CONSIGLIO GRANDE E GENERALE. LA SESSIONE DEL POMERIGGIO

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE. LA SESSIONE DEL POMERIGGIO

REPUBBLICA DI SAN MARINO

Ufficio Stampa del Congresso di Stato

COMUNICATO STAMPA

I lavori consiliari sono ripresi nel pomeriggio con il dibattito sul rinvio della nomina del Presidente di Banca Centrale. Sono 35 i consiglieri iscritti al dibattito che proseguirà per tutta la giornata.
Di seguito, degli estratti degli interventi in Aula.

Marco Arzilli, Segretario di Stato per l’Industria: “Ho sentito parole ingiuste nei confronti del
Governo che oggi non è sconfitto. Ci troviamo in situazione delicata, critica, dove c’è un problema di fondo che non riguarda solo il settore finanziario. Il nostro Paese ha perso credibilità fuori di qui, credibilità che è difficile da riconquistare. Questo Governo si è rimboccato le maniche e ha mandato segnali di serietà per dimostrare che i sammarinesi meritano che il loro Paese sia considerato credibile. Ciò prima non era successo, chiedo solo si prenda atto del momento attuale, della necessaria riconquista di serietà anche di chi Governa in questo Paese. Noi in tre mesi questo lo abbiamo fatto.

La nomina di Presidente Bcsm può dare slancio e configurare una nuova pagina nella gestione di Banca Centrale. Abbiamo cercato un candidato, ma abbiamo avuto rifiuti eccellenti. Oggi però non usciamo sconfitti ma con la necessità di trovare un nome che ci dia la possibilità di compiere un percorso che negli ultimi anni si è interrotto e, non solo, stava avanzando verso un punto di non ritorno. Non vedo quindi una sconfitta politica, non ci sono motivazioni contro il Governo.

Ora, il Congresso farà le sue scelte e si assumerà le sue responsabilità. Allo stesso tempo cercherà di tirar fuori il Paese da una situazione non semplice. Questo Governo e questa maggioranza stanno lavorando celermente e ci auguriamo di portare presto il presidente di Bcsm, ma anche di rimettere sul giusto binario il nostro Paese. Per questo non servono scelte avventate, ma soluzioni di prospettiva”.

Clelio Galassi, Pdcs: “Il contesto bancario e finanziario, che ha un’importanza notevole e strategica per il Paese, versa in una situazione di grave difficoltà, dovuta all’evolversi del quadro internazionale che sta andando avanti, mentre noi siano fermi al palo. Oggi, fra capo e collo, abbiamo dovuto rincorrere provvedimenti importanti, come l’ammodernamento della legge sull’antiriciclaggio. In fretta e furia abbiamo dovuto farci valutare dal Moneyval, abbiamo visto con sorpresa che abbiamo carenze in Banca Centrale come nel Tribunale, carenze di controlli e, alla fine dei conti, è venuto fuori che il nostro Paese è fuori dalla White List. Bisogna essere non pessimisti ma molto preoccupati. Ho sentito una serie di illazioni sulla non accettazione del Prof. Savona, di quella di Masera, c’è stato persino un collegamento con le dimissioni di Fabio Massimo. E’ la solita farsa politica, non intravedo una concatenazione tra queste situazioni. Intravedo invece la necessità di portare a San Marino persone con caratteristiche che possano dare un buon contributo a Banca Centrale”.

Silvia Cecchetti, Psd: “E’ evidente e chiaro che nella normale dialettica politica la maggioranza fa la maggioranza e l’opposizione fa l’opposizione, ma questo è un momento particolare: siamo di fronte a una crisi che non ha precedenti. Allora Governo e opposizione dovrebbero fare quadrato e scegliere di dialogare su alcune iniziative comuni come il dibattito sui criteri di scelta del Presidente di Banca Centrale, che ha una valenza tecnica ma soprattutto politica.
La mancata nomina, determinata da un metodo sbagliato, è un fatto negativo ed è inevitabile sottolineare come il Governo sia inciampato su una delle priorità della sua campagna elettorale”.

Stefano Palmieri, Ap: “Il presidente di Banca Centrale deve accompagnare un sistema in una fase di trasformazione che inevitabilmente dovremo affrontare. Dovrà accompagnare il sistema sammarinese verso la trasformazione d’immagine, nel ‘farsi vedere’. Fino ad ora, meno ci si metteva in mostra a livello internazionale, meglio era. Ora bisogna invertire rotta. C’è da rimboccarsi le maniche e se c’è da perdere un mese in più per cercare il nome del presidente Bcsm, si perda, perché l’obiettivo è portare a San Marino il miglior professionista possibile. E tutti assieme dobbiamo lavorare, anche se la maggioranza deve fare la parte maggiore perchè ha ricevuto il compito di farlo”.

