta differenziata. Nel 2011 sono stati raccolti
509.425 chilogrammi di plastica. Abbiamo già acquistato una Casa dell’acqua che
entro l’anno, probabilmente in estate, sarà installata nel Castello di
acquaviva. Poi verranno acquistati altri dispositivi. Si propone l’accoglimento,
sulla seconda, le mense non sono gestite dallo Stato, ma dalla Camst e ad essa
spetterebbe la gestione. La competenza non è pubblica il consiglio
difficilmente può accogliere l’istanza”.

Nicola Selva, Upr: “L’acqua imbottigliata induce diversi problemi
e poi c’è anche il ruolo delle multinazionali che spingono per il suo utilizzo.
Lo Stato deve impegnarsi, anche su una corretta informazione. Le istanze sono
da accogliere”.

Alessandro Mancini, Psd:
“E’ un tema importante e di interesse pubblico, fuori dai nostri confini
questa sperimentazione è attuata da tempo con risultati positivi sotto gli
occhi di tutti. La proposta dell’istanza è da accogliere, ho ascoltato
l’intervento del segretario che ha evidenziato come parte dell’istanza possa
creare difficoltà per l’installazione in attività private come le mense. E’
un’osservazione giusta che va presa in considerazione, ma possono esserci
sinergie con i privati e una soluzione al tavolo si trova. Inviterei quindi ad
accogliere l’istanza e ad affrontare successivamente eventuali problemi”.

Enzo Colombini, Su: Se parliamo di acqua e ci mettiamo a fare guerra alle
multinazionali, non abbiamo risorse. Possiamo invece promuovere la fornitura
pubblica senz’altro con le case dell’acqua. Poi con norme di disincentivo per
l’acqua in bottiglia. Anche se dovessimo accogliere la seconda istanza, nessuno
può criticare poi il governo per non riuscire ad imporre la scelta ai privati.
Si può agire sulla normativa per incentivare o disincentivare, in modo che
anche per i privati siano vantaggiosi atteggiamenti virtuosi”.

Stefano Palmieri, Ap: “Le
case dell’acqua si possono sperimentare, anche se l’acqua  è già presente nelle nostre abitazioni è
consumabile, ma nulla ci vieta di sperimentare. Sulla seconda invece credo
possa nascere un problema di controllo nelle mense pubbliche. Subentra poi il
metro del distributore privato e serve una controllo sull’attrezzatura e qui la
perplessità rimane”.

 Andrea Mina,
Pdcs:
“La prima istanza delle casette riscuote il parere favorevole,
l’azienda offre garanzie, mentre sulle attività delle mense restiamo
dubbiosi”.

 

Istanza d’Arengo n.11 – cittadini sammarinesi affinché –
nell’ambito del reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Stato – sia
consentito l’accesso ad un maggior numero di persone per l’assistenza ai
degenti e perchè sia realizzata apposita area riservata ai pazienti non più
necessitanti di tali cure intensive ed in attesa di trasferimento ad altro
reparto, respinta con 25 voti favorevoli, 29 contrari e un astenuto.

Claudio Podeschi, segretario di
Stato per la Sanità
: “Tale problematica è già stata affrontata sia dal
direttore Uoc Anestesia e terapia intensiva che dalla direzione del
Dipartimento ospedaliero e dal Comitato esecutivo dell’Iss. Il contatto
continuo tra malato e familiari è utile al percorso terapeutico, per cui per
l’anno 2012 è a budget un progetto sperimentale di Terapia intensiva aperta. Il
training formativo per il personale di Terapia intensiva è già iniziato ed
entro luglio verrà avviato il progetto, per una durata di 6 mesi. I familiari
potranno assistere i propri cari dalle 11 alle 23.

Sull’area
di degenza separata la proposta non è al momento percorribile, ma il progetto
di Terapia intensiva aperta sosoddifa comunque le esigenze dei firmatari”.

Mauro Chiaruzzi, Psd:
“Il tema è molto importante, spiace sia all’inzio della seduta. La rianimazione
aperta è un concetto innovativo che non ha molte esperienze neanche in Italia.
Dal contatto diretto con i parenti c’è giovamento per la persona malata. Mi
congratulo con l’iniziativa del segretario di Stato. Il nostro voto sarà
positivo”.

