Consiglio Grande e Generale: Lavori consiliari mattina del 30 dicembre 2020

Consiglio Grande e Generale: Lavori consiliari mattina del 30 dicembre 2020

COMUNICATO STAMPA

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE STRAORDINARIA 30 DICEMBRE 

– MERCOLEDI’  30 DICEMBRE – Seduta della Mattina

 

La sessione consiliare straordinaria si apre con l’annuncio degli incentivi per alberghi e bed & breakfast portati in congresso di Stato dal Sds al Turismo Federico Pedini Amati e con le richieste di informazioni- e con le critiche- sulla campagna vaccinale da parte dell’opposizione. Il comma Comunicazione si chiude infine con l’impegno dei gruppi a condividere a fine lavori un Ordine del giorno sul terremoto in Croazia, su proposta del consigliere di Libera Giuseppe Maria Morganti.

Si apre quindi il comma ‘clou’, quello dedicato alla mozione di sfiducia presentata dai gruppi di opposizione, Libera e Rf, nei confronti del Segretario di Stato per gli Affari esteri Luca Beccari che interviene per primo, seguito a ruota da tutti i componenti del congresso di Stato, tutti pronti a difendere il collega e a stigmatizzare una mozione di sfiducia etichettata come politica, inopportuna, grottesca. Per lo stesso Sds Beccari “la mozione passerà alla storia per essere la più temeraria e contradditoria nella storia della Repubblica”. Per il Segretario di Stato agli Estreri l’iniziativa dell’opposizione di fatto è “un’operazione politica, fatta nella mia persona per cercare di creare tensione in maggioranza- sottolinea- si scrivono 4 pagine su pseudo responsabiltià su altri Rappresentanti di governo. E’ un tentativo di mettere il governo in condizione di tensione”.

Replica Nicola Renzi, Rf, uno dei primi consiglieri ad intervenire nel dibattito: “Questa mozione era purtroppo necessaria, dovete spiegare alcuni errori clamorosi che sono stati compiuti”. In particolare, Renzi si rivolge a Beccari e ai Segretari del Pdcs, “partito che più di altri ha vinto le elezioni”, puntualizza: “Volete onorare la fiducia data dai cittadini- manda a dire- esercitare un ruolo guida in maggioranza ed evitare le ridicolaggini che qualcun altro va a fare in giro e che fanno fare figura pessima a voi e al Paese?”.

Il dibattito prosegue nel pomeriggio, sono 62 gli iscritti a intervenire.

Di seguito un estratto degli interventi della mattina. 

 

Comma 1. Comunicazioni

 

Federico Pedini Amati, Sds al Turismo Dò notizia del regolamento portato ieri in Congresso su misure per l’incentivazione di strutture ricettive, a seguito del ‘Decreto Natale’ che introduceva incentivi per i visitatori in Repubblica. Noi eravamo già a conoscenza dell’impatto negativo della ‘non mobilità’ generale nel periodo covid sul settore alberghiero. E’ il settore più colpito. Come Segreteria di Stato per il Turismo e come governo, prima ancora di pensare a misure più ‘nel merito’ come i ristori, ci eravano preoccupati di trovare risorse economiche da mettere in campo a favore del settore alberghiero. In dettaglio, questo regolamento prevede la possibilità di fare una campagna di richiamo turistico nel 2021, auspicando che il mondo possa ripartire grazie alla vaccinazione massiccia, e possa così ripartire la mobilità, noi intanto in anticipo ci siamo attivati per attirare visitatori in Repubblica. Il visitatore che entro maggio 2021 prenoti un soggiorno in Repubblica su tre notti ne pagherà una. Una notte la paga infatti la segreteria al Turismo, l’altra l’albergatore stesso. E’ chiaro che è una misura straordinaria, ma è fatta necessariamente in questo periodo per dare un effettivo incasso agli albergatori già entro il 31 maggio 2021, con una notte da poter passare a San Marino in tutto l’anno 2021, ma l’incasso lo avranno subito. Altro punto è poi la campagna di comunicazione. La misura straordinaria riguarderà il settore alberghiero e i bed & breakfast. Si prevede la prima colazione e non è comulativa per il visitatore. Pensiamo che questa, insieme ad altre misure che andremo a mettere in campo legate ai ristori, possano essere di effettivo aiuto per il settore commercio e turismo, su cui questo periodo ha avuto un impatto davvero negativo. Non è vero che il governo non aveva pensato a loro, perché questo decreto è stato fatto prima delle misure di restringimento. Sulle polemiche sul Natale delle Meravigie: mi prendo la responsabilità di averlo fatto, lo avevamo deciso quando le Regioni erano aperte e la mobilità era consentita e tutti dicevano che si era fatto bene a fare il Natale delle Meraviglie, per poi rimangiarselo. Ho sentitto poi di tanti soldi spesi, ma le delibere parlano chiaro: 309 mila euro è la spesa massima portata in congresso che non abbiamo speso. Ci sono invece costi di 192 mila euro, più 100 mila euro di luminarie, e la parte della comunicazione non è stata attivata. E chi critica, negli anni precedenti ha speso oltre 600 mila euro nel Natale per le Meraviglie. Io ci sto a confrontarmi su spese e nnon spese: le luminarie sono le stesse degli anni precedenti. Comunque le mie responsabilità le prendo, lo rifarei, si voleva sostenere commercio e turismo. Abbiamo speso sì, ma mai come negli anni precedenti.

E vorrei infine chiarire una cosa, malgrado quello che ho letto: non è possibile fare il cenone di capodanno in Repubblica, è consentito invece somministrare cibo a chi alloggia in albergo. Non c’è nessun cenone di capodanno. Non è consentito. Lo dico a scanso di ogni polemica.

Eva Guidi, Libera Sul Natale delle Meraviglie: premesso che è una iniziativa molto bella e in altre condizioni avrebbe sicuramente fatto lavorare gli operatori di turismo e commercio, così duramente provati da covid. Non ho nulla da dire a riguardo. E’ una manifestazione che porta il nostro mercatino ad essere una tradizione molto bella, speriamo nei prossimi anni di non avere più problemi ad organizzarlo, legati al covid. Le considerazioni sono state fatte invece sull’opportunità di farlo, considerata la situazione, non solo nei comuni limitrofi, ma in Italia e in tutta Europa dove i mercatini storici non sono stati fatti. L’organizzazione e la pubblicità incessante hanno sicuramente rappresentato preoccupazioni e inoppportunità. Sui costi: riporto le delibere che abbiamo visti noi, lei ci dice che i soldi non sono stati spesi tutti e ci fa piacere, ma restiamo ai dati delle delibere. La prima delibera è di 309 mila euro, ci sono poi 20 mila euro legati all’organizzazione, poi siamo andati a guardare la delibera sulla campagna pubblicitaria da 90 mila euro che ci portano ad un costo di 430 mila euro. Lei poi dice che i soldi non sono stati spesi, ma noi non lo potevamo sapere. Guardiamo le delibere pubbliche. Niente da dire sul Natale delle Meraviglie, se non che sia stata una scelta inopportuna alla luce della situazione.

