La Consulta Sociale e Sanitaria ha preso in esame il bilancio previsionale dell’Iss 2010 per la parte di sua competenza ed ha espresso parere favorevole.
La spesa a carico dello Stato è di 56milioni e 350 mila euro per la parte sanitaria e di 10 milioni e 450 mila euro per quella sociosanitaria. Un milione in più rispetto al previsionale 2009: l’1,5% di incremento.
Se si considera la crescita della popolazione che c’è stata e quindi degli assistiti, di circa 500 unità in più, e l’aumento delle retribuzioni per effetto dei meccanismi rivalutativi, l’incremento della spesa dell’1,5% in più è inferiore all’aumento fisiologico che c’è stato.
E’ un fatto estremamente positivo perché sta significare che si continua a migliorare le prestazione ed i servizi in un contesto di concreta ed evidente razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse.
Nel rilevare che l’aumento della spese del personale, soprattutto ospedaliera e specialistica, è stata consistente per effetto degli automatismi rivalutativi e per l’acquisizione di importanti professionalità, ci ci attende che la piena operatività delle sale operatorie, la loro digitalizzazione, portino, oltre al consolidamento della già nota e importante qualità, anche all’aumento della produttività, con un maggior numero di giornate e di ore dedicate.
La Consulta ribadisce comunque che è importante investire anche sul territorio, potenziando i centri della salute con adeguati interventi strutturali e organizzativi anche per andare incontro alle sempre più diffuse esigenze di persone anziane. A questo proposito, onde evitare continui flussi presso i centri sanitari, soprattutto per le patologie croniche per il mensile rinnovo delle ricette, la Consulta invita ad approfondire la eventualità di ricorrere, ove è possibile clinicamente, alla emissione di una singola ricetta ripetitiva.
Il considerevole e costante, anno dopo anno, aumento della popolazione concentratosi sull’asse Dogana-Borgo impone una valutazione circa la realizzazione di un centro sanitario baricentrico onde evitare che tutto il carico di questa crescita demografica continui a spostarsi su Dogana, dove soprattutto per il traffico e per il congestionamento della viabilità, crea problemi notevoli agli assisti che abitano in frazioni e Castelli più distanti.
In considerazione del fatto che più dei due terzi circa dei ricoveri presso il nostro Ospedale avvengono in medicina e in geriatria e particolarmente per malattie croniche, si dovrebbe porre più attenzione su questo particolare aspetto, sia in termini di prevenzione che di cura presso le strutture territoriali e domiciliari.
A questo proposito si ritiene indispensabile il reperimento e la formazione di personale infermieristico e di assistenza agli anziani in territorio, adottando concreti provvedimenti di incentivazione economica e normativa. E considera opportuno destinare maggiori stanziamenti a livello di prevenzione per potenziare le iniziative tese a migliorare gli stili di vita ed a prevenire e curare con più appropriatezza ed intensità le cronicità più diffuse quali il diabete, l’artrosi e l’ipertensione arteriosa.
La Consulta,in relazione alle scelte che devono essere ancora discusse e decise riguardo la libera professione, auspica che questa non vada ad inficiare la natura pubblica del servizio e della struttura, ma anzi la esalti.
La Consulta trova insufficiente la cifra complessiva stanziata per il Servizio Sanitario Nazionale Italiano, in base alla Convenzione del 1974 (che attualmente equivale a 305 euro mensili per frontaliere ).
Ciò potrebbe creare problemi di sostenibilità futura del bilancio Iss e dello Stato, ancor di più se investe la retroattività.
Poiché si riscontra da parte dello Stato il notevole ritardo nel trasferire le cifre stanziate, si chiede il versamento mensile di un dodicesimo del finanziamento previsto annualmente ed il recupero
delle somme che sono di spettanza dell’Iss.
San Marino 4 novembre 2009
Il Coordinatore
Libero Barulli