Corriere della Sera
Gli accordi e la lista grigia delI’Ocse
“Trasparenza, bisogna fare di più” Il ministro incalza San Marino
Il nuovo trattato di cooperazione economica e fiscale tra Italia e San Marino può attendere. Dopo mesi di trattativa tutto è pronto per la firma, ma il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, non è molto convinto anche se San Marino, da pochi giorni, è uscita dalla lista Ocse dei paradisi fiscali, grazie alla firma di dodici accordi di collaborazione con altrettanti Paesi. Ed è proprio la lista di quei Paesi a far storcere il naso a Tremonti.
«Quota 12» è infatti stata raggiunta dalla Repubblica del Titano firmando intese di collaborazione fiscale con una pattuglia di Paesi un po’ particolari. Nell’elenco degli accordi sottoposti da San Marino all’Ocse, infatti, ci sono anche le Isole Samoa, le Bahamas, il Lichtenstein, Andorra, le Isole Far Oer, la Groenlandia, il Principato di Monaco. A Tremonti, secondo il quale San Marino «è un unicum dove si sviluppano attività non solo finanziarie, ma anche commerciali, dove c’è un uso di denaro contante che non è proporzionato alla popolazione», non basta. «Per uscire dalla lista non conta solo il numero degli accordi, ma anche la loro qualità, sulla quale anche l’Ocse si riserva di valutare. E credo che su questo fronte, guardando la lista dei Paesi che hanno fatto accordi con San Marino, ci sia un deficit di comprensibilità» ha detto ieri il ministro. Che già in passato aveva contestato alla piccola repubblica la disponibilità a concedere un po’ troppo generosamente alloggio ai cittadini e ai capitali italiani. «Formalmente gli accordi fatti sono 12, ma nella sostanza c’è motivo per fare una valutazione di qualità da parte dell’Ocse ma anche dell’Italia, prima di fare il nuovo Trattato».
- Il nuovo attacco a San Marino di Tremonti già sui media
- San Marino previsioni meteo: maltempo venerdì