Contro Su

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E’ molto più grave del prevedibile la sindrome ossessiva di Sinistra Unita nei confronti di Ap.

Negli ultimi giorni in particolare, un crescendo di dichiarazioni pesanti ed offensive fa intendere come qualcuno abbia perso completamente la testa. Che sia la rabbia, l’invidia o il complesso dell’abbandono – Sinistra Unita è stata piantata in asso dal Psr, dai DdC e il Psd sta puntando il proprio interesse sulla Democrazia Cristiana – è difficile da capire. Dal punto di vista politico, invece, non si può non rilevare l’inconsistenza di qualche esponente che, di fronte all’isolamento in cui si trova, scrive ai giornali o interviene in Consiglio attaccando la sola forza politica che ha mostrato – in questi anni – rispetto e considerazione per Sinistra Unita tanto da rimanere, in prospettiva, l’unica ancora di salvezza per un partito con cui non vuole stare nessuno.

Per il vertice di Sinistra Unita, Alleanza Popolare era un baluardo della moralità quando era alleata con il Psd, è diventata immorale da quando è in coalizione con la Dc; quando stava con Stolfi era un partito degno, ora che è con Gatti fa schifo. E’ una equazione sconcertante e sconclusionata. Noi siamo gli stessi di sempre e cerchiamo di fare la nostra parte – contro le derive di tutte le specie – come abbiamo fatto, senza successo, nella coalizione di centro-sinistra.

La nomina di Tito Masi a Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio ha scatenato Francesca Michelotti in Consiglio e sulla stampa. Ha trattato Alleanza Popolare come una manica di imbecilli servi di Gatti; ha considerato Masi come la marionetta che si fa condurre dove vuole il burattinaio; si è permessa di definire gli aderenti di Ap preda di reazioni “irrazionali, infantili, meschine”; ha parlato di cacciata di Masi e Bindi e di smantellamento delle figure più carismatiche secondo la sua personale e interessata classifica; ha detto di tutto e di più in una delirante ricostruzione di fatti che non conosceva ma che pretende, con una presunzione infinita, di ricostruire e di giudicare.

Impari, Francesca Michelotti, a concentrarsi sul suo partito e lasci perdere gli insulti agli aderenti di Ap, onesti cittadini che hanno fiducia in Alleanza Popolare perché non sono mai stati traditi. Se l’ossessione verso Gabriele Gatti deriva da una infelice esperienza di governo al suo fianco (ma, si sa, quando Rossi, la Michelotti e soci facevano i governi con la Dc – perbacco – andava tutto bene), non se la prenda con noi ora. Ciascuno ha i suoi pregi e difetti. Noi non siamo inconsistenti né arrendevoli né dimessi e l’abbiamo dimostrato con l’abbandono di una coalizione divisa, litigiosa, inconcludente. Con buona pace di Francesca Michelotti.

Stiamo lavorando per portare il Paese fuori da una situazione difficile, con una credibilità pregiudicata e con un sistema economico da ripensare. Stiamo lavorando alacremente, e con buone soddisfazioni, sia a livello di azione di Governo sia a livello di produzione legislativa, e qualche risultato comincia ad arrivare, come la riforma della PA – rinnegata dalla sinistra – e le recenti decisioni di Moneyval e dell’OCSE che tanto hanno infastidito una parte dell’opposizione. Ci troviamo in una fase di passaggio e riconversione e vogliamo mettercela tutta per creare un Paese migliore, più virtuoso, più competitivo, più sano.

Speriamo di poter ritrovare, in questo percorso, la Sinistra Unita collaborativa e onesta intellettualmente di un tempo, anche da posizioni diverse. In mancanza, ce ne faremo una ragione e continueremo a lavorare, come sempre.

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