Sulla vaccinazione: domenica è stato il Vax day a livello internazionale, chiediamo una campagna informativa completa per tutti i cittadini che aspettano risposte chiare, visto anche che il movimento no vax, e non solo, da mesi agita gli animi. E’ importante agire in fretta, occorre predisporre un piano preciso sui vaccini, che dovrebbero arrivare a fine gennaio-febbraio Ci farebbe piacere sapere poi se c’è un accordo con l’Italia, o se siamo rimessi alla clemenza e alla concessione dell’Italia sulle prime dosi. C’è invece un accordo specifico per San Marino? Altri piccoli Stati come Monaco hanno fatto un accordo diretto con Pfizer, noi abbiamo deciso di affidarci all’Italia, vorremmo solo una data precisa.

Nicola Renzi, Rf Per uscire a compiere adeguatamente una campagna vaccinale è necessario conoscere il numero di dosi che potremo avere a disposizione nella prima fase di somministrazione, le categorie che avranno priorità, se sono stati acquistati strumenti utili per la vaccinazione, incluso per la conservazione. Se è previsto un adeguato sistema di comunicazione per favorire ampia adesione alla campagna vaccinale, quali sono i costi: sono solo alcune domande poste nei giorni scorsi. Queste informazioni sono preliminari e necessarie per riuscire ad affrontare la campagna vaccinale. Non le nascondiamo, Sds Ciavatta, la nostra forte perplessità di fronte alle dichiarazioni di qualche settimana fa, in cui sosteneva che il vaccino a San Marino sarebbe stato obbligatorio. A noi preme che le persone siano adeguatamente informate e consapevoli della scelta, e possano fare questa scelta convinti che il vaccino sia un plus nella lotta alla pandemia, non  una forzatura, perciò è necessario parlare e fornire dati, confrontarsi con la cittadinanza per far capire che come Paese siamo in grado di dare risposte anche celeri alla pandemia. Oggi purtroppo vediamo che la situazione non migliora. Monaco e Andorra hanno fatto scelte simili alle nostre, ma in parte diverse cercando di aprire  più strade per l’approvvigionamento. Noi oggi vogliamo sapere se l’unica via che abbiamo è quella italiana. Il governo ha aperto altre strade? La possibilità di una casa farmaceutica di poter fornire direttamente a un piccolo Paese dosi vaccinali potrebbe ssere una possibilità molto concreta. 

Michele Muratori, Libera Al Segretario Lonfernini vorrei chiedere, senza volontà di fare polemica, riguardo alle sue esternazioni pubblicate su Fb che hanno destato in me preoccupazione. A cosa si riferisce dicendo che la Cina deve dare spiegazioni? Per carità siamo uno Stato sovrano che intrattiene rapporti con tutte le nazioni e con la Cina c’è un rapporto di amicizia duratura, volevo chiedere come mai c’è questo astio -antipatia verso una nazione che si è dimostrata sempre amica del popolo sammarinese.

Sara Conti, Rf Anche io mi unisco a coloro che hanno posto delle domande al Segretario Ciavatta sulla futura campagna vaccinale. Siamo abituati a sentire dai nostri Segretari di Stato dichiarazioni che vengono puntualmente smentite, anche in questo caso abbiamo assistito con il Sds Ciavatta a ordini e contrordini sul tema vaccini. Ci aspettiamo per l’Aula, ma soprattutto per dovere di informazione alla cittadinanza, siano date notizie coerenti e realistiche e precise perchè il tema è molto sensibile che crea incertezza e preoccupazione. Non si può sentire, da parte di un Segretario, fare battute sul fatto che ‘chi non vorrà vacinarsi si pagherà le spese se si ammala di covid’ e adesso si sente un altro commento ‘prima non si voleva vaccianare nessuno e ora vi lamentate perchè non è partita la campagna vaccinale?’. I consoiglieri di Rf si vogliono vaccinare e voglion sapere quando potranno farlo. E’ la domanda di larga parte della cittadinanza. Altra domanda: San Marino ha una sua farmacia di Stato che le consente di avere anche più farmaci rispetto all’Italia, e ha già avuto rapporti con Pfizer, perché deve passare dall’Italia per l’approvvigionamento del vaccino?

Giuseppe Maria Morganti, Libera E’ bene che il Consiglio oggi ricordi che ieri una forte scossa di terremoto ha toccato la Croazia, Paese amico, con cui San Marino intrattiene relazioni solide. Abbiamo il nostro cuore in Croazia, è assolutamente necessario che il Consiglio possa affrontare questa tematica. Sappiamo che il Sds agli Esteri è intervenuto con una lettera specifica ma sarebbe opportuno, visto che il terremoto a Petrinja ha generato una catastrofe e ha avuto un’intensità superiore di quello avvenuto ad Amatrice, poter contribuire a sanare, per quanto possibile, i gravi danni del sisma. Riteniamo come gruppo consiliare di poter dare, insieme a tutti voi, la possibilità di comunicare un’azione di solidarietà concreta, anche attraverso un contributo economico che possa aiutare queste popolazioni.

Andrea Zafferani, Rf Non posso che associarmi alle parole e ai sentimenti di vicinanza espressi dal collega Morganti. Auspico l’adozione di un dispositivo da parte Aula.

Non posso poi non tornare sulla vaccinazione covid. E’ un peccato parli solo l’opposizione su un tema così trasversale. Ammetto che le parole del Segretario di ieri mi hanno preoccupato, così come hanno preoccupato molti cittadini. Ho capito le sue parole di qualche giorno fa, sono stato uno dei pochi ad apprezzare la sua risoluzione e determinatezza, mi avevano dato l’impressione di un atteggimento deciso, ma sentendolo ieri il pensiero mi è andato sotto le scarpe. Il Segretario ha detto che c’è ‘la volontà di fornire tutti gli elementi nel momento in cui saranno definiti’, facendo capire che gli elementi di base, organizzativi e logistici, non sono assolutamente definiti. Ha detto che le trattative con l’interlocutore italiano sono in corso. Significa non è stato definito il cosa, quando e dove con l’Italia? Non sono state pensate alternative all’Italia? La stessa ha dei problemi di forniture per effetto della scelta una casa produttrice rispetto un’altra e questo provoca ritardi. Ha poi detto che la commissioni vaccini si è riunita e ha prodotto documenti da affinare…significa che la commissione non ha ancora definito il piano? E ha anche detto che ‘ipoteticamente la vaccinazione può partire a fine gennaio’? Tutti hanno definito i protocolli e noi siamo ‘all’ipoteticamente’. Ha parlato di oneri sulla struttura sanitaria…tutti problemi che dovrebbero già essere stati affrontati. Il lavoro di definizione del piano vaccinale doveva essere fatto da tempo, in Italia è stato definito il 2 dicembre scorso con l’approvazione del parlamento italiano. Qui non solo il parlamento non è stato coinvolto, ma nessuno conosce il piano. Sarebbe bello coinvolgere il parlamento e magari muoversi oltre al guardare solo all’Italia.

