Antonio Fabbri – L’informazione: Mazzette nei cantieri, condanna definitiva. Arrestato Livio Bacciocchi

Antonio Fabbri – L’informazione: Mazzette nei cantieri, condanna definitiva. Arrestato Livio Bacciocchi

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Mazzette nei cantieri, condanna definitiva. Arrestato Livio Bacciocchi

E’ stato arrestato ieri mattina Livio Bacciocchi. La sentenza definitiva del caso cosiddetto delle “mazzette nei cantieri”,
emessa dal Giudice delle Appellazioni David Brunelli, è stata letta
ieri dal Commissario della Legge Roberto Battaglino presso il tribunale
dei Tavolucci.
Diventata, quindi, immediatamente esecutiva, ha fatto scattare i mandati di arresto.

Le condanne confermate. Cinque le condanne
confermate, con diverse rimodulazioni di pena, e due le assoluzioni.
Confermata, seppure ridotta di sei mesi, le pena per Livio Bacciocchi,
condannato in via definitiva a 4 anni e 6 mesi (5 anni in primo grado).
Per lui anche 3 anni e mezzo di interdizione dai pubblici uffici e
diritti politici e 15mila euro di multa. Per i due ex ispettori del
Servizio igiene ambientale, Davide Mularoni e Paolo Berardi,
condanna in via definitiva a 5 anni (5 anni e 6 mesi in primo grado).
Oltre a ciò quattro anni e sei mesi di interdizione dai pubblici uffici e
diritti politici e 20mila euro di multa. Ridotta a 4 anni (4 anni e 2
mesi in primo grado) la pena per l’avvocato Maurizio Proietti,
condannato anche all’interdizione dai pubblici uffici e diritti
politici per due anni e a 10mila euro di multa. Ridotta e sospesa la
pena per Marco Mini, al quale era stata riconosciuta la confessione utilmente resa, a 2 anni (2 anni e 10 mesi in primo grado).

Assolti per insufficienza di prove in ordine all’elemento psicologico del reato, il dolo insomma, Michel Philippe Burgagni e Laura Zanetti

Soddisfazione espressa
dall’avvocato dei due,
Andrea Belluzzi.
“Mi ritengo soddisfatto”
ha dichiarato anche l’avvocato
di Marco Mini,
Federico Fabbri Ercolani,
vista la sospensione
della pena che non era
stata concessa, in ragione
dell’entità della condanna
superiore ai due anni, in
primo grado.

Risarcimento danni
e provvisionali
azzerate

Confermata dal giudice
di appello anche la
condanna al risarcimento
del danno da liquidare
in sede civile. Azzerate,
però, le provvisionali che
erano state fissate in primo
grado, pari a 50mila
euro a favore di ciascuna
delle parti civili: lo Stato,
l’Iss e la Csdl. Questo
molto probabilmente
consentirà in sede civile
di modulare l’entità del
risarcimento in ragione
della responsabilità di
ciascuno.

I mandati di arresto
Per ora solo Livio Bacciocchi è finito in carcere.
Si trovava nei pressi
del tribunale quando gli
agenti di polizia giudiziaria
della gendarmeria
lo hanno avvicinato e,
poi, lo hanno condotto
presso ai Cappuccini.
Non ancora tradotti in
carcere, invece i due ex
funzionari del Sia per i
quali è stato diramato il
mandato di arresto. Nei
loro confronti, dovessero
anche varcare il confine,
sarebbe possibile l’estradizione.
Non così per
Maurizio Proietti, cittadino
italiano, che potrà
dunque essere arrestato
solo se si presenterà sul
Titano.

In principio
la Commissione

I fatti sono quelli scaturiti
dall’indagine nata
dopo che la Commissione
Consiliare Antimafia,
con l’inchiesta parlamentare
sul caso Fincapital,
ha trasmesso i propri
atti al tribunale. Sulla
base di quella notizia di
reato partì una autonoma
inchiesta del palazzo di
giustizia, condotta dal
Commissario della Legge
Antonella Volpinari. In
primo grado il giudizio
fu affidato al Commissario
della legge Alberto
Buriani, all’epoca in veste
di giudicante. Quindi
l’ultimo atto, l’appello del
dicembre scorso, e ieri la
lettura della sentenza del
giudice delle appellazioni
David Brunelli.

Primo caso
di corruzione

Arriva così l’epilogo
giudiziale di uno dei casi
più eclatanti che hanno
interessato la Repubblica
di San Marino.
E’ infatti il primo caso
di corruzione che sia mai
arrivato a sentenza definitiva.
Mazzette, il caso
alla base della condanna,
che venivano pagate dai
responsabili delle società
che operavano nel settore
immobiliare e facevano
parte della cosiddetta
“galassia Fincapital”,
la finanziaria di cui Bacciocchi
era il dominus.
Mazzette, dai 500 euro in
su, che servivano per non
effettuare o ammorbidire,
da parte dei due ex ispettori
del Servizio Igiene
Ambientale condannati,
i controlli nei cantieri
edili delle società della
“galassia”.

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