 

Istanza d’Arengo n.15 – Cittadini sammarinesi affinché sia
elaborato – e poi distribuito a tutti i Capi-famiglia della Repubblica –
apposito opuscolo informativo sulle varie implicazioni derivanti dal consumo di
carne, respinta con 22 voti favorevoli, 26 contrari e un astenuto.

Claudio Podeschi, segretario di
Stato per la Sanità
: “Ci sono due tipi di problematiche, l’implicazione
etica e ambientale, legata anche al benessere degli animali, di cui si dicute
anche a livello europeo. L’urgenza di sviluppare una cultura del consumo
consapevole. A San Marino non ci sono allevamenti intensivi e quelli
tradizionali, solo di bovini, sono 29 con 1.145 capi, 40 per azienda. Nel 2011
sono stati macellati 710 capi, per un peso di 213 mila chilogrammi, ma non
copriamo il fabbisogno nazionale, per cui nel 2011 sono stati importati 400.000
chilogrammi di carni bianche macellate e 750.000 di rosse. E’ impossibile
stimare il consumo pro-capite.

Sull’alimentazione
consapevole servono politiche pubbliche coerenti e sinergiche. Nelle scuole
sono in atto inziative di sensibilizzazione e progetti multidisciplinari, c’è
attenzione anche nelle mense. A oggi non si ritiene necesario l’opuscolo”.

Denise Bronzetti, Psd:
“Il non accoglimento ci lascia esterefatti. E’ vero che ci sono programmi
alimentari nelle scuole, ma non basta. Occorre sare maggiori informazioni alle
famiglie e l’istanze chiede proprio questo”.

Silvia Cecchetti, Psrs:
“L’istanza dà l’opportunità di riflettere sulla salute. Le istituzioni
sammarinesi devono occuparsin di rieducazione alimentare. In parte la sanità lo
fa nelle scuole”

Enzo Colombini, Su:
Questa
materia è disciplinare, se ne dovrebbe occupare la Cultura. L’approccio non è
solo sanitario. Non è con un opuscolo che si fa una corretta educazione.
L’istanza chiede di mettere in evidenza e riprendere una lotta impegnativa. Non
capisco perché la conclusione
del governo sia quella di bocciarla
”.

Claudio Felici, Psd:
L’istanza
offre un contributo molto positivo. Non ha un approccio assolutamente ideologico.
E’ un a questione che non riguarda solo il nostro Paese, ma tutti quelli
sviluppati ed è argomento di grande dibattito culturale. Quello che si recita
nella premessa è assolutamente condivisibile. Noi pensiamo che un’informazione specifica
può essere elemento di grande attualità. E’ una cosa che riguarda la nostra
salute in termini stretti. In tutto il mondo occidentale non si chiedono
cos’hanno nel piatto: queste considerazioni vanno favorite da tutte le
istituzioni che fanno dell’educazione di un fatto primario. Noi crediamo che si
debba esprimere voto positivo
”.

Claudio Muccioli, Pdcs:
Nella
parte finale dell’istanza si chiede di dare corretta informazione sul consumo
di carne. Dagli interventi precedenti mi viene da chiedere: qual è la corretta
informazione?
Quella che dice che il consumo di carne non è legato a una corretta alimentazione?
Non si vogliono gli estremismi, spesso le informazioni che ricaviamo dai media
vanno da chi dice che ogni cosa fa male al contrario. Quando diciamo che per produrre
un chilo di carne c’è un costo energetico alto, allora bisogna anche dire che
le coltivazioni necessitano di molta acqua. In ambito medico è riconosciuta poi
l’intolleranza ai cereali e allora determinati cereali come il grano dovremmo
usarli in modo ponderato. Il tutto per dire che sulla corretta alimentazione
serve una riflessione molto ampia. Per questo l’ultimo aspetto dell’istanza mi
lascia perplesso ed è uno dei motivi per cui deve essere rigettata. Le autorità
devono dare informazioni su un’equilibrata alimentazione non che sia preferito
un tipo piuttosto che un altro. A nome del mio partito, annuncio che voteremo
no a
quest’istanza
”.

 

Istanza d’Arengo n.19 – Cittadini sammarinesi affinché sia
riconsiderato il tema del rapporto con l’Unione Europea, ed in subordine, per
rendere possibile ai giovani sammarinesi l’accesso a tutte le occasioni
internazionali di formazione continua, per regolamentare i rapporti culturali e
formativi e dedicare una voce di bilancio a supporto dei giovani meritevoli,
approvata all’unanimità.