Marica Montemaggi, Libera I gruppi stanno lavorando a un Odg condiviso sul terremoto in Croazia, chiediamo disponibilità a presentarlo a fine lavori.

 

Comma 2. Trattazione della mozione di sfiducia nei confronti del Segretario di Stato per gli Affari Esteri, la Cooperazione Economica Internazionale e le Telecomunicazioni, Luca Beccari, presentata il 24 dicembre 2020 da 16 Consiglieri

Matteo Ciacci, Libera Darò lettura di una parte della mozione di sfiducia. ‘I sottoscritti Consiglieri presentano mozione di sfiducia nei confronti del Segretario di Stato per gli Affari Esteri, la Cooperazione Economica Internazionale e le Telecomunicazioni Luca Beccari, per i motivi che seguono: -Il Congresso di Stato, fin dal periodo estivo, ha intrapreso una serie di azioni politiche e disposizioni volte a garantire maggior flessibilità nelle normative anti-covid, garantendo l’apertura delle attività economiche, discostandosi dalla linea messa in campo dalla vicina Italia (in particolare nella seconda fase del periodo autunnale). Tale scelta, coraggiosa ma delicata, è stata comunicata all’interno e all’esterno con dichiarazioni di diversi Segretari di Stato che hanno portato anche a tensioni mediatiche con alcuni comuni limitrofi. A titolo esemplificativo ne riportiamo alcune:

– Il 5 novembre il Segretario al Turismo Pedini Amati risponde al sindaco di Pesaro Ricci: “Siamo particolarmente attenti ali ‘evoluzione dei contagi e dell ‘emergenza sanitaria e soprattutto anche a San Marino rispettiamo le leggi. Le nostre leggi però. I nostri decreti che scriviamo ponderando ogni scelta e prestando attenzione a ciò che accade sul nostro territorio”.

– Il 19 novembre a RTV sempre il Segretario al Turismo Pedini Amati sosteneva che il Natale delle Meraviglie andrà avanti: “Torniamo esattamente a qualche tempo fa – dichiarava -, quando si parlava di un Natale per i sammarinesi”. Esclude poi la possibilità di una stretta sulla mobilità all’interno di San Marino, che dunque rimarrà libera. “Quando avremo una stabilità finanziaria ­ aggiungeva il segretario Pedini Amati-, andremo incontro anche agli operatori economici che hanno subito danni da queste chiusure “.

– Il 16 dicembre il Segretario alla Sanità Ciavatta alla trasmissione Viceversa anticipa il decreto salva capodanno: “Purtroppo non ci sono delle misure che scientificamente garantiscono una diminuzione dei contagi – ha detto – Molto del dibattito attorno alle misure è usato appositamente per fare polemica, spesso e volentieri lo vediamo in Italia, di matrice politica. Noi abbiamo cercato di dare dare una continuità alle misure, tanto che in queste seconda ondata decreti e modifiche sono stati pochissimi. Ritengo che tentare le riaperture per Natale non sia stata per l’Italia una mossa azzeccata noi siamo invece rimasti in linea con le nostre indicazioni”.

– Il 19 dicembre a RTV sempre Ciavatta sosteneva che i rapporti con Italia erano proficui: “dobbiamo interessarci dell’andamento del contagio. In parallelo, ci sono i rapporti con l’Italia, rapporti molto proficui, per cui abbiamo la necessità di confrontare le nostre misure con quelle adottate nel circondario, e sempre alla luce dei numeri. L’attenzione deve restare alta e, come abbiamo già detto, – proseguiva – tutte gli interventi, tutti i decreti sono decreti che possono essere modificati proprio sulla base di questo andamento “.

– Il 22 dicembre Ciavatta a RTV: Dobbiamo confrontarci sulla necessità di adottare misure più stringenti – si legge – anche guardando al mantenimento di una strategia comune con Roma. In questa seconda ondata abbiamo tenuto posizioni dissimili rispetto a quelle dei nostri vicini, ha riconosciuto il Segretario alla Sanità; sottolineando come in più occasioni ci si sia confrontati con la necessità di proteggere la salute pubblica e al contempo “tenere in piedi l’economia”. Ciavatta ha poi sottolineato come gli effetti in Repubblica delle due ondate pandemiche non siano comparabili. Difese allora le ragioni dei recenti decreti anticontagio: quello di novembre, con misure restrittive nelle scuole al fine di ridurre i contagi tra le fasce d’età più basse. E poi il 219, quello che insieme al coprifuoco allunga – fra le altre cose – gli orari di apertura dei locali nella notte di capodanno. Una scelta ragionata, ha sottolineato, proprio per evitare possibili assembramenti e controllare meglio la situazione. Ciavatta si è dichiarato insoddisfatto per l’attuale andamento della pandemia; siamo in una ‘lase di stallo”, ha detto; e questo periodo festivo – ha concluso – è un’opportunità da cogliere per organizzare un’ulteriore stretta, in vista della campagna vaccinale”.

               Queste dichiarazioni, tra l’altro contraddittorie fra loro, abbinate anche ad incontri a San Marino con esponenti di spicco dell’area politica negazionista italiana e ad inviti neanche tanto velati ai turisti italiani a recarsi a San Marino per sfuggire alle restrizioni non hanno certo agevolato il percorso di relazioni con l’Italia.  Ne sono un esempio le parole del sottosegretario agli Esteri italiano Scalfarotto in udienza dai Capitani Reggenti il 25 Novembre che dichiarava ammirazione e rispetto verso “l’antichissima democrazia di San Marino, che noi italiani dovremmo considerare una sorella maggiore”. Invocando però il “gioco di sponda”, ricordando che l’unione fa la forza quando “siamo in due”, non solo nelle sedi multilaterali e non solo nei momenti di crisi, guardando, in una ottica proattiva, a strategie e progetti comuni. “Viviamo un po’ nella stessa casa e di quella casa – diceva – bisogna avere cura insieme”. Affermazioni che evidenziavano, a livello diplomatico e politico il richiamo ad un atteggiamento rigoroso e sinergico, di buon vicinato appunto, che non può mai mancare con l’Italia.                 Questo concetto viene, tra l’altro, affermato con forza anche nel programma dell’attuale Governo che a pagina 3 prevede: “Il rapporto con l’Italia deve essere rimesso al centro della strategia di politica estera, ricercando un approccio strutturato finalizzato a ristabilire la collaborazione politica ed economica. In ragione di quanto precede: -verrà ricercato un dialogo istituzionale con il Governo e le Amministrazioni italiane che permetta anche attraverso le sedi di confronto previste dagli accordi vigenti, di superare le criticità esistenti e di dare corso agli impegni di cooperazione di cui alle intese del 2009 in materia di finanza, infrastrutture, viabilità, rifiuti, trasporti, sanità e istruzione; sarà dedicata la massima attenzione al C.d. “dossier targhe” affinché possa essere trovata celermente soluzione ad una problematica che doveva essere affrontata con maggior determinazione; verrà richiesto l’avvio di un negoziato per la definizione di nuove intese che permettano di superare gli attuali limiti all’interscan1bio mediante l’introduzione della fatturazione elettronica, il superamento delle vidimazioni cartacee delle fatture e dei limiti al commercio on-line; sarà promosso l’avvio di una sede di confronto sulla revisione delle limitazioni, ormai divenute anti-storiche, all’importazione ed al commercio dei prodotti in regime di accise.”

