Consiglio Grande e Generale. Venerdì 13 dicembre. Seduta del pomeriggio. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale. Venerdì 13 dicembre. Seduta del pomeriggio. Agenzia Dire

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 10-23 DICEMBRE 

VENERDI’ 13 DICEMBRE – pomeriggio 

Nella seduta pomeridiana prosegue l’esame dell’articolato
della Riforma dell’Igr, dall’articolo 47, “Inerenza economica”. Si susseguono votazioni
favorevoli a maggioranza degli articoli, mentre gli emendamenti presentati
dalla minoranza sono tutti respinti.
 

Il confronto si concentra al Titolo IV, “Delle
misure di incentivazione”. Il Partito socialista propone al Capo I un
emendamento all’articolo 61 “Detassazione degli utili reinvestiti”.
Paride Andreoli, per il Ps, presenta un emendamento:
“Chiediamo all’Aula di considerare il punto 2 dell’articolo che dà la
possibilità di andare verso la detassazione degli utili reinvestiti e offre disposizioni
da applicare alle imprese che abbiano almeno 5 dipendenti. Noi proponiamo di
sostituire il numero da
5 a 2, di abrogare da tempo
indeterminato e determinato e di specificare purché sammarinesi o residenti”.
L’emendamento viene respinto
.

Sono quindi licenziati gli articoli del Capo
II,  Incentivi fiscali per il sostegno
all’occupazione. Al
Capo III, Incentivi per le imprese di nuova
costituzione, all’articolo 75,
Paride Andreoli, Ps,
presenta l’emendamento abrogativo, “
per togliere che disposizioni del
Titolo IV siano modificabile con decreto delegato”.

Esprimono il sostegno
all’emendamento del Ps i consiglieri di Rete,
Ciavatta Roberto, Elena
Tonnini. Andrea Zafferani di C10
, interroga i colleghi: “Non vi
sentiti presi in giro qui dentro, quando si prevede che si possa modificare in
via successiva tutto quello su cui discutiamo?”. Tony Margiotta
si unisce alle critiche definendo “inaccettabile” la possibilità di modificare
l’intero titolo con decreto delegato.
Marco Podeschi, Upr, parla
di “abominio giuridico”: “
Ci si sta affidando a tecnici che adottano
tecniche legislative italiane. Ci sono 31 rimandi a decreti legge nel testo, 8
circolari,  rimandi a fonti normative
secondarie sono 39. Abbiate la compiacenza di corredare il decreto all’articolo”.

Claudio
Felici, segretario di Stato le Finanze
replica: “Dovremo
avere più serenità nel giudicare questi elementi perché il decreto torna in
Consiglio e viene approvato dal Consiglio che può apportare tutte le modifiche
utili. Non c’è nessun abuso di potere da parte di questo congresso, che deve
motivare i decreti d’urgenza e le deleghe nelle leggi”. L’emendamento del Ps
viene respinto
.

            All’Articolo 93, “Termine per
la presentazione della dichiarazione”, è presentato un emendamento da

Paride Andreoli, Ps
, per dare la possibilità, a chi presenta la
dichiarazione dei redditi entro un anno dalla scadenza prevista per legge, di
prevedere una sanzione. In aggiunta alla scadenza già prevista dei sei mesi.
Claudio
Felici, segretario di Stato per le Finanze
replica proponendo di non approvare
l’emendamento che infatti viene respinto.

All’articolo
106
“Poteri e
funzioni dell’Ufficio Tributario”

è presentato un emendamento dal consigliere Andrea Zafferani (Civico 10) che chiede di aggiungere
esplicitamente due funzioni a quelle assegnate all’ufficio Tributario:
incrociare i dati rilevanti a fini fiscali in possesso di vari uffici e
effettuare le verifiche necessarie per la corretta determinazione del reddito
.
Roberto Ciavatta (Rete) sostiene
l’emendamento perché chiarisce le funzioni che deve svolgere l’ufficio
Tributario
. Tony Margiotta (Sinistra
Unita)
sostiene l’emendamento perché è importante avere la possibilità
di incrociare i dati con gli uffici della pubblica amministrazione
. La
replica di Claudio Felici (Segretario di
Stato alle Finanze):
Per quanto riguarda l’emendamento ritengo che
siano molto più ampi e generali i compiti dell’ufficio Tributario: funzioni
richieste sono già previste ed esplicitate
”.

L’emendamento è respinto.

All’articolo
107
“Ausilio di tecnici esperti”

è presentato un emendamento dal consigliere Paride Andreoli (Ps) che chiede di abrogare l’articolo 107
perché “prevede l’assegnazione di incarichi a tecnici esperti su indicazione
dell’Ufficio Tributario, nominati dalla segreteria di Stato alle Finanze: in
questa fase di spending review si potrebbe fare a meno di questi esperti
affidando l’incarico al personale dello stesso Ufficio Tributario”
. Andrea Zafferani (Civico 10) sostiene
l’emendamento perché “sento molto odore di consulenze pazze”. Roberto Ciavatta (Rete) sostiene
l’emendamento perché “controlli e accertamenti spettano all’Ufficio
Tributario e non occorre nominare appositi tecnici”.
La replica di Claudio Felici (Segretario di Stato alle
Finanze):
Si chiede sempre la legittimazione delle parti eppure si fanno
ancora queste osservazioni. In questo caso non si prevede una collaborazione
continuativa ma si parla solo dell’ausilio di tecnici in casi di particolare
rilevanza. Tra l’altro la procedure trasparente c’è: le delibere del Congresso
di Stato sono pubblicate. L’emendamento è atto di perfetta demagogia. Nostri
uffici hanno bisogno di alcune competenze assolutamente specifiche in questo
campo per questo ricorriamo ai tecnici ma, ripeto, solo per casi di particolare
rilevanza
”.

L’emendamento è respinto. 

A
conclusione della seduta pomeridiana, l’esame del testo si ferma all’articolo 108.
I lavori riprenderanno in seduta notturna dall’articolo 109.

In
tutto, il provvedimento contiene 150 articoli cui si aggiungono 4 allegati.
 

San
Marino, 13 dicembre 2013/02

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