Romeo Morri, segretario di Stato per la Cultura: L’istanza ci conduce a trattare un
tema interessante e credo fondamentale in questo momento. Vorrei cogliere
alcune parti del testo, che il capitale umano rappresenta uno dei pilastri per
un nuovo piano di sviluppo del Paese e gli istanti suggeriscono di investire su
di esso. In questo momento di difficoltà economica arricchire il patrimonio
umano di San Marino è prioritario. I suggerimenti fatti dagli istanti sono
molto importanti e significativi, il momento è certamente difficile sul piano
economico e occupazionale e ciò deve invitare San Marino a tracciare un
percorso per il futuro. Il nostro Paese ha aderito al trattato di Lisbona.
Abbiamo necessità di continuare con un investimento forte su cultura,
istruzione e università. La realtà sammarinese ha un ricco patrimonio
culturale, legato all’associazionismo, alle realtà del mondo musicale, per
esempio. C’è un potenziale umano e culturale che, per una realtà di 60
chilometri quadrati è notevole. La nostra è una scuola di alta qualità,
l’università si sta aprendo a nuove opportunità formative, tra queste includo
le possibilità di studio all’estero, come l’Erasmus, e altri progetti formativi
internazionali. Con il trattato di Lisbona abbiamo fatto un bel passo avanti,
dobbiamo proseguire e mi auguro in Consiglio ci sia disponibilità, malgrado il
momento economico, di continuare ad investire. E che dunque si accolga
l’istanza”.

Fiorenzo Stolfi, Psd: “Molti
giovani sammarinesi sono costretti a chiedere un’altra cittadinanza per poter
accedere ai programmi di istruzione europea. Questo non è solo argomento di
polemica tra forze politiche, ma una realtà testimoniata da queste istanze
d’Arengo. Ascoltando il segretario di Stato Morri ho pensato che avesse
sbagliato il tema dell’istanza. Di fronte alla richiesta di giovani sammarinesi
di poter accedere a programmi formativi fuori da San Marino, lui ha parlato di
quant’è bello formarsi a San Marino. Si chiede una formazione di una San Marino
integrata a livello europeo. Parliamo sempre e solo di economica, ma è giusto
investire in cultura come chiedono gli istanti”.

Silvia Cecchetti, Psrs: “Purtroppo
non si è fatto abbastanza sugli investimenti per il capitale umano. A volte è
difficile comprendere che questi sono gli investimenti più proficui a livello
sociale ed economico. L’economia di oggi è economia delle competenze e della
conoscenza, di fronte alla caduta delle certezze e dei valori. L’istanza non
dice solo di sostenere programmi di formazione, ma va oltre, e sottolinea come
sia assolutamente necessario aprire le porte al mondo e fare in modo che le
conoscenze dei cittadini possano essere ulteriormente approfondite nell’ambito
dell’Unione europea. A causa di una insufficiente integrazione del Paese con
l’Ue, alcuni giovani che hanno potenzialità per le sfide dell’innovazione e
dell’economia sono esclusi da una serie di programmi di formazione. Qui
dobbiamo essere capaci di capire che è ora di superare questo tipo di
limitazioni culturali. Credo che non solo questa istanza debba essere accolta,
ma che si debba dare una precisa programmazione delle necessità. Lancio un
appello ai giovani che hanno approfondito le loro conoscenze all’estero. Non
rinuncino a rientrare nel loro Paese e a diffondere quelle conoscenze qui, ma
anche non rinuncino a fare politica. Se eleviamo la classe politica, eleviamo
il Paese”.

Andrea Zafferani, Ap: “Il tema
dell’Unione europea è stato già approfondito a lungo in quest’Aula e il
percorso scelto è pragmatico. Lo Stato dovrebbe comunque fare molto di più per
favorire la formazione internazionale dei giovani. I voucher formativi
recentemente introdotti sono un passo avanti, ma riguardano solo persone già
occupate, quindi è una misura limitata, anche se copre uno degli aspetti
richiesti dall’istanza. Rappresentano comunque una misura utile introdotta in
questa legislatura, ma per la formazione pre-lavorativa dobbiamo assolutamente
fare di più. Porto l’esempio delle difficoltà incontrate da un mio amico ha
vinto un master in Lussemburgo di alto livello sulla finanza. Non ha trovato
sostegno dalle istituzioni, le nostre leggi non sono aggiornate e non
finanziano questo tipo di master. Questo amico si è dovuto fare carico di tutte
le spese e ha potuto parteciparvi grazie alla doppia cittadinanza.
Presumibilmente rimarrà in Lussemburgo alla fine del percorso. Questa é
un’occasione persa e ce ne saranno altre che non conosco. Si può pensare al
miglioramento della legge sul diritto allo studio, ad accordi per la formazione
all’estero con singoli Paesi, ma qualcosa dobbiamo fare perchè allora quando
dentro in quest’Aula parliamo di internazionalizzazione e di andare all’estero
facciamo demagogia”.  

