Sexy estorsione, La Tribuna di Treviso

Sexy estorsione, La Tribuna di Treviso

Sexy estorsione, Adele Giordano in cella
In manette per estorsione l’avvocato Adele Giordano e il marito Alfonso Romano: sono stati arrestati mentre ricevevano una valigetta di foto porno, riferite a un ricco imprenditore, che avrebbero dovuto essere restitutite in cambio di 400 mila euro. Le aveva spedite da San Marino il presunto organizzatore del ricatto
di Fabio Poloni

Adele GiordanoTREVISO. Volevano seicentomila euro da un imprenditore per far ‘sparire’ alcune sue foto hard. Un’avvocatessa trevigiana e suo marito sono stati arrestati ieri per estorsione. La guardia di finanza ha fatto scattare le manette ai polsi di Adele Giordano, 39 anni, e di suo marito Alfonso Romano. Il blitz all’ora di pranzo nello studio dell’avvocatessa, nel condominio di piazzale Pistoia.

I due sono stati prelevati dagli uomini delle fiamme gialle, poi fotosegnalati in questura e interrogati. Massimo riserbo da parte degli investigatori, che stanno ricostruendo i dettagli di un ricatto che si è trasformato in vera e propria estorsione, a cavallo fra Treviso e San Marino. In tutto gli arrestati sono tre: oltre ai due trevigiani c’è il “mandante” dell’estorsione, M.M., di San Marino. Denunciate in stato di libertà, invece, le due persone – il figlio di M.M. e un accompagnatore, un ex militare in congedo – che ieri hanno fatto il viaggio San Marino-Treviso con la valigetta delle foto.

L’avvocatessa e il marito avrebbero fatto da tramite in questa squallida vicenda: dovevano farsi dare i soldi dall’imprenditore – trevigiano, pare, ma la sua identità non è stata confermata – e portare a termine lo scambio con la valigetta delle foto compromettenti. I finanzieri della sezione di polizia giudiziaria del tribunale, però, li aspettavano al varco. Per tutti l’accusa è di estorsione in concorso.

Le foto. Al centro della vicenda ci sono delle foto: ritraggono la vittima dell’estorsione – l’imprenditore – in situazioni compromettenti. Foto che qualcuno non doveva assolutamente vedere: per questo l’imprenditore era disposto a tutto pur di “ritirarle” dalla piazza.

I soldi. Seicentomila euro: questo il prezzo fissato dall’estorsore per le foto. Una cifra spropositata, ma evidentemente commisurata alla disponibilità economica del facoltoso imprenditore. Prima dello scambio però è nata una vera e propria trattativa: alla fine l’estorsore e la vittima si sono accordati per una cifra di quattrocentomila euro.

L’appuntamento. L’accordo era fatto, ora era necessario lo scambio vero e proprio. Adele Giordano e suo marito Alfonso Romano hanno fatto da tramite: l’ipotesi è che conoscessero di persona il “mandante” dell’estorsione, e che abbiano preso contatti con la vittima per portare a termine lo scambio. L’appuntamento era per ieri a mezzogiorno nello studio dell’avvocato Giordano: condominio di piazzale Pistoia (quello che i trevigiani conoscono come ‘il Gazzettino’ per la luminosa insegna che campeggia sul tetto), scala B, interno 5.

L’arresto. E’ arrivata l’auto con i due “corrieri” delle foto, è arrivato l’imprenditore con la valigetta dei soldi. E, come in un film, è scattato anche il blitz delle forze dell’ordine: i finanzieri in borghese hanno fatto irruzione e hanno arrestato Adele Giordano e suo marito Alfonso Romano in flagranza di reato. Entro quarantotto ore è attesa l’udienza di convalida degli arresti. Nel frattempo l’avvocatessa trevigiana e il marito – oltre al mandante dell’estorsione, quest’ultimo a San Marino – rimangono in carcere.

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