Nel valutare come nessuno dei punti citati è stato nemmeno avviato a risoluzione riteniamo politicamente insostenibile la linea in controtendenza con le azioni prodotte in questi mesi.

Si intravvede la delusione totale rispetto alle aspettative sulla relazione che questo governo doveva mettere in campo con l’Italia, che si aggiunge a un forte disagio della popolazione, per gli effetti negativi generati agli operatori economici, oltre alla perdita di credibilità internazionale. Tutta la cittadinanza chiede di fare chiarezza rispetto ai disagi generati, alle scelte scellerate del governo e del responsabile alla Segreterie degli Esteri che deve essere colui che si confronta con un’unica voce e un’unico indirizzo sul piano internazionale. Le prerogative sovrane vanno difese ma con intelligenza, non con arroganza e con dichiarazioni avventate.

Andrea Zafferani, Rf Proseguo con la lettura del testo della mozione. ‘Inoltre, le difficoltà dell’Esecutivo a reperire aiuti economici per il nostro Paese, dovevano portare San Marino ad essere maggiormente prudente specie nella comunicazione istituzionale ad appannaggio in particolare della Segreteria agli Esteri che ha il compito di definire con precisione e unitamente l’immagine del Paese all’esterno.                Consideriamo inoltre che l’attività normativa delle ultime settimane ha prodotto danni enormi a livello reputazionale ed economico. In particolare il decreto 219 del 17 Dicembre che prevedeva il coprifuoco, da mezzanotte e mezza alle sei, ed autorizzava per la sola notte del 31 di posticipare la chiusura dei locali di un’ora e mezza. Il coprifuoco dunque slitterà, per la sola notte del Capodanno, alle due e proseguirà fino alle 7 del mattino. Ed il successivo il 221 del 22 dicembre che soli 5 giorni dopo prevede un sostanziale lockdown con chiusura di attività di commercio al dettaglio, bar e ristoranti alle ore 18 del 24 dicembre fino al 7 gennaio e coprifuoco alle 22.00. Un adeguamento, pressoché obbligato, non frutto di concertazione politica e diplomatica, per via dell’Italia che aveva inserito la Repubblica di San Marino nella lista C) del Ministero degli Esteri Italiano. Un’azione che di fatto ha portato impedimento ai cittadini italiani nel recarsi a San Marino, se non per comprovati motivi e ha reso particolarmente complesso per i residenti a San Marino spostarsi per tutto il periodo delle festività in Italia. Il forte disagio creato a tutta la popolazione, gli effetti, molto negativi, che si sono già generati per gli operatori del settore, la perdita di credibilità internazionale, chiedevano espressamente di fare chiarezza e capire di chi sono le responsabilità dei danni prodotti ai cittadini e alla Repubblica di San Marino.                Il provvedimento molto penalizzante che la Farnesina ha adottato nei confronti di San Marino, e non ad esempio per la Città del Vaticano, e’ stata evidentemente una sorta di risposta alle irresponsabili scelte e dichiarazioni fatte dal governo che hanno raggiunto il culmine con il decreto 17/12/2020 n0219 che, piuttosto che limitare le possibilità di contagio fra le persone, le ha ampliate prolungando gli orari di apertura nella notte di capodanno. La reazione dei media italiani e quella degli esperti che chiede alla politica di non allargare le maglie soprattutto in questo periodo dell’anno, non poteva essere differente da quelli giunti dal monlento dell’emissione del decreto sammarinese. La reazione sammarinese, come scritto sopra, è stato il decreto 221, con il sostanziale lockdown, la marcia indietro politica ed economica su tutta la linea intrapresa fmo a qualche giorno prima. Una pagina, riteniamo, inaccettabile per la storia della nostra Repubblica.

Le forze di opposizione ritengono che le prerogative sovrane vadano difese con intelligenza, adottando misure diplomatiche serie e politiche responsabili che consentano di riattivare al più presto le attività sospese tra cui la più importante è la scuola. Questi requisiti invece mancano completamente nell’azione di un Governo che fa trasparire un’arroganza che neppure le grandi nazioni possono e devono permettersi. Tutti facciamo parte di una comunità più ampia non chiusa dai confini degli Stati e insieme e in sintonia dobbiamo agire per sconfiggere la pandemia, così come insieme dobbiamo affrontare le sfide che l’intera umanità si trova di fronte. Poco importa, riteniamo, se poi, la vicina Italia ci ha reinserito in fascia A che ha consentito di normalizzare la mobilità e gli spostamenti da e per la Repubblica di San Marino per la visita a parenti o amici. Questo modus operandi e’ dannoso per il nostro Paese e ha messo in enorme difficoltà i tantissimi imprenditori e lavoratori che in questi mesi hanno fatto grandissimi sacrifici per restare aperti e produrre lavoro e ricchezza. Non parliamo solo di mancati incassi bensì di perdite generate dal fatto che ristoranti, bar e strutture ricettive han preso ordinazioni e comprato materie prime per prepararsi alle feste. Aspettare il 23 dicembre, inoltre, per emettere il decreto che chiude tutto fmo al 6 gennaio aggiunge la beffa al danno. Si è passati in 24 ore dalla possibilità di accogliere ospiti per il capodanno ad un Decreto che inibisce qualsiasi attività; ciò ha inevitabilmente comportato gravi danni, anche e soprattutto economici, a tutte quelle attività che si erano organizzate per accogliere i clienti nel rispetto della normativa allora in vigore, provvedendo all’ordine delle materie prime e predisponendo l’organizzazione dei turni di lavoro, e che ora si vedono costrette a chiudere senza aver alcun risarcimento e non potendo contare sul fatturato previsto in un momento che poteva essere di buoni incassi per coprire le spese affrontate e le prossime scadenze fiscali.