Federico Bartoletti, Pdcs:
“In Italia con i nostri allievi le università procedono a macchia di
leopardo, alcuni per accedere all’Erasmus li considerano, altri no. Rispetto
poi alla possibilità di stage e lavoro, come la partecipazione a campus di
scavi archeologici, fino a qualche tempo fa, quando i fondi dell’Università
erano capienti, erano allargati ai sammarinesi, ora non più. Serve un accordo
per risolvere questa situazione. Colgo la disponibilità del segretario Morri,
ma occorre intervenire subito su certe situazioni per cui è sufficiente la
semplice decretazione”.

Claudio Felici, Psd: “Cogliamo
l’elemento della crisi e della necessità di razionalizzare le risorse affinché
domani la classe dirigente sia sorretta da una propria conoscenza e dal sapere
ciò che c’è fuori. L’istanza va sostenuta e approvata. Un piccolo Stato rischia
di chiudersi in un ghetto di autosufficienza culturale, invece è vitale dare
possibilità ai giovani di formarsi fuori, per tornare e mettere a frutto la
propria conoscenza. Non è demagogia. Il Paese si merita e ha bisogno del
massimo della qualità soprattutto nella sua classe dirigente”.

Massimo Cenci, Nps: “Questa
istanza é la dimostrazione evidente di un cambio di mentalità che è in atto nel
nostro Paese, come in altre parti del mondo. Dimostra come nuove generazioni
sentano l’esigenza di formarsi e fare esperienze di vita al di fuori dei nostri
confini”.

Giovanni Lonfernini, Upr:
“Paesi come Lichtestein, Turchia e Islanda hanno una serie di accordi con
l’Ue e da tempo hanno fatto una scelta quantomeno per risolvere problemi
culturali e di formazione per integrare i propri cittadini. La politica oggi ha
avuto gravi ritardi e non possiamo stupirci se giovani sammarinesi che studiano
in Italia si pongano il problema di acquisire un’altra cittadinanza. Se vanno a
studiare in Italia e in università che aderiscono a programmi comunitari, ci
diamo porre il problema di dare ai nostri una chiave per il mondo. Il problema
non è quello di aderire all’Ue, ma permettere agli studenti sammarinesi di
uscire dal territorio. Poniamoci il problema della nostra classe dirigente,
guardiamo ai nostri presidi strategici, non solo il Consiglio, ma le imprese,
il settore bancario. Con i dati alla mano, verifichiamo quali sammarinesi
decidono della nostra sovranità”.

Enzo Colombini, Su: “E’ un
invito al governo ad andare oltre. Si fa bene a sottolineare la qualità della
nostra istruzione e l’università, ma non è questo il punto. Occorre accogliere
le tre proposte dei firmatari per andare oltre con le opportunità. Non bastano
i trattati di Lisbona e di Bologna, occorre cercare nuove opportunità e creare
nuove dinamiche per i nostri giovani. Nel bilancio c’è già un capitolo per
sostenere la formazione dei nostri giovani, ma non sappiamo quali sono i
risultati offerti da questa cifra di bilancio”.

Maria Luisa Berti, Ns:
“Il tema deve prescindere dall’adesione Ue. E’ importante l’effetto di
fare conoscere il nostro Paese e le sue parti migliori, i nostri giovani. Non
c’è strumento migliore per promuoverlo. I suggerimenti degli istanti per
trovare rimedi alle limitazioni in essere per i giovani che vogliono formarsi
fuori confine devono essere colti e approvati da questa Aula. Uno Stato che
investe nella formazione dei suoi giovani investe nella sua classe dirigente e
apprezzo l’indirizzo del segretario di Stato Morri perché ha colto questo tema.
Non posso fare altro che esprimere il parere favorevole all’istanza da parte
personale e della mia forza politica”.