Denise Bronzetti, Psd: “Dopo la relazione del Segretario di Stato siamo rimasti in attesa. Abbiamo preso atto dell’eventuale non disponibilità del prof. Masera. Non credo proprio che, con la sua professionalità e con una visita imminente già fissata, una persona di così altro livello abbia poi voglia di sapere che la sua nomina è ancora in forse o da definire. Credo ci possano essere motivi di natura politica che hanno spinto questo professionista a non accettare l’incarico. Da parte dell’opposizione rinnovo tutta la disponibilità per fare quadrato, perché al Paese serve un impegno indipendentemente dalle lotte di quartiere perchè si possa arrivare, anche nel prossimo Consiglio Grande e Generale, alle nomine che servono”.

Francesco Mussoni, Pdcs: “Il comma per la nomina del presidente di Banca Centrale è stato trasformato in un dibattito sul sistema bancario e sul profilo che dovrebbe avere una figura del genere. Se l’opposizione avesse senso di responsabilità avremmo rinviato il comma e cominciato a ragionare sui criteri di scelta. Abbiamo da sempre sostenuto che il sistema bancario-finanzario vada potenziato e che la nomina del presidente di Bcsm fosse una priorità. E in questi mesi c’è stato molto lavoro e il profilo è stato individuato. Purtroppo ci sono delle difficoltà oggettive affinché una persona di grande professionalità accetti l’incarico. Comunque non dobbiamo accettare le provocazioni sulla fretta dell’opposizione, invece dobbiamo continuare a lavorare, anche per entrare a settembre nella White list, un compito certo non facile”.

Fabio Berardi, Segretario di Stato per il Turismo: “Condivido la relazione del Segretario di Stato Gatti così come la scelta di una persona di alto profilo come Presidente di Banca Centrale: oggi non siamo in grado di scogliere la riserva sulla nomina, ma le polemiche dell’opposizione sono sterili e inutili. Stiamo parlando di una nomina che nasce dalla crisi innescata dalla vicenda Asset Banca, gestita dal Governo precedente e su cui ci sono ancora molte ombre. Solo Ap aveva avuto il coraggio di dissociarsi, mentre Su aveva assunto una posizione tiepida e di un silenzio assordante.

Queste difficoltà ora pesano come macigni su tutti i tavoli di discussione e gli imbarazzi e le illazioni della minoranza servono a celare le loro mancanze: siamo fuori dalla White list, in procedura rafforzata da parte del Moneyval e a rischio di uscita dal sistema dei pagamenti italiano, è dunque necessario remare insieme per l’interesse comune del Paese”.

Federico Pedini Amati, Psd: “Il Governo ha una grossa responsabilità, anche il non aver parlato in questi tre mesi di eventuali passi fatti in avanti. Questo non è un bel segnale dato ai cittadini. A mio avviso, non è mai stato fatto niente e se il Governo non ne vuole parlare significa che non ha uno straccio di concretezza da portare ai cittadini per dimostrare che sta risolvendo le gravi problematiche attuali. Ci troviamo nel mezzo di 15 giorni di notizie contrastanti. Vediamo il Governo in grave difficoltà, noi comunque abbiamo dato la nostra disponibilità, anche se la linea resta ‘l’opposizione faccia l’opposizione e la maggioranza faccia la maggioranza’”.

Teodoro Lonfernini (Pdcs): “Da tempo al Paese erano stati inviati messaggi, indirizzati al nostro sistema finanziario, che avrebbero dovuto far riflettere l’attività politica. Segnali che sono stati disattesi. La crisi innescata ha origini lontane; in questi mesi abbiamo assistito al palleggiamento di responsabilità, l’aver sottovalutato risoluzioni di nazionali, di procure italiane e internazionali, del Moneyval. Ora assistiamo ad un gioco delle parti, al ‘chi non ha responsabilità scagli la prima pietra’. Inutile recriminare perchè, ha ragione il capogruppo Felici, il Paese ci guarda.

Oggi è tutto il sistema finanziario che va ristrutturato: la maggioranza e il Governo sono al lavoro dai primi di dicembre per ridare fiducia al Paese e per individuare persone con credibilità. Sono certo che la strada intrapresa è corretta”.

San Marino, 26 febbraio 2009

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