Per tutti i motivi sopra esposti, appare non più rinviabile la rimozione dal proprio ruolo del Segretario di Stato Luca Beccari, il quale si è dimostrato largamente inadeguato a ricoprire un ruolo tanto importante quanto delicat

Infatti riteniamo che il responsabile degli Esteri abbia, direttamente o indirettamente, fatto o omesso azioni di tutela e salvaguardia del rapporto di buon vicinato con l’Italia con ricadute dannose per il nostro sistema sia a livello economico che reputazionale.  Per questi motivi i sottoscritti Consiglieri, chiedono che il Consiglio Grande e Generale voglia sfiduciare il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, la Cooperazione Economica Internazionale e le Telecomunicazioni Luca Beccari. Riteniamo che un Segretario agli Affari Esteri non possa rimanere passivo di fronte a dichiarazioni sopra le righe dei suoi colleghi, non può che esserne responsabile delle conseguenze gravi che ci hanno portato ad avere un cordone sanitario fuori dai confini, cosa senza precedenti. Poi sul ‘Decreto Capodanno’, decreto assolutamente sbagliato, vorrei capire di chi è stata la paternità, di quali Segretari, dal momento in cui si sapeva che in Italia sarebbe uscito un Dpcm molto restrittivo. Quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Sul decreto attuale: mi auguro nessuno voglia dire che il ritorno in lista A sia stata una vittoria in politica estera, la realtà è che San Marino per 4 giorni ha avuto un cordone sanitario fuori dei suoi confini, cosa mai accaduta, e ne è uscita rinunciando alla sua sovranità, approvando un decreto scritto altrove. E’ stata una grave sconfitta per il Paese.

Luca Beccari, Sds Affari Esteri La mozione passerà alla storia per essere la più temeraria e contradditoria nella storia della Repubblica. Ha la particolarità di citarmi nel titolo e nelle tre righe finali di un lungo scritto che rappresenta una critica all’operato di questo governo e alle scelte adottate da questo governo. Però la mozione di sfiducia credo di poter dire che è un atto personale, diretto. Molti colleghi di opposizione questa mattina si sono avvicinati a me per dirmi che non è una questioene personale. No, no… una mozione di sfiducia è l’atto più personale politico che si possa fare nelle nostre istituzioni ed è legittimo, ma dovrebbe essere indirizzato a rilevare responsabilità di atti commessi dalla mia persona. Sono sempre stato caratterizzato nel mio operato a non considerare il covid un alibi, troppo semplice dire che è stato anno difficile che ci ha messo nella condizioni di fare scelte fuori dall’ordinario. Di sicuro parliamo di un momento, in cui si verifica un fatto che non dipende dall’azione della politica estera. Qui si può anche fare filosofia, ma la politica estera è una cosa e le scelte che facciamo come governo che possono avere una influenza sulla politica estera è altro.

Ricordo dibattiti infiniti in primavera sull’allineamento alle direttive italiane, ci avete criticato aspramente per aver ‘copiato i decreti italiani’. Poi con la pausa estiva ci siamo ritagliati spazi nostri e quando si sono discostati dalle misure italiane- cambiate tre volte in due mesi,- noi ci siamo ritrovati ad avere differenze tali per cui l’Italia ci ha messo in lista C. Da una parte si dice che non ci siamo allineati alle misure italiane, incredibile, poi nel momento in cui ci allineiamo in maniera tempestiva anche alla luce di dati sanitari che stavamo esaminando in quel momento, mi si dice che l’allineamento è una tragedia. E l’uscita da lista C ‘non serve a nulla’, ma conta solo che abbiamo perso sovranità di fare quello che ci pare nel nostro territorio. Questa mozione  è un’operazione politica, fatta nella mia persona per cercare di creare tensione in maggioranza. Si scrivono 4 pagine su pseudo responsabiltià su altri Rappresentanti di governo. E’ un tentativo di mettere il governo in condizione di tensione, così Beccari al microfono dice ‘io non c’entro niente, non le ho fatte io quelle dichiarazioni’. Ma non succederà, perché come governo prendiamo decisioni collegiali. Potremo essere sembrati anche contradditori, ma i problemi non li usiamo politicamente. Voi continuate a usare il covid e le scelte fatte politicamente, non non lo facciamo, noi dei problemi ci facciamo carico. Quando siamo stati messi in lista C sono intervenuto per primo a Rtv, ecco che è subentrata la politica estera e abbiamo risolto il problema in 48 ore. Nel 2009 quando San Marino si è trovato nelle liste grigie Ocse,nella black list italiana, nella procedura rafforzata Moneyval, sapete quanto ci ha messo  a uscire da quel pantano? Solo nel 2015 siamo usciti dalla black list istaliana, quando era Sds di Stato agli Esteri Valentini. Rispondo per quello che faccio io, nel momento in cui c’è stato un momento di tensione e scollamento tra le azioni condotte da San Marino e dall’Italia la politica estera è intervenuta e ha risolto il problema. Sarebbe stato più facile fare una mozione se fossimo rimasti in lista C, così come se non avessimo avuto finanziamenti del prestito ponte, se non fossimo usciti da empasse in giustizia etc… ci siamo riusciti perché noi lavoriamo sulle cose e non usiamo i problemi come tornaconto politico. La politica estera è la delega più trasversale nel tempo non c’è mai un inizio e una fine, quello che si fa magari si vede nelle legislature successive, la politica estera è un fiume che continua ed è fatto di tante azioni con il contributo di chi c’è stato prima. Non ho difficoltà ad ammetterlo. Al di là di tutto, di sicuro non ho trovato dossier chiusi quando ho iniziato la mia attività di Sds Esteri: targhe, energie, frequenze, tematiche diverse con l’Italia  e ho iniziato a lavorare su questo. Il rapporto con l’Italia c’è sempre stato, ma una cosa è la cordialità e le foto, una cosa gli incontri di rilancio, un conto è lavorare sui temi. Noi nonostante il covid, le limitazioni e le problematiche del’attività istituzionale abbiamo lavorato con l’italia. Ci sono due dossier in discussione sul piano tecnico. Il rapporto con l’Italia non si misura e non lo misuro solo nei confronti dei momenti istituzionali. Abbiamo ricercato un rapporto a tutti i livelli.  Voi non vi ricordate i primi provvedimenti a marzo- aprile, dove San Marino è sempre stata tenuta in disparte su misure di chiusure confini, attività per il rimpatrio dall’estero dei nostri cittadini, equipaggiamento di medici e farmaci che mancavano..ci siamo mossi su tutti i livelli. Il rapporto con l’Italia e il rilancio del rapporto, è vero, è prioritario per questa maggioranza. Noi continuiamo a lavorare per l’accordo di associazione Ue, e lo facciamo tenendo conto che è imprescindibile un rapporto sinergico italia su tanti temi. E’ la stessa Europa a chiedercelo. Se c’è una pandemia noi non siamo immuni, San Marino non può fare scelte tanto diverse, se c’è un’Europa intera che va in lockdown e lo decide in dieci giorni, e anche l’Italia in pochi giorni decide di passare tutta in zona rossa. Le condizioni cambiano velocemente.  Noi ci siamo assunti un rischio nel tenere aperte le attività. Un rischio non con l’Italia, ma sul fronte interno, abbiamo scommesso di poter affrontare questo. Ma quando ci sono condizioni- per motivi sanitari, di rapporti, per il vicino avvio delle vaccinazioni- per cui questo rappresentava il momento migliore per mettere in campo misure più restrittive, non abbiamo avuto problemi a metterci la faccia. E sarà su questo il giudizio dei cittadini, non sulla vostra mozione temeraria e contradditoria.