Federico Pedini Amati, Psrs:
“Oggi non siamo pronti come sembra a iniziare un percorso attivo con l’Ue,
allora gli istanti chiedono per lo meno di guardare alle possibilità per i
giovani di partecipare a progetti formativi comunitari. Oggi il contesto
internazionale ci obbliga a far sì che il Paese si concentri per formare i
dirigenti di domani, perché le nuove generazioni siano pronte  a confrontarsi con altre realtà. Il lavoro
non è un ambito secondario, dobbiamo essere fautori della preparazione della
classe politica che dovrà affrontare l’Europa domani”.

Alberto Selva, Ap: “Questa è
l’istanza più interessante che abbiamo oggi in discussione, lo testimonia il
lungo elenco di interventi. L’istanza va accolta, ed effettivamente la
segreteria di Stato sul terreno della opportunità di formazione è già a buon
punto, non è ferma al palo. Il riconoscimento dei titolo di studio è la
precondizione per tutto. Siamo tutti d’accordo sull’importanza che per i nostri
giovani rivesta la formazione oltre confine, più andiamo all’estero più ci fa
bene”.

Denise Bronzetti, Psd:
“Quante volte ancora ci troveremo a discutere su come affrontare questa
problematica? Non si chiede l’integrazione europea, ma di risolverne una parte,
la libertà di circolazione rispetto all’accesso di programmi di formazioni
comunitari. Al tema posto, volenti o nolenti, dovremo dare una risposta.
Rispetto ai voucher formativi poi c’è un problema. Se mandiamo i lavoratori
sammarinesi all’estero, anche per periodi lunghi, come previsto dal
provvedimento del segretario di Stato Mussoni, in mancanza di accordi
bilaterali, mi chiedo come questi lavoratori possano effettivamente possano
vivere all’estero senza permessi di lavoro. I voucher non varranno solo per
l’Italia. Sarebbe stato opportuno poi che certe possibilità fossero rivolte
anche chi deve entrare nel mercato del lavoro. E ancora, se le figure
professionali che servono alle nostre aziende le dobbiamo reperire fuori
territorio, su questo punto dobbiamo intervenire”.

Nadia Ottaviani, A&l:
“Quando si parla di convenzioni e contratti che deve sottoscrivere lo
Stato, e che deve sottoscrivere spesso con cittadini non sammarinesi, per
figure apicali, suggerisco che all’interno di questi mansionari dei
professionisti deve essere inserito anche l’impegno di affiancare i nostri
giovani.  E’ un metodo semplice di basso
costo e che può essere applicato da subito. Accogliere questa istanza
all’unanimità è cosa positiva, ma una volta accolta, bisogna darvi seguito,
introducendo un capitolo di spesa specifico.

Segretario di Stato Romeo Morri, replica:
“Nella fase introduttiva ho voluto citare quello che San Marino presenta e
ha fatto sul piano della cultura e della pubblica istruzione, volevo
valorizzare quello che la Repubblica è sul piano della formazione, non per fare
polemica, ma ogni tanto è importante dare atto che questo Paese in alcuni
settori esprime aspetti estremamente positivi. Sulla legge per il diritto allo
studio dobbiamo procedere con un approfondimento e un aggiornamento. Alcune
scelte le possiamo realizzare nei prossimi giorni, è vero, e da parte mia c’è
disponibilità totale. Nell’ultimo periodo San Marino ha avviato la formazione
per i suoi quadri dirigenti. Con l’università di Bologna abbiamo attivato un
corso sull’antiriciclaggio, cui hanno partecipato 15 cittadini sammarinesi.
Abbiamo avviato poi un discorso con il ministero italiano per dare risposte ai
sammarinesi che vogliono cercare rapporti con gli organismi internazionali
sulla formazione. Stiamo cercando di costruire le basi per offrire il massimo
delle opportunità formative ai nostri giovani”.

 

Istanza d’Arengo n.27 per
l’istituzione della Banca del tempo nella Repubblica di San Marino, approvata
a  maggioranza. 

Romeo Morri, segretario di Stato per
la Cultura
:
“Il tempo è un problema fondamentale e una risorsa preziosa, dunque va
valorizzata anche in forme innovative come la Banca del tempo. In questo caso
non si può parlare di volontariato, dato che l’offerta di un’ora è ripagata con
un’altra ora. Il governo esprime parere positivo”.

Enzo Colombini, Su: “L’istanza ha un valore intrinseco e va
accolta”.

Stefano Macina, Psd: “L’iniziativa è consolidata fuori territorio.
Esprimiamo voto favorevole”.

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