Corriere della Sera, mario Gerevini, La Cassa di San Marino e l’ipotesi bad bank per il gruppo di credito al consumo

Corriere della Sera, mario Gerevini, La Cassa di San Marino e l’ipotesi bad bank per il gruppo di credito al consumo

Corriere della Sera
Il Titano. La Cassa di San Marino e l’ipotesi bad bank per il gruppo di credito al consumo
Delta, il salvataggio a rischio e il giallo su Plusvalore
La società della rete di vendita e il duello con Lanzone Due

Mario Gerevini

Parola d’ordine: rassicurare. Gettare acqua sul fuoco. Sul Titano guai a nominare quella brutta parola: bad bank. Il «pericolo» potrebbe essere questo per la Cassa di Risparnilo di San Marino: doversi far carico degli «scarti» di Delta, il gruppo bancario tra i leader nel credito al consumo con Plusvalore. E proprio in Plusvalore sarebbe emersa una grana di govemance tutt’altro che secondaria.
Comunque la bad bank, ossia una sorta di contenitore esterno delle sofferenze creditizie e degli asset invendibili, potrebbe diventare una via di fuga per uscire dalle secche di una difficilissima trattativa con Intesa Sanpaolo, interessata solo alle attività «performing». Per la consistenza della bad bank e l’impatto sulla Cassa, che dovrebbe farsene carico, potrebbe essere destabilizzante. A San Marino tutti parlano di un negoziato che procede, di advisor al lavoro e nulla che faccia pensare a un deterioramento miliardario del patrimonio o a «buchi» di bilancio.
Tuttavia gli addetti ai lavori, anche quelli interni al negoziato, descrivono Delta come un gruppo da salvare più che da vendere. E questo, se è vero (a San Marino ovviamente lo contestano), fa una differenza fondamentale nel negoziato. Delta, nonostante il commissariamento di Bankitalia e l’inchiesta di riciclaggio che ne ha azzerato i vertici, resta uno dei più importanti e conosciuti gruppi italiani di credito al consumo. E inoltre un asset determinante per la Cassa di San Marino, la banca-Stato controllata da una fondazione. Se l’ipotesi si fa strada, la bad bank potrebbe essere un boccone che richiede anni di digestione ma se la cessione non andasse a buon fine la liquidazione di Delta, o di gran parte del gruppo, avrebbe forse un un peso maggiore sui conti della Cassa e di riflesso sul sistema economico sammarinese.
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