Federico Pedini Amati, Sds al Turismo Tutto quello che si doveva dire è stato detto con pacatezza e nella dovuta maniera dal collega che mi ha preceduto. Dò un dato in più. Noi saremo misurati sul nostro operato, prima ancora che dal Consiglio grande  generale, dai cittadini. Preparare una mozione di sfiducia sul nulla mi ha lasciato basito. Si è fatta dicendo quanto male hanno fatto i segretari Pedini e Ciavatta. E in coscienza chiedete le dimissioni di un altro Segretario. Questa è la logica del governo precedente, che ha lasciato a noi le sue imcombenze. Noi abbiamo responsabilità collegialmente e mi compiaccio di quanto fatto da Beccari, in un anno, Renzi non è riuscito a farlo in tre anni. Il caso più palese è statp quello delle targhe. Voi vi siete incartati su questa mozione, si doveva fare quando eravamo in lista C, ma una volta usciti ormai l’avevate annunciata. E per far litigare Rete con Dc, Npr con Dc, Npr con Rete e Motus liberi…questa è la vostra logica. Noi le cose le facciamo: il finanziamento è arrivato, le soluzioni in campo sanitario le abbiamo messe in campo e vengo alle critiche rivolte al sottoscritto per chiedere a Beccari a un passo indietro, davvero singolare. Probabilemnte abbiamo sbagliato qualcosa? Certamente sì, non siamo tuttologhi. Non avremo fatto tutto bene, ma quando ci viene dato dei buffoni qualcosa- scusate- è normale che venga fuori. Ma voi vi ricordate le figure che avete fatto voi? Ci assumiamo le nostre responsabilità, ma l’operato di ogni collega è l’operato su cui ci mettiamo la faccia. E non veniteci a parlare dei rapporti con Roma che prima erano ‘Zero’ e oggi li abbiamo e mi sembra che lo abbiamo dimostrato. E gli imbarazzi creati con l’Europa? Per quale motivo c’è stato poi l’ammutinamento del governo di Adesso.sm? Il paese non l’ha capito. E’ che voi non avete voluto assumervi responsabilità tanti gravi nel lasciare il paese in una condizione tale che voi stessi avevate creato e da cui non riuscivate a toglierlo. Questa è la verità.

Roberto Ciavatta, Sds Sanità

Siamo qui per un teatrino politico in cui l’opposizione darà contro la maggioranza, la maggioranza dirà  che non c’è nulla da dover rendere conto..e abbiamo speso 20 mila euro per qualcosa che non lascerà nulla perchè non ci sono elementi su cui discutere. Si fa un’intera mozione su indicazioni che riguardano il sottoscritto e il segretario Pedini, e allora perchè non avete fatto una mozione a noi? Mi viene da pensare perché poteva rischiare di passare e voi non volete governare il paese, vi devo ricordare io che non avevate il coraggio di fare la finanzairia l’anno scorso e ci avete chiesto aiuto? Creando una situazione anomala di gruppi per salvare un paese che avevate portato allo sbando. La mozione non è contro Beccari, ma c’è volontà di creare crepe nell’ottica di una distruzione che continuate a portare avanti in maniera irrispettosa e pericolosa per questo Paese da un anno e mezzo. Oppure qualcuno pensa che una discussione da 20 mila euro di una giornata intera porterà giovamento al rapporto con l’Italia? E arrivate persio a scrivere e barare su quello che il sottoscritto ha detto in una trasmissione televisiva, inserendo le parole ‘per l’Italia’ e creando un contrasto che non c’è nelle parole che ho detto in trasmissione, falsificando documenti per condannare non il sottoscritto, ma un mio collega. La mia posizione è nota, spesso rimarco la necessità di maggior coraggio, così come io non ho mai detto che sarà obbligatorio fare il vaccino. Poi comunque ci si confronta perché le decisioni del governo sono collegiali e si collabora. Forse pensavate che partendo da zero fosse scontato arrivassero respiratori che non avevamo? Senza dispositivi di protezione? Dimentichiamo tutto e banalizziamo tutti, soffiamo sul fuoco delle difficoltà della popolazione. Ma delle forze politiche responsabili in opposizione, che non vedo, vedo dei clown pronti a fare la guerra banalizzando tutto e tutti, dando voce a malcontempo che necessariamente c’è nella popolazione. I vaccini non li hanno comprati gli Stati, li ha comprati la Commissione europea per gli Stati membri. San Marino, insieme al Ministero della salute, ha lavorato per evitare di rimanere fuori, le grandi potenze hanno acquistato le grandi produzioni dei vaccini. E anche qui la banalizzazione, credete che non ci siamo messi in contatto con i produttori? Forse abbiamo valutato fosse più intelligente introdursi in un trattativa per essere inseriti nella commessa dei vaccini dell’Ue. Non è un problema di San Marino, anche Andorra non è partita con le vaccinazioni. Il Memorandum firmato quest’estate con l’Italia ci garantisce l’approvvigionamento e di non essere esclusi. Meglio per voi invece banalizzare: perché lo hanno fatto tutti e noi no? Perchè sono incompetenti…e meglio ancora banalizzare una mozione di sfiducia. Che in realtà sono una cosa seria non un giochetto politico. Smetteteila di fare questa politica che non è politica

