Ieri Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino, trattando del conto Mazzini – 4,7 milioni a dispoosizione di 5 politici ancora ignoti – ha ricordato, fra l’altro, la prima disavventura affrontata da Banca commerciale, depositaria di detto conto.
A parlar di buchi in
Bcs, la mente va per forza
al 2006, quando l’allora direttore
della banca Gilberto
Canuti presentò denuncia
per una truffa da
ben 18 milioni di euro. Una
cifra uscita dalla disponibilità
della Commerciale
grazie a un finanziamento
dai contorni
rimasti “oscuri”, alle
cui spalle vi era un noto
imprenditore di Latina.
Le indagini, condotte dal
tribunale di San Marino,
andarono avanti per un
po’ di tempo e poi si arrestarono:
i soldi (in parte)
vennero ritrovati in
Austria e “rimpatriati”,
ma l’inchiesta venne archiviata
perché la banca
decise di rimettere la
querela. Canuti si dimise.
Quadro dei proprietari di Bcs. Vedi anche Bruscoli
e la galassia Bcs
AZIONISTI >5% |
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Quota % | Nome e Cognome/Denominazione | Paese di residenza |
34,3619% | Se.fi s.a. (30% ante 28-10-2011, data agg. libertas) |
SAN MARINO |
24,3496% | Trecentouno s.a. (39% ante 10-8-2011; 29,75% ante 28-10-2011, date agg. libertas) |
SAN MARINO |
24,034% | Biciesse s.a. (23%,ante 28-10-2011, data agg. libertas) |
SVIZZERA |
17,2545% | Finproject s.a. (8% ante 10-8-2011, 17,25 ante 28-10-2011, date agg. libertas) |