Fabio Righi, Sds Industria Non mi sarei aspettato di dover affrontare un Consiglio il 30 dicembre in un momento difficile per il Paese, affrontando una mozione di sfiducia. Non mi soffermo sui punti già sollevati dai miei colleghi, ogni momento perso a dibattere politicamente una mozione di sfiducia secondo me è tempo sottrato al lavoro che tutti dovremmo fare per risolvere i problemi che il Paese ha. Non mi sono mai sottratto all’autocritica a al lavoro del governo e della maggioranza rispetto alle criticità nel gestire una situazione difficile che ci siamo trovati. Questo governo non ha avuto il classico periodo di assestamento di inizio legislatura, ci siamo trovati tutta una serie di problemi cui si è aggiunta la ciliegina sulla torta della pandemia. Non voglio trovare giustificazioni ad errori che ci possono essere stati. Ma mi trovo a sottolineare che oggi la politica, dal declino degli ultimi 20 anni, ha imparato molto poco. Ancora oggi ci troviamo in un dibatitto, e a fronte problemi e necessità di trovare soluzioni condivise, ci ritroviamo a puntare il dito l’uno contro l ‘altro a dirci cosa è successo 10 anni fa o nella legislatura precedente…il paese non ha più tempo per questo. Sulla situazione italiana: siamo stati chiamati all’ultimo a dover rivedere alcune decisioni assunte. Lo abbiamo fatto a cuor leggero?  Certamente no, ma abbiamo dovuto prendere una decisione: proteggere la ripartenza o cercare di continuare su una strada che ha indispettito la parte italiana che non si è indispettita per qualche dichiarazioni. Nonostante tutto sono orgoglioso di operatori e del tessuto economico e dell’impegno messo in questo momento, nonostante decisioni che purtroppo siamo stati costretti ad assumere. Il loro impegno ha permesso a un intero sistema di reggere. Ho l’ultimo dato del sistema economico fissato a novembre di quest’anno, è un dato generale e andrebbe analizzato più attentamente, però quello che arriva agli uffici è un -3,11% sul settore economico generale. E’ un dato negativo, e dei settori hanno avuto perdite disastrose, quello alberghiero e della ristorazione, però tutto sommato possiamo dire che il sistema ha retto. E lo ha fatto perché c’è una passione e c’è chi ci crede in questo Paese. La politica deve prendere esempio e lavorare per ridare speranza a questo paese. 

Massimo Andrea Ugolini, Sds Giustizia Questa è una delle mozioni di sfiducia più grottesche mai presentate. Ci sono motivazioni che riguardano altri Segretari, forse ci sono motivazioni più politiche, per creare divergenze nella compagine di governo. Questo strumento non è più un’iniziativa relativa all’operato di una Segreteria, ma la messa in discussione dell’operto di un governo. Ma occorrono le premesse: quando questo govenro si è insediato si è aggiunta una pandemia. E non c’è un manuale per gestire una pandemia. poi con risorse economiche limitate e con un ospedale con pochi posti di terapia intensiva. Al netto degli errori fatti, abbiamo cercato un corretto bilanciamento sulle politiche tra sanità, aspetti sociali ed economia. E’ vero che ad un certo punto ci siamo scostati dalle politiche fuori dal Paese, ma noi non possiamo attingere a fondi cui possono contare altri paesi. Questo paese i rischi se li è presi e dovrà continuare a prenderseli.

Teodoro Lonfernini, Sds Lavoro Avete anche utilizzato le parole del Sottosegretario Scalfarotto, associandole alla vostra mozione di sfiducia, proprio una caduta di stile. Avete voluto banalizzare anche quello. Questa mozione è più un attacco al rapporto tra Italia e San Marino. E questo è un problema strumentale politico che arriva al nostro interlocutore e lo avete fatto voi, non noi. Noi dovremmo muovere una mozione di sfiducia a voi. Avete parlato di difficoltà del reperire finanziamenti economici, e non vi siete accorti che due giorni fa abbiamo sottoscritto l’accordo per un prestito ponte necessario. Senza ricordarvi che quel debito lo avete creato nella scorsa legislatura. I titoli ci sono e siamo in attesa che riparta quel mercato, ma anche qui avete voluto evidenziare ciò su cui vi contraddicono i fatti. Dove stanno le responsabilità nella precedente legislatura e quali danni sono stati compiuti dai componenti del precedente governo, qui vorrei fare una mozione, per i danni reali fatti magari non da voi, ma da chi avete difeso strenuamente.

Andrea Belluzzi, Sds Cultura e Istruzione Questa mozione in questo momento storico  vuole dare il segno di demolire una comunità anziché cercare nello spirito della democrazia di difenderla e costruirla Questa mozione è il nulla cosmico. Ma se devo vederci qualcosa, allora grazie per averci fatto riflettere sulle ragioni e i buoni risultati per cui siamo qui a un anno di distanza da inizio legislatura. E le ragioni sono quelle raccontate anche in parte nella Commissione di inchiesta, e anche altre, come il ritardo inacettabile- non per colpa di un segretario di Stato, ma di una maggioranza e di una coalizione- nel negoziato con l’Ue. Se abbiamo dovuto prendere un prestito ponte e stiamo negoziando con l’Italia altre cose è perché a oltre 5 anni di distanza non è stato concluso un fico secco di negoziato con l’Ue. Siamo privi di quel sostegno che altri paesi hanno e lo avremmo potuto avere se avessimo ottenuto qualcosa. Grazie per questa mozione, per averci fatto ricordare il nostro impegno, mi tolgo il cappello per i Segretari che hanno portato avanti questo impegno. E spero di meritarmi di stare al loro fianco per gli impegni da affrontare nei prossimi mesi. Compito dell’opposizione è sì criticare, ma tenendo conto del contesto di emergenza, senza andare a coltivare per forza solo spaccature politiche. Con quale scopo, interrompere legislature in un momento di emergenza? Questo è  il bene al Paese?

Elena  Tonnini, Sds Affari Interni Questa mozione di sfiducia promossa dall’ opposizione – che corrisponde all’ex governo ci Adesso,sm, è inopportuna e anacronistica. Nella scorsa legislatura eravamo all’opposizione e ricordo alcune mozioni presentate verso l’ex Sds Celli per la strage sul sistema finanziario e per aver attribuito a Bcsm un ruolo parallelo quale potere dello Stato, oppure la mozione contro Renzi che aveva alimentato a una guerra nel tribunale, finchè in questa legislatura non sono emerse anche le responsabilità del giudice Buriani. Le ricordo per ricordare il senso e la differenza con questa mozione di sfiducia. Quelle passate testimoniavano quanto stava accadendo, che è stato poi confermato nella commissione di inchiesta. Oggi chi muove mozione verso Sds Becari sono coloro che meno di due mesi fa sono stati censurati per non avere difeso il paese dagli speculatori. Molti dei consiglieri che oggi parlano di sovranità della Repubblica sono stati censurati per aver protetto un disegno criminale verso il nostro Paese. Oggi parla di onta e di difesa della sovranità chi ha messo il Paese a rischio da poteri esterni. Questa mozione passerà alla storia come mozione verso un Segretario che ha messo a frutto rapporti con l’Italia e impedito che San Marino rimanesse in fascia C, superando un momento critico con scelte condivise da governo e maggioranza. Poi nelle motivazioni in realtà si attaccano altri Segretari e l’obiettivo palese è cercare di indebolire governo e maggioranza, riportando anche virgolettati fasulli, con una lettura distorta di eventi. E’ puro tatticismo politico, non preoccupazione per le sorti del Paese. E c’è un maldestro tentativo di riunire l’opposizione per una sorta di riscatto rispetto all’azione di chi è stato censurato per non aver fatto nulla per impedire che il paese fosse colonizzato da un potere esterno.

Stefano Canti, Sds Territorio Scopo della mozione sfiducia per Beccari è solo politico, nel merito vuole trovare una crepa e una frattura in ambito della maggioranza che sostiene questo governo, questo modo di fare politica ha visto impegnata per tanti anni l’Aula consiliare. Credo la politica dovrebbe metterla da parte e fare un passo in avanti, confrontarsi e mettersi a tavolino per risolvere i problemi del Paese, solo con una politica unita riusciremo ad affrontate le emergenze. Quando ci siamo insediati ce n’erano tante e le abbiamo affrontate una ad una. Purtroppo si è aggiunta l’emergenza sanitaria, affrontata senza schema predefinito e che ci ha portato a provvedimenti presi in modo repentino. Non c’è alcuna motivazione oggi per cui l’opposizine presenti una mozione di sfiducia come quella di oggi, se non  di tipo unicamente politico.

Marco Gatti, Sds Finanze Questa mozione ha una valenza politica più che di sostanza. Sarà interessante sapere l’opinione dei cittadini. Ho riletto più volte il testo, in passato anche io ho avuto l’ardire di presentare mozioni di sfiducia verso Segretari, dove abbiamo individuato responsabilità personali che avevano cagionato pregiudizio con scelte, con conseguenze gravi per lo Stato. Anche a me sembra una strana mozione di sfiducia questa in cui si parla di altri e solo nelle prime e ultime righe si riporta responsabilità in capo al Sds Beccari. E’ un tentare di creare frizioni in un govenro quando frizioni non ci sono. Malgrado le grandi differenze politiche tra le forze che lo componono, la modalità di lavoro è stata fin da subito quella di prendersi in carico problemi e trovare sintesi, indipendentemente dalle deleghe. Questo governo fino ad oggi ha avuto la capacità di far sì che non esistono scelte dei singoli Segretari, ma scelte di governo. Oggi stiamo perdendo tutti una giornata id lavoro, e in particolare il governo, con gli impegni che ha alla fine dell’anno e il problema pandemico che va seguito giorno per giorno perché ha evoluzione continua.

Francesca Civerchia, Pdcs Oggi siamo qui a discutere l’ennesima trovata politica di una opposizione disperata. E’ l’ennesima mozione di sfiducia che non ha numeri, né motivazioni, l’unico risultato è far perdere tempo e soldi alla comunità. Sembrate davvero disperati nelle azioni sconclusionate che mettete in atto contro il governo, cercando di alimentare il malcontento popolare in un momento delicato e difficile come quello di una gestione di una pandemia che ha dimensioni mondiali, non locali. Facile attaccare chi ha il compito di prendere decisioni difficili per il proprio paese e la sua economia gridando al complotto…in un momento in cui maggioranza e opposizioni dovrebbero dialogare insieme, voi non trovate altro che fare conferenze stampa, andare dalla Reggenza….Vi autoproclamate paladini del Paese, dimenticando completamente l’eredità che ci avete lasciato. Questo si chiama non politica ma sciacallaggio. Più che una mozione di sfiducia mi pare una mozione di invidia.

Sandra Giardi, Rete Tutto il mondo è stato preso alla sprovista dalla crisi pandemica, tutti i paesi hanno dovuto gestirla con le proprie risorse. Abbiamo avuto ottimi rapporti con l’Italia in ambito sanitario. Le evoluzioni del virus ci hanno messo di fronte a scelte iper restrittive, poi le maglie si sono allargate, poi di nuovo avanti con misure restrittive, cercando però di fare lavorare le attività economiche. 

Eva guidi, Libera Avete detto di tutto e di più senza affrontare il problema. Non siamo noi che facciamo arrabbiare i cittadini, lo sono già. Il cordone sanitario ricordava l’accerchiamanto della guardia di finanza ai confini che ci ha costretto alla collaborazione fiscale. Questa volta l’accerchiamento è durato meno, il tempo di adeguarci a misure restrittive italiane.  Mentre L’Italia e l’Europa introducevano misure sofferte, San Marino continuava nella difesa di sue misure di contenimento blande, addirittura aumentava la durata di apertura dei locali con il decreto di capodanno che è solo la ciliegina su una torta indigesta ai nostri vicini. L’inserimento in lista C testimonia la mancanza di dialogo con l’Italia: siamo stati considerati emergenza nell’emergenza sanitaria, e abbiamo così preoccupato tanto l’Italia da doverci mettere in fascia C per farci adottare misure più consone. Cerchiamo di capire il contesto in cui si va a rappresentare la mozione, altro che mozione temeraria, grottesca, dell’invidia, altro che trionfo della politica estera essere arrivati in fascia A. Abbiamo emesso un decreto perché siamo stati costretti. Pur considerando le responsabilità di tutto il governo, il custode e garante dei rapporti internazionali su cui viene presentata mozione èil Sds per gli Affari Esteri che avrebbe più di tutti dovuto aver preso in mano la situazione per portare avanti la nostra sovranità oggi in ginocchio e difendere la nostra reputazione. Continuando  divagare dimostrate debolezza su un atto che ha rilevato l’inadeguatezza di un ruolo e fatti che hanno portato un danno reputazionale tale che da molti anni non si vedeva più in Repubblica. Questa ulteriore pagina buia della nostra storia potevamo e dovevamo evitarla.

Nicola Renzi, Rf Qualcuno ha detto che oggi spendiamo 20 mila euro per una questione inutile. Non parlateci di 20 mila euro, quando ai sammarinesi è precluso conoscere le vostre spese delle consulenze e del Natale delle Meraviglie. Perchè questa mozione era purtroppo necessaria: abbiamo sentito ancora una volta dai Segretari motivazioni che non hanno convinto e non hanno fatto altro che acuire la differenza tra l’Aula e la popolazione di San Marino. ‘L’avete fatta per creare zizzania, per avere un rimpasto che non ci sarà più’….di queste cose a noi non importa nulla e così ai cittadini. Voi dovete spiegare alcuni errori clamorosi che sono stati compiuti. Lo dico: dal punto di vista personale questo momento mi costa caro. E lo dico sinceramente. Quando abbiamo stigmatizzato la querelle del suo collega con i sindaci del circondario, Segretario, noi ci saremmo aspettati che lei lo avesse richiamato all’ordine. In altri tempi, cose come queste non sarebbero successe. E così per la scelta dei mercatini, sulla visita di un noto esponente no vax italiano, parlamentare, ci saremmo aspettati atti concreti. Poi il decreto di capodanno: Quello che abbiamo fatto percepire al nostro vicino è stato ‘qua si può fare quello che da voi non si può fare’, questo nella comunicazione e negli atti politici. Dobbiamo riflettere su che rapporti vogliamo con il nostro vicino.  

Mi rivolgo in particolare ai Segretari Dc, partito che più di altri ha vinto le elezioni. Volete onorare la fiducia data dai cittadini, esercitare un ruolo guida in maggioranza ed evitare le ridicolaggini che qualcun altro va a fare in giro e che fanno fare figura pessima a voi e al Paese? Questo è il vero tema della mozione di sfiducia.

Repubblica di San Marino, 30 dicembre